Corto e Pandora
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Scheda IT-CMALT-1
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Intensità:
Seguono le due vignette più intense - tra le più intense che ricordi -,
anche se non le più strategicamente importanti. In muta successione Pratt
inquadra in primo piano Corto Maltese e poi Pandora a mezzo busto. Qui il
disegno di Pratt non è ancora quello tanto impalpabile da apparire
inesistente delle ultime opere, e neppure la sintesi pressoché perfetta di
Corte Sconta, il tratteggio è vigoroso, e dona al volto di Corto una
intensità ferina, che lo rende umano in modo molto terreno: inquadrato di
fronte al lettore, Corto fissa ieraticamente assorto lo sguardo su un punto
lontano, sperduto all'orizzonte. Continua a sognare romantiche
impossibilità, Corto. Pandora è inquadrata di tre quarti, non meno assorta
di Corto, il suo sguardo ci appare però conficcato nel volto di lui, come
fosse alla ricerca dell'ultima conferma, come volesse fugare l'ultimo dubbio
residuo dettatole dal suo amore. Quel che vede deve toglierle ogni dubbio,
perché alla
Sesta vignetta:
- "Non verrò con lei, Corto Maltese!"
Ecco, è detto! L'inevitabile conclusione è giunta: sarebbe bello, ma non
durerebbe. Non ora, non qui. Forse Corto sarebbe anche disposto (ma è da
vedere, e la sua libertà?) a bruciare tutto e subito, ma chi da millenni è
costretta ad inseguire e a costruire per il futuro su fondamenta le più
solide possibili certamente non si contenta di una manciata di avventure ai
quattro angoli del globo. In quelle poche parole, risposta ad una muta
domanda, sono riassunte le differenze tra i due: caratteriali e quant'altro.
E qui pesa anche il non detto, ma lo si capirà solo nell'ultima vignetta
della tavola.
Pandora Groosvenore (15kb)
Sgt Kirk n.20
(c) 1969 Ivaldi Editore

Settima vignetta:
Immaginiamo che Corto esali le due parole con un misto di sollievo e
malinconia. Immaginiamo che sarebbe stato disposto a rischiare tutto,
compreso il dolore della fine in cambio di una girandola di emozioni che
soddisfacesse il suo spirito romantico, e che questo gli renda doloroso il
distacco. Ma immaginiamo anche il suo sollievo nel non dover rischiare, e
forse ancor di più nel non dover rinunciare neppure a una frazione della sua
libertà.
L'ottava vignetta, muta, prepara il finale delle vignette nona e decima:
Corto fa l'atto di sfilarsi dal collo la ghirlanda di fiori intrecciata che
metterà al collo di Pandora nella vignetta successiva.
Nona e decima vignetta:
- - "Addio, Pandora!"
- - "Arrivederci, Corto Maltese!..."
Una tavola perfetta si chiude in modo perfetto. Nella nona vignetta Pandora
e Corto sono praticamente nella stessa posizione della seconda vignetta,
nella decima e ultima torna il dialogo tra le imbarcazioni della vignetta
introduttiva nella centosessantatreesima tavola. E' drammatico, teatrale
Corto nel proclamare il suo addio: lo fa come ha condotto tutta la scena,
teso al bel gesto romantico del cavaliere di ventura che immola il suo
sentimento al destino avverso. La risposta di Pandora sarebbe velenosa se
non fosse, per il lettore, non tanto consolatoria quanto semplicemente
equilibratrice: il lettore ha letto la lettera che apre la Ballata. Pandora
sa (sa ragionevolmente) che il loro non è un addio, ma un arrivederci. A
quando il destino non sarà più avverso. A quando (e chissà che non pensi
proprio in questi termini) un bambino di nome Corto Maltese si sarà saziato
di avventure in ogni dove, di donne di ogni colore, e sarà pronto per -
orrore! - mettere radici. Ora è più chiara la sua affermazione nella sesta
vignetta: "
Non verrò con lei *ora*, Corto Maltese!".
Penultima tavola della Ballata (97kb)
Sgt Kirk n.20
(c) 1969 Ivaldi Editore

Il lettore perdoni la mia fissazione per questa tavola, ma per me è la più bella
storia d'amore che ho letto a fumetti, con la sola possibile eccezione di "Zio
Paperone e la Stella del Polo": riuscire a far innamorare il vecchio Scrooge
poteva riuscire solo al genio di Barks.
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