Dea egizia, La
Harlan e soci tornano in Italia per indagare su templi egizi, vampiri e magnaccia sulle sponde del Po .
Scheda di A.Tripodi | | dampyr/


IT-DP-72

Dea egizia, La
- Trama
Cinque giovani clandestine, in guai con la legge vengono ritrovate uccise a Torino. Il fatto che siano anche completamente dissanguate induce Caleb a pensare che un Maestro della Notte stia operando nella città sabauda. Harlan, Kurjak e Tesla vanno a indagare.
Valutazione
74%
Recensione
- Vampiri a Torino
Harlan e soci tornano in Italia per indagare su templi egizi, vampiri e magnaccia sulle sponde del Po
data pubblicazione Mar 2006
testi (soggetto e sceneg.) di 
copertina di

disegni (matite e chine) di

copertine

tavole o vignette
tag
Torino, Egitto
Annotazioni
Note e citazioni
-
Calderbech avanza l’ipotesi che i Maestri della Notte potessero essere stati identificati nel passato in alcune divinità (in particolare nell’anticoEgitto ). - Anche se solo nella ricostruzione di
Calderbech , riappare Vlad Ţepeş Dracula, il quale pare si sia interessato a come conseguire l’immortalità tramite il vampirismo. - Non è la prima volta che
Torino fa da sfondo a un'avventura di un eroe bonelliano. Tredici anni fa era accaduto a Martin Mystere, all'esordio del ciclo dei "Mysteri italiani". La storia doppia Nea Heliopolis tratta anch'essa di antico Egitto e presenta alcuni punti in comune con questa avventura. (segnalazione di Oscar Tamburis)
Incongruenze
- Come mai le sacerdotesse di
Bastet sono quasi tutte immigrate e con problemi con la giustizia? - Curioso che
Bastet , la dea Gatto, sia legata al fiume, considerata l’antipatia dei felini per l’elemento acqua. - In effetti
Bastet , di norma raffigurata con corpo di donna e la testa di gatto, è una divinità dai tratti solari che simboleggia il calore benefico del sole. Quindi rappresenta qualcosa di completamente opposto a un vampiro.
La frase
Calderbech : "È una strana città la nostra. Un po’ metropoli un po’ borgata di provincia, sovrastata dalle montagne. A volte si ha l’impressione di essere lontani dal resto del mondo quaggiù. E di tanto in tanto, vediamo accadere delle cose… delle cose che altrove sarebbero ritenute impossibili." pag, 21.Harlan : «Che cosa ha di speciale questa città?».Bastet : «È un luogo pieno di fascino, Dampyr. Come una vecchia dimora vista in sogno che qualche volta esiste realmente e aspetta solo di essere raggiunta.» pag. 57
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