

IT-VNASC-9

Pioggia di sangue
- Trama
Adua, primo marzo 1896: l'esercito etiopico spazza via le frammentate e disorganizzate milizie del Regno d'Italia. Ugo cerca disperatamente di arrivare al luogo dello scontro per ritrovare Vittorio mentre Volto Nascosto, pur molto provato, non si sottrae alla battaglia contro gli invasori.
Valutazione
ideazione/soggetto






5/7
sceneggiatura/dialoghi






5/7
disegni/colori/lettering






6/7







sceneggiatura/dialoghi







disegni/colori/lettering







78%
data pubblicazione Giu 2008
testi (soggetto e sceneg.) di 
disegni (matite e chine) di

copertine

tavole o vignette


tag
Battaglia di Adua, Adua
Annotazioni
Commento critico
Gianfranco Manfredi, dopo Magico Vento n.99 ("Morto il 25 giugno"), mette in scena nuovamente in suo fumetto una battaglia campale tra un esercito occidentale e una forza indigena, che vede prevalere la seconda. In quest'occasione sceglie di raccontare lo scontro alternando l'attenzione tra i differenti fronti in cui incautamente si divide il contingente italiano. Tra episodi di inutile coraggio ed i consueti errori tattici l'esercito italiano riesce a fronteggiare soltanto per una manciata di ore le forze nemiche, più numerose e soprattutto maggiormente coese e meglio organizzate.Rappresentare una battaglia di tali dimensioni non è semplice, tanto più se si considera il grande numero di protagonisti. Matteoni esegue un lavoro magistrale e con il suo tratto sempre piacevole riesce a raccontare agevolmente le scene più frenetiche senza mai trascurare la recitazione dei personaggi, tratteggiando dei primi piani intensi e drammatici.
Tra tanti personaggi da ricordare ne riprendiamo due: il pittore-pastore etiope che identifica
Note e Citazioni
- La rubrica '800 è utilizzata anche in quest'occasione per precisare alcuni dettagli rispetto al numero scorso. In questo caso chiarisce meglio il passaggio di consegne tra il governatore
Baldissera e il generaleBaratieri , avvenuto nella massima riservatezza. - L'episodio, collocato temporalmente tra le 2 e le 13 del
1° marzo 1896 , riporta in maniera fedele e dettagliata la battaglia di Adua, fra le più fragorose sconfitte di una potenza coloniale europea in cuiun esercito di circa sedicimila uomini fu praticamente distrutto dalle soverchianti forze abissine, lasciando sul terreno quasi la metà dei suoi effettivi
Le forze etiopiche erano stimate da un minimo di 80mila uomini a un massimo di 150mila. Le conseguenze della sconfitta italiana furono notevoli: cadde il governo di sinistra di Crispi, si arrestarono le ambizioni coloniali italiane e il prevalere di un esercito nero contro una potenza europea costituì un esempio per tutte le forze nazionaliste africane.
(Giardina, Sabbatucci, Vidotto, "Manuale di Storia. Vol. 3 L'età contemporanea ", Laterza, Roma-Bari 1995, p.346) - A testimonianza della confusione in cui si trova il contingente armato italiano: a pag.11-12, la colonna di Ascari del gen.
Albertone sbaglia clamorosamente strada a causa delle mappe errate, rallentando anche la colonna del gen.Arimondi e disorientando quella del gen.Dabormida ; mentre a pag.22-25 si ha una valutazione opposta della stessa situazione da parte del magg.Turitto e del gen. Albertone. - Pag.50, nella battaglia muore
Ejasu , uno dei più fedeli seguaci di Volto Nascosto sin dal n.1 ma da qualche tempo più ribelle nei suoi confronti. - Pag.57, Volto Nascosto, molto provato dalla battaglia, chiede misteriosamente a
Cafel di essere condotto daMohammed , senza spiegarne il motivo. Nulla della visita è mostrato nell'episodio, in cui Mohammed non compare mai. A pag.79 Volto Nascosto riappare sufficientemente in forma da uccidere in duello il generale Arimondi. - Pag.61, Ugo, sempre ostinatamente alla ricerca di Vittorio mentre vicino a lui infuria la battaglia, incontra un anonimo pittore che identifica nei suoi quadri
Volto Nascosto con San Giorgio nell'atto di uccidere il consueto drago, santo rappresentato anche nel film etiopico"Adwa" di Hailé Gerima del 1999. - Pag.74, scambio di battute tra Arimondi e il
ten. col. Galliano rispetto alla difesa di Macallè, vista nei numeri 5 e 6, in cui Arimondi "riabilita" l'impressione di codardia a suo tempo rimediata. - Pag.76, rappresentata la rivalità tra gli Ascari italiani, ossia gli indigeni eritrei Basci Buzuk, e i Galla, popolazione etiope conosciuta anche come Oromo.
- In terza di copertina un'efficace cartina, di autore non indicato, illustra i movimenti delle truppe italiane ed etiopiche.
Incongruenze
- Pag.2, nei crediti i disegni dell'albo sono attributi erroneamente ad Alessandro Nespolino, mentre a pag.5 è riportato il cognome dell'effettivo autore, Matteoni. Anche il mese di uscita indicato, maggio 2008, è sbagliato.
La frase
- Col.Galliano (a Volto Nascosto): "Vacci da solo da Menelik e riferiscigli questo messaggio da parte mia. E' ciò che penso di lui. E te lo dirò nella tua lingua, perché tu possa comprenderlo bene! Chenzir!"
Pag.87, Il ten. col. Galliano ha l'ultimo sussulto di orgoglio dell'esercito italiano.
Personaggi























Locations






Elementi
