Tremate tremate, le streghe son tornate

...e purtroppo anche Lisa
Recensione di C.A.Rossi |   | dampyr/

Tremate tremate, le streghe son tornate
Dampyr 84 "Congrega della Luna Calante, La"

Tremate tremate, le streghe son tornate

Scheda IT-DP-84

La prima domanda che salta in mente al termine della lettura de "La congrega della luna calante" potrebbe essere: che valutazione dare ad un albo, che certamente era fra i più attesi della stagione, in cui Boselli ha volutamente inserito molteplici elementi di altri albi, alcuni piuttosto vecchi? Da un lato, Boselli dimostra ancora una volta di saper maneggiare sapientemente il personaggio di Harlan, e di avere una certa maestria nel costruire un continuum coerente. Dampyr è una serie “continua”, in cui i personaggi, pur vivendo in una realtà diversa dalla nostra, “crescono” con essa, si sviluppano a livello psicologico, maturano esperienze che si riversano poi in approcci sempre diversi con le situazioni più svariate: questa visione di Dampyr rende l'albo affascinante, vivo, ma d'altra parte, presenta il rischio, non improbabile, di mettere troppa carne al fuoco, di voler introdurre troppi personaggi, di cui la maggior parte verrà inevitabilmente sacrificata a scapito di alcune figure elette. Lo stesso si puo' dire anche per alcuni archetipi di situazioni.

Un virtuosismo fatto di rimandi

Boselli, in questo albo, dà invece prova di virtuosismo fumettistico: in un numero solo, riesce a introdurre o a reintrodurre situazioni e figure, alcune nemmeno marginali, di almeno quattro albi precedenti, ovvero il n.32 "Gli insaziabili", il n.37 "Il fiume dell'orrore", il n.41 "Casa di bambole" fino al tanto amato "I sogni di Lisa", n.64.
In sè e per sè, la storia e' gradevole, e pure ben sceneggiata, anche se confinata in un numero singolo: l'oscura Congrega della luna calante, apparsa di sfuggita in "Casa di bambole", assume qui un ruolo fondamentale, e il modo in cui Esther e Marvin, coprotagonisti con Harlan e Tesla de "Il fiume dell'orrore", assieme alla mai troppo compianta Asenath Prynn, sono inseriti nel tessuto della trama in modo sensato, senza (troppe) forzature.
Quello che lascia perplessi è, a mio avviso, una certa freddezza nella storia, che induce a definire "La congrega della luna calante" come un algido virtuosismo: la scelta di far tornare un personaggio fondamentale per Harlan come Lisa (amata/odiata, dolce/spietata, schiava di quello che, fatta eccezione per i Maestri della Notte, si è rivelato come il nemico piu' malvagio e subdolo di Harlan e persino di Caleb, Thorke, il cannibale) in un numero in cui già troppa carne è stata messa al fuoco, ha reso questo ritorno, voluto, desiderato, quasi bramato, come una parte di un arazzo molto più complesso, in cui quasi si viene a perdere.

I sogni di Harlan
disegni di Arturo Lozzi

(c) 2007 SBE

I sogni di Harlan<br>disegni di Arturo Lozzi<br><i>(c) 2007 SBE</i>

Per di più, la scelta di rendere piu' materiale la condizione psicotica di Lisa, attraverso una scissione della sua personalità in due aspetti distinti, incarnati dalla delirante Lisa e dall'innocente Ljuba, delude: personalmente, trovo che la prima apparizione di Lisa, una donna in cui convivono due personalita' intrecciate fra loro (i delirii di Lisa ne "I sogni di Lisa" sono crudeli e infantili allo stesso tempo, percio' anche innocenti), fosse piu' efficace e spaventosa della misera realta' di due anime che si trovano a convivere forzatamente in un solo corpo (nemmeno quello, visti gli sviluppi della storia).
Persino il grandioso Thorke in quest'albo appare un po' debilitato: perennemente accoccolato nell'ombra, sembra aver perso quel mordente (perdonate il gioco di parole) che lo ha presto trasformato in una nemesi per Harlan e Caleb. Il suo ruolo nella storia e' marginale, dal momento che i membri della congrega di streghe si rivelano, al di sotto di un'apparenza di cordialità e gentilezza, come un gruppo di invasati della peggior specie: basta la sola presenza di Lisa e una rivelazione su un passato non certo cristallino per farli passare dalla parte di Thorke.

Nelle sue passate apparizioni, il tormento psicologico degli schiavi di Thorke era maggiore: uomini torturati dall'idea di aver preso parte ad un pasto proibito, mentre qui abbiamo di fronte uomini e donne che sotto una patina di normalità, nemmeno si pongono , a parte qualche eccezione, il dilemma sull'atto blasfemo che stanno per compiere.
Le vittime di Thorke sono dei disperati, per cui la scelta di servire Thorke è il frutto delle disgrazie in cui sono capitati, siano esse la carestia, oppure la brama di ricchezza, o di potere, insomma un appetito oltremisura. Ma qui? Per di più, alla fine, sono proprio queste streghe e stregoni senza anima e senza volto, a sconfiggere Thorke, riuscendo a richiamare la Dea Bianca loro protettrice: un bel cambio di casacca per chi, fino a cinque minuti prima, non avrebbe esitato a divorare la povera Esther.

Asenath Prynn rediviva
disegni di Arturo Lozzi

(c) 2007 SBE

Asenath Prynn rediviva<br>disegni di Arturo Lozzi<br><i>(c) 2007 SBE</i>

Tanti ritorni. Troppi?

Una nota positiva sul ritorno di Harlan al cinismo dei primi numeri: il nostro eroe non esita a piantare una pallottola nella gamba di un poveraccio disarmato al solo scopo di vendicarsi per Marvin e per far parlare la vittima in questione...per amorale che sia, preferisco questa versione di Harlan a quella degli ultimi numeri, in cui sembrava si fosse perso di vista il non trascurabile dettaglio che Harlan e' il figlio di un Maestro.

Per tirare le somme, "La congrega della luna calante" e' un albo di pregevole fattura, con cui Boselli dimostra ancora una volta dimestichezza con la continuità di Dampyr, e con i molti personaggi e ambientazioni introdotte finora: sfugge il motivo per cui un ritorno tanto atteso sia stato relegato in un numero in cui si perde nel gorgo di tanti, forse troppi ritorni... Due parole infine sui disegni: una buona prova per Arturo Lozzi, a cui e' stato dato l'onore di ritornare sul personaggio che lui stesso ha creato graficamente. I disegni sono puliti, chiari; soprattuto, Lozzi sa rendere alla perfezione la tragicita' di Lisa, come la malvagita' di Thorke, il piu' bel Thorke, fra quelli visti finora, sia nell'aspetto umano che nella sua mostruosita'.

Dampyr n.84, La Congrega della Luna Calante - Sergio Bonelli Editore, mensile, Marzo 2007, in edicola, 100 pagine, brossurato – € 2,50

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