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Sog. e
Sce. Marco Deplano
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Deplano si sforza di imbastire una storia che colpisca il lettore, ma sono davvero pochi i punti nei quali ottiene il suo scopo. La vicenda risulta troppo frammentata dalle continue sottotrame, e non si riesce a cogliere un filo conduttore ben preciso. Sostanzialmente, manca una trama coerente, e rimane troppo materiale sparpagliato e poco sfruttato.
Il vudu funge da perno su cui far ruotare la storia, ma l'argomento non viene approfondito dal punto visto antropologico, privilegiando invece il lato magico-horrorifico, cosa che riduce il tutto a mero esoterismo. In realtà, il vudu è strettamente connesso alla situazione politica e sociale di Haiti, ed è per questo che dei militari si rivolgono a dei bokor per attuare i loro piani. Tuttavia questa chiave di lettura viene accantonata, e solo un lettore che ha già qualche infarinatura di vudu può afferrare in pieno tutti i risvolti della vicenda.
"...manca una trama coerente, e rimane troppo materiale sparpagliato e poco sfruttato. "
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Molti altri aspetti del vudu rimangono in disparte: manca una spiegazione accurata del ruolo dei loa, "gettati nella mischia" senza alcuna introduzione, e gli stessi bokor si riducono a bizzarri trafficoni. Il tutto per lasciar spazio a scene di una lentezza esasperante: a quale pro dedicare 16 pagine ad una rissa ripetitiva e noiosa?
Altro fattore di vago disagio è la mancanza pressochè totale di didascalie: l'azione si sposta molto velocemente da un sito all'altro senza che ci sia alcuna indicazione spaziale ad aiutare il lettore. Ciò rende ancora più difficoltosa la lettura della già intricata storia per chi è invece abituato alle tipiche disdascalie martinmysteriane.
Tuttavia Deplano si salva in alcuni passaggi rapidi e suggestivi, come il rapimento di Martin, gli intermezzi dedicati al suo risveglio nella bara, il racconto dell'infanzia di Gallimard, o gli incubi di Maria all'aeroporto. Questo dimostra che una storia più incentrata sul puro vudu, senza tanti intrighi internazionali e senza politica, sarebbe stata ben più facile da gestire, e molto più adattabile ai mysteri tipici delle avventure del nostro Martin.
  

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Giovanni Romanini
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Romanini compie un buon lavoro nella resa dei visi angosciati e nelle creature da incubo che compaiono ogni tanto, ma forse esagera nel rappresentare sempre con sguardo truce e sadico i vari bokor. Notevoli, comunque, alcune tavole, davvero suggestive, nelle quali l'atmosfera notturna affascina il lettore.
  
Nel complesso, una storia che lascia delusi e insoddisfatti. Vista la quantità di materiale e di spunti che il vudu offre, era legittimo aspettarsi una vicenda molto diversa. Invece, la politica, la lentezza dell'azione e la complessità della trama rendono difficile seguire gli eventi. Davvero un peccato, perchè l'argomento poteva rendere davvero molto di più.
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