Dylan Dog
n.123 | ||||
"
Phoenix
" |
( 4 , 6 , 5 ) 3 + 2 | 69% | equiv. 5/7 | |
Uno strano gioco del destino...
uno scambio di persona...
un ritorno di fiamma... dall'Aldilą!
"Amore mio, mi credevi morta. . ma sono risorta!" recensione di Gianluigi Fiorillo |
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Soggetto | 4/7 |
Tiziano Sclavi | Soggetto poco originale, con chiara ispirazione a "La donna che visse due volte", di Hitchock (la citazione è riportata anche in seconda di copertina). La Morte "pasticciona" è un cliché delle storie di Sclavi, come pure il rapporto vittima-carnefice, qui riproposto pero' in modo meno convenzionale del solito. Anche il "trasferimento d'anima" è divenuto oramai un classico. Beh, il riciclaggio dei temi è una cosa negativa in qualsiasi fumetto e in Dylan Dog, che fa dell'originalità dei temi e delle situazioni la propria caratteristica peculiare, ciò diventa quasi letale. |
Sceneggiatura | 6/7 |
Tiziano Sclavi | Non basta dire sceneggiatura di Sclavi ? Solito sapiente mix tra onirico e reale con in più la ciliegina di alcune sequenze con protagonista la classica e misteriosa nebbia inglese di sicuro effetto. Da registrare la new entry di un personaggio al quale sicuramente Sclavi ricorrerà altre volte nei prossimi numeri : il professor Adam, a cui presta il viso Sean Connery, docente di psicologia e "demolitore" di fenomeni paranormali. Qualche appunto : il quinto senso e mezzo di Dylan sta diventando affidabile quasi come il senso di ragno di Peter Parker ; la gag del quadro "incorniciato" in testa al nostro eroe sembra presa di peso da Paperino & soci ; mentre parla con il professore Adam Dylan afferma di "sperare" nell'esistenza dei poteri esp... come se non ne avesse avute a iosa di dimostrazioni convincenti ! |
Disegni | 5/7 |
Nicola Mari | La terza di copertina mette in guardia il lettore riguardo i disegni di Mari : "... il disegno di Mari non è 'facile', va studiato, interpretato..." ok, ok, ma provate voi ad "interpretare" il suo precedente lavoro, "Serial Killer" ! Tra quest'ultimo e Phoenix la differenza è abissale, forse anche grazie alla riduzione di formato delle tavole : l'effetto "9 aghi" è quasi scomparso, i particolari sono molto più definiti e c'è molto più equilibrio tra i bianchi ed i neri. Inoltre le tavole in cui la realtà si "frantuma" lasciando posto al nulla sono molto ben fatte e suggestive. |
Copertina | 3/3 |
Angelo Stano | Beh, dopo la bella copertina dell'albo gigante un'altra prova sopra la media per l' "apocalittico" Stano ;-) |
Overall | 2/3 |
Un albo tenuto su da sceneggiatura e disegni... un po' pochino per un testo di Sclavi. | |
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