Uno, nessuno, cento Dylan
quattro storie che raccontano altrettanti possibili Dylan Dog
Recensione di P.Laricchia | | dylandog/


Dylan Dog Gigante 17
Uno, nessuno, cento Dylan
Scheda IT-DD-g17a
- Statua di carne, La
valutazione (4,4,5) 62%
Scheda IT-DD-g17b
- Call Center
valutazione (3,3,3) 43%
Scheda IT-DD-g17c
- Foresta perduta, La
valutazione (2,3,4) 43%
Scheda IT-DD-g17d
- Uno, nessuno e centomila
valutazione (5,6,7) 85%
Quattro storie, dunque, due lunghe (94 pagine) e due brevi (24 pagine), per quattro sceneggiatori e altrettanti disegnatori.
La statua assassina
Per cominciare Bruno Enna e Nicola Mari, ancora assieme dopo "Vite in Gioco" (n.254), creano per Dylan Dog un avvincente giallo. Ritroviamo Dylan nel più classico (per lui) degli intrecci: omicidi seriali, ambientazione lugubre, unaffascinante donzella e un assassino particolare. Sì, questo topos in Dylan è già stato sfruttato in tutte le sue varianti è vero, ma in tempi in cui gli sceneggiatori faticano a cucire sull'indagatore una storia perlomeno vicina al suo personaggio, utilizzare i classici punti di riferimento ci permette, perlomeno, di poterci gustare una buona storia del nostro eroe. Poi Enna è bravo a lasciare aperta la porta del sovrannaturale tenendo vivo linteresse sino alla conclusione. Mari infine ci mette del suo per rendere lambientazione buia ed inquietante unificandola il più possibile alle poesie di John Donne.Chiamata da una sconosciuta
La prima storia breve dellalbo, "Call Center" di Giovanni Gualdoni e Stefano Voltolini, gioca ironicamente con Dylan disegnandolo maleducato e irascibile. A farne le spese una povera ma insistente centralinista. Se lidea è divertente e gli intenti buoni il risultato non lo è altrettanto. Dopo poche pagine lesordiente Voltolini già ci lascia intuire il finale omaggiando gli "Inferni" (n.46) di Sclavi e Ambrosini (vedi immagine). Il resto lo fa una sceneggiatura troppo piatta che perde presto la buona via ironica per ritornare sui classici binari. Il finale recupera lo slancio di inizio storia per chiudere comunque in maniera dignitosa.Diabolico caporeparto
disegni di Stefano Voltolini, Dylan Dog Gigante n.17
(c) 2008 Sergio Bonelli Editore
Perduti nella foresta (incantata)
La penultima storia, di Tito Faraci e Maurizio Di Vincenzo, comincia in medias res, col nostro eroe sperduto in una non precisata zona dellaLa città incantata
disegni di Maurizio Di Vincenzo, Dylan Dog Gigante n.17
(c) 2008 Sergio Bonelli Editore
Io sono Dylan Dog
Giovanni Di Gregorio e Fabio Celoni confezionano l'ultima storia. Quello che per primo ci colpisce sono i disegni e le inquadrature, subito dopo arrivano le parole, la storia e lidea di un racconto intelligente e ambizioso. Giovanni Di Gregorio crea un gioco di ruoli pirandelliano che ci fa perdere delicatamente, incuriosendoci e costringendoci ad una attenzione superiore. Può permettersi questo avvincente gioco solo grazie al lavoro di Celoni che trasforma la storia in un noir preciso e coinvolgente nonostante la confusione di ruoli. A conclusione della vicenda lo spettacolo ci ha soddisfatti e merita gli applausi. Si lascia la sala con la speranza di una replica.Osare è potere
Se per la prima storia il topos classico di Dylan è risultato vincente nella sua prevedibilità, lo stesso è stato il punto debole della terza che, ripescando e mescolando il genere non è riuscita a suscitare un adeguato coinvolgimento. Osando coraggiosamente con Dylan Dog, invece, Di Gregorio ci regala la storia migliore. Esagera, si allontana dai soliti schemi e gioca col lettore con un ottimo risultato. Se questa era una prova generale, probabilmente in futuro ci saranno buone nuove. Se la strada migliore per lindagatore dellincubo sia questa o non siano piuttosto i vecchi e collaudati schemi non è dato sapere, certamente cercare una soluzione a metà strada, visti i risultati, è forse l'opzione da escludere.Vedere anche...
Scheda IT-DD-g17a
- Statua di carne, La
valutazione (4,4,5) 62%
Scheda IT-DD-g17b
- Call Center
valutazione (3,3,3) 43%
Scheda IT-DD-g17c
- Foresta perduta, La
valutazione (2,3,4) 43%
Scheda IT-DD-g17d
- Uno, nessuno e centomila
valutazione (5,6,7) 85%