Soggetto/Sceneggiatura:
Giancarlo Berardi
Disegni/Copertina:
Ivo Milazzo
1a SERIE
n.25 "Lily e il cacciatore" - 96pp - 79.12
COLLANA WEST
n.20 "Lily e il cacciatore" - 48pp - 87.04
SERIE ORO
n.25 "Lily e il cacciatore" - 96pp - 91.05
CARTONATO LIZARD
"Lily e il cacciatore" - 96pp - 2003
In due parole. .
Scampato ad un attacco indiano ad un avamposto militare, Ken, ferito ad un braccio e ad una gamba (e dunque impossibilitato a muoversi), trova riparo dal freddo e dalla neve in una grotta. Ad accudirlo, una cagnetta di nome Lily...
Note e citazioni
- Il titolo è ovviamente ripreso dal disneyano "Lily e il vagabondo".
- Nei deliri provocati dalla febbre, Ken rivede se stesso bambino in compagnia della madre (che i lettori potranno conoscere meglio in "Casa dolce casa" KP 30 e nel retrospettivo "Ai tempi del Pony Express" KP sp2). La madre, nel sogno-ricordo, racconta al piccolo Ken una fiaba arturiana (da pag.47 a pag.63) nel quale Ken stesso veste i panni (o meglio l'armatura) del cavaliere Parkelot.
- Nei giorni di calvario trascorsi nella grotta, Ken torna ad avere la folta barba dei primi due numeri.
- Pag.76-79. "Dialogando" con Lily, Ken rivela al lettore la propria concezione dell'esistenza, la parte più profonda di se stesso, come mai più accadrà in nessun altro albo.
Incongruenze
Personaggi
Ken
Lily cagnetta
Lucy Parker madre di Ken [sogno o flashback]
Merlino [fiaba]
Locations
Avamposto militare a sud-est di Fort Sill, Montana
Grotta
Camelot, regno di re Artù [fiaba]
Elementi
indiani Dakota
attacco indiano
lupi
grotta
sogno
fiaba
Re Artù, Merlino, Ginevra
riflessioni esistenziali
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