Numeri uno a confronto
ovvero: come cambia una storia in 7 anni ed 1 mese..
di Gianluigi Fiorillo
"Benvenuti a TuttoMystère, ristampa integrale e riveduta della seria a partire dal N.1".
Questo è l'incipit della interessante rubrica "Sesta colonna" che metteva in guardia eventuali puristi sulle correzioni apportate alla storia originale. Inoltre il redattore continua il discorso affermando che i miglioramenti operati in una ristampa non guastano mai.
E allora andiamoli a vedere questi miglioramenti e a valutare alla fine se erano realmente necessari.
La prima differenza tra ristampa e originale che balza all'occhio (a parte il prezzo di copertina, passato da 700 a 2.000 lire :-) è la comparsa nella prima pagina della firma di Alessandrini, il creatore grafico del personaggio di MM. Il disegnatore avrà forse pensato di rendere ancora più esplicita la paternità grafica del personaggio...
Parole, parole, parole.
Il primo vero errore corretto lo si incontra a pag.5: nell'originale evidentemente la traduzione greca del nostro "ciao" era errata (non controllo, mi fido!) ed è stata prontamente riscritta nella ristampa. Altre sviste di traduzione, un’insegna a pag.61 ed il nome di una bevanda tipica a pag.63,
sono state prontamente eliminate. Una magagna questa volta di carattere grafico viene fuori dalla lettura della pag.8 dell'originale, nella quale Morel, l'amico di Martin, perde "mysteriosamente" gli occhiali da una vignetta all'altra, salvo poi riacquistarli altrettanto "mysteriosamente" nella successiva.
Errore più grave a pag.10 dove il pur enciclopedico Castelli scivola su di una buccia di banana della lingua italiana applicando il plurale inglese a "travellers' cheque" in un contesto italiano e per di più dimenticandosi del genitivo sassone; brutta figura che evita nella ristampa.
A pag.17 compare per la prima volta una delle "riformattazioni" del testo nelle vignette, che Alessandrini opera più di una volta nella ristampa, eliminando antiestetiche sgranature di testo e riportando il tutto ad un aspetto un po’ più "giustificato".
Restyling.
A pag.19 il primo dei due "restyling" a cui Castelli sottopone l’universo di Martin: l'eliminazione dell'"blasfemo" "Gran Dio!", sostituita da un forse più cattolico "Diavoli dell'inferno!", promossa ad esclamazione ufficiale del personaggio.
Il secondo è l'ammodernamento del simbolo di Atlantide, abbastanza diverso nell'originale rispetto a quello più stilizzato dei giorni nostri. Ed a proposito dell'esordio di questo logo, alla sua vista Martin si comporta differentemente nell'originale e nella ristampa: in uno afferma di non ricordare di
averne visti altri simili, nell'altra invece sembra riconoscerlo perfettamente. Probabilmente all'epoca del n.1 le idee di Castelli riguardo il passato di Martin non erano così chiare. Per lo stesso motivo cambiano i dialoghi su Atlantide a pag.52 che nel reprint rivelano una maggiorefamiliarità di Mystère con l'argomento.
Evoluzione Informatica.
Anche il computer del nostro professore non poteva rimanere insensibile al nuovo che avanza. Così da modesto Apple II si trasforma in un avveniristico (per l'epoca) Apple Macintosh, come pure i supporti magnetici che da improbabili 33 giri diventano dei più realistici
3 pollici e mezzo. Di conseguenza Alessandrini è costretto a ridisegnare tutte le schermate del word processor, originariamente prive di grafica.
Atlantide.
"Mysterioso" il cambiamento a pag.43 nel baloon di Diana, la quale nell'originale afferma che alcuni particolari delle gesta di Martin le sono "sconosciuti", mentre le sono "ignoti" nella ristampa... mah.
Più comprensibile il ripensamento che ha il professore che nel 1982 dice a Diana di non volerle raccontare della sua teoria sull'origine delle civiltà prima di averne trovato le prove, mentre nel 1989 ha già abbondantemente edotto la ragazza sull'argomento.
Il tutto sembrerebbe ricollegarsi al fatto che il Martin della ristampa ne ha passate di più di quello originario, non perché è "nato" dopo ma per il fatto che Castelli ha deciso di renderlo più convinto dell'esistenza di Atlantide infilando schegge di questa civiltà sconosciuta anche in albi che narravano il passato del detective dell'impossibile.
Da una città all'altra.
Probabilmente prima dell'uscita di tuttoMM Castelli, oltre che un po' della lingua della Grecia, si deve essere ripassato un po' della geografia di questa pittoresca nazione. Solo così si possono infatti spiegare i dislocamenti spaziali che opera tra originale e ristampa:
nel primo l'assassinio di Morel si consuma a Kalabaka (pag.1), nella seconda in un punto imprecisato della strada tra Trikkala e Joannina. Inoltre la lettera spedita a Martin ha il timbro di Kalabaka prima e Metzovo, cittadina vicino Joannina, poi.
In effetti Morel stava scappando da Kalabaka verso Joannina quando spedisce il plico al suo amico americano, quindi è molto improbabile che sia tornato indietro per imbucare la lettera.
Uno scomodo monastero.
Soprattutto Castelli si deve essere documentato sulla via d'accesso al monastero di Metereon: mentre nell'originale i nostri eroi raggiungevano la vetta tirati su in un grosso cesto di vimini, trainati da un argano azionato da due monaci, meno pittorescamente nella ristampa si servono di una lunga e ripida rampa di scale. Cambiano quindi gran parte delle vignette dell'ascesa a pag.57-58 ed una a pag.68.
Il problema è che mentre prima a causa della a dir poco scomoda via d'accesso Martin e Java si erano dovuti ingegnare a scalare il monte da veri alpinisti ed a fuggire a bordo di due deltaplani, con la nuova situazione tutto ciò non è più necessario! Sarebbe bastata una bella corsetta per le scale, eppure loro si inerpicano di nuovo rischiando più volte la vita e si rituffano dal monastero con un paio di poco rassicuranti ali di tela...
Intanto nella scena con padre Kastron (Castelli in persona, per la cronaca) a pag.58 Martin si lascia scappare un bel "Gran Dio" nonostante lo sfondo sacro alle sue spalle: esclamazione epurata nella ristampa.
Un'unica altra cosa degna di nota è il cambiamento del golfino del detective dell’impossibile, decisamente fuori moda e quindi, a parere dei curatori, da cambiare. Scompaiono così le quattro righe orizzontali forse un po' troppo sbarazzine lasciando il posto ad uno splendido modello primavera-estate'89 molto più sobrio ed elegante.
In conclusione:
è giusto correggere un fumetto in caso di ristampa?
La risposta è scontata nel caso di errori marchiani o ininfluenti ai fini della storia, facilmente eliminabili senza colpo ferire.
Per quanto riguarda gli "errori di continuity", il discorso è più complesso. L’autore di un fumetto, specialmente se così longevo come MM che oramai viaggia verso il n.200, si deve sentire spesso ingabbiato dallo stesso universo che ha costruito e consolidato in così tanto tempo. Perciò ogni tanto tenta di dare una allargata alle
maglie del suo personaggio. Questi piccoli strattoni passano praticamente inosservati raffrontando numeri molto vicini nel tempo, mentre possono essere dei veri pugni nell'occhio quando si confrontano albi che si portano anni di differenza. Al che sicuramente non parrà vero al curatore della serie di poter seppellire i propri "cadaveri" dando un
ritocco qua e là nell’eventuale ristampa.