Questo n.3 sarebbe dovuto essere in realtà il n.4, ma poi, a causa di alcuni problemi organizzativi, ma soprattutto di una precisa scelta editoriale gli autori hanno preferito anticiparne luscita. Tuttavia, ben più che un n.3 o un n.4, questo Minimi prodigi assomiglia ad un n.1, con delle precise scelte narrative che mettono in luce i personaggi principali, ognuno tratteggiato con qualche semplice scena di vita quotidiana (Brighitta, Fulvia, il cane Paride) o con rapidi giochi di battute e sguardi (Fabio). Tornano in scena anche gli antagonisti (Cronide e altre due misteriose donne), sebbene solamente nelle ultime pagine, per mantenere alte tensione e curiosità. Ma soprattutto emerge la figura della protagonista della serie, Desdemona Metus, con parte del suo passato e con la spiegazione del perchè sia finita a condurre una trasmissione radiofonica notturna.
E un albo senza dubbio atipico rispetto ai due precedenti, sia come impostazione nel racconto, sia per il tema trattato. Certo, anche questa volta compare un argomento delicato e dattualità come il terrorismo, ma è semplicemente lo scenario sul quale si muove il racconto di Desdemona, che per la prima volta svela le sue debolezze e le sue ferite.
Se quindi, da un lato troviamo una storia emotivamente coinvolgente, dallaltro cè sicuramente un lavoro di sceneggiatura che mostra tutto limpegno e la volontà di tenere alta lattenzione, di stuzzicare il lettore e di farlo divertire. Giuseppe Di Bernardo pecca ancora in alcune minuzie, dettagli nella caratterizzazione dei comprimari (le due sorelle, forse troppo caricaturali) così come in quella di Desdemona (troppo smaccato il dolore un solo giorno lanno della ragazza), tuttavia si tratta di sbavaturein un prodotto che si dimostra ancora una volta originale e dotato di molta personalità, specie nello sbiadito panorama bonellide degli ultimi tempi.
Gli ottimi disegni di Michela Da Sacco, al secondo lavoro su LInsonne, contribuiscono ancora una volta a rendere lalbo una lettura assolutamente godibile e consigliata: primi piani intensi e scelte dinamiche che conferiscono ad ogni pagina una notevole brillantezza.
La scoperta di Radio Strega Disegni di Michela Da Sacco (c) 2005 Free Books
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Nel complesso, quindi, una testata che si conferma in continua crescita: i difetti presenti, infatti, possono essere compensati con un briciolo di sospensione dellincredulità, cosa per altro piuttosto facile grazie ad un racconto ritmato, ben dialogato e quasi sempre su buonissimi livelli.
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