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  Relitti umani
Codice: [] 301pp
Rating:
scheda di Cristian Di Clemente

    Soggetto/Sceneggiatura:
    Alfredo Castelli
    Disegni/Copertina:
    Franco Bignotti / Gallieno Ferri

    SERIE REGOLARE
    n.56 "Uranio!" - 13pp - 1980.01
    n.57 "Accusa di omicidio" - 96pp - 1980.02
    n.58 "Relitti umani" - 96pp - 1980.03
    n.59 "Catturatelo vivo!" - 96pp - 1980.04
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In due parole. .

Condannato al carcere a vita per un delitto che non ha commesso, Mister No finisce nell'isola del diavolo, terribile penitenziario nella Guyana francese, mentre Esse-Esse si dà da fare per provare l'innocenza dell'amico.


Perché è da ricordare

E' una tappa pressoché obbligata per ogni eroe (o antieroe) di una serie con caratteristiche avventurose: la detenzione in un carcere brutale e spietato per una falsa accusa, in un ambiente che frastorna, surreale poiché la vita che si era condotta sino ad allora si disgrega. E' obbligatorio ripartire da zero, con la consapevolezza che per sopravvivere prevale la legge del più forte o del più furbo. E' quanto capita a Mister No in questa classica avventura di Alfredo Castelli (all'epoca principale e non menzionato, nei credits, alter ego di Nolitta), in cui si respira molta dell'atmosfera di film classici del genere come "Papillon" e che percorre le principali situazioni del genere: guardiani spesso più violenti dei detenuti che sorvegliano, compagni di prigionia che spadroneggiano, sogni di libertà e tentativi di fuga, corruzione, le leggi del gruppo, le punizioni esemplari, l'isolamento, i tradimenti ed i regolamenti di conti.

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Il terribile "alveare"
disegni di Franco Bignotti (c) 1980 SBE

Ferocia, detenuti abbruttiti e ridotti a "relitti umani", la follia in agguato nell'isolamento... Il carcere cambia le persone e Mister No, che si aggrappa con disperazione ai propri principi per non perdere la propria identità, dovrà scendere, parzialmente, a patti con la propria coscienza per non essere travolto e per tentare un'impossibile evasione.

Il veterano e compianto Franco Bignotti, colonna storica della serie al pari di Roberto Diso fino alla sua scomparsa, illustra con la consueta professionalità personaggi, ambienti e disagi, con una particolare efficacia per l'espressività e le emozioni dei personaggi (come in questa tavola), elemento di primo piano per un episodio così duro e fisico che mina corpi ed anime della galleria di detenuti che vi compare.


Note e citazioni

  • Nel "Referendum" condotto dalla Casa Editrice (via posta ordinaria) tra il 1981 e 1982, questa storia risultò la preferita in assoluto dai lettori. Annunciato nel n.69 ("I cavalieri della pampa"), il referendum ricevette quasi quattromila risposte. I risultati furono pubblicati nella quarta di copertina del n.84 ("Quel volo per Rio").
  • La famigerata isola del diavolo, colonia penale della Guyana francese, come ci informano le prime tavole della storia, fu un terribile carcere a cielo aperto in cui venivano portati i detenuti francesi colpevoli dei peggiori delitti e condannati a vivere in un malsano ambiente tropicale, in condizioni spesso disumane e sotto la sorveglianza di guardiani anche peggiori di loro. Quel carcere, all'epoca di questo episodio di Mister No, era stato già chiuso da anni in seguito ad un'ispezione approfondita, ma molti dei suoi metodi sopravvivono nel penitenziario dove finirà Mister No.
  • Ulteriori informazioni sulla colonia Penale sono disponibili nell'articolo "Mister No alla Cayenna".
  • Accenni alla colonia penale della Guyana francese erano già stati fatti nel n.6, pag.30-32.
  • Diversi elementi di questa storia traggono ispirazione dal film "Papillon" (1973, regia di Frank J.Schaffner), basato sull'omonimo romanzo di Henri Charrière (il cui ruolo è stato ricoperto da Steve McQueen sul grande schermo), protagonista di una delle rare evasioni riuscite dalle colonie penali della Guyana francese:
    - l'ambientazione (Guyana francese);
    - il soprannome dato al carcere dove finisce Mister No, l'"isola del diavolo", ispirato a quello del più famoso penitenziario che era stato chiuso;
    - il nome di uno dei guardiani più feroci dell'episodio (Julot) è lo stesso di un coprotagonista di "Papillon";
    - il nome del detenuto Dega ricorda quello del falsario Degas (interpretato da Dustin Hoffman);
    - il trucco utilizzato da Mister No per farsi ricoverare in infermeria (ricino per irritare gli occhi) nel n.57.
  • Nel n.246 Mister No avrà un'altra esperienza in carcere (in Messico), agendo sotto un'identità fittizia per conto della CIA. Da non dimenticare, poi, il periodo in cui Mister No è stato "Prigioniero di guerra" (n.225-226) in un campo di lavoro in Birmania, nel 1942.
  • Inconsueto, per la serie di Mister No, il doppio binario della narrazione di questo episodio con il protagonista (Jerry) e la sua tradizionale spalla (Esse-Esse) che vivono vicende parallele. E' un elemento, questo, che è invece frequente in Magico Vento.
  • N.58, pag.26, uno degli uomini di Guzman si lascia sfuggire un "Diavoli dell'inferno!" che due anni più tardi sarebbe diventata l'esclamazione di Martin Mystère (all'epoca non ancora arrivato in edicola) dello stesso Castelli.
  • La storia si chiude con Esse-Esse che canta l'inno di Mister No, "When the saints go marching in". L'evento si ripeterà in apertura di un classico di Nolitta, "La ferrovia dei dannati" (n.110-113).
Incongruenze
  • Ci sono varie imprecisioni nella cronologia degli eventi. La rapina di Guzman e Alan Marcel si svolse nel 1931 (pag.86 del n.56), mentre e la storia principale inizia oltre vent'anni dopo, nel 1955 (pag.91 del n.56). Tuttavia, nel n.57, pag.13, il commissario Ducros afferma che Marcel è uscito di recente dalla galera dopo 15 anni di prigione (e Alan fu arrestato subito dopo la rapina, come si desume da pag.27 del n.59, dove si dice anche che la rapina era avvenuta quasi vent'anni prima).
  • Franco Bignotti si dimentica di disegnare la cicatrice sulla guancia destra di Esse-Esse per tutto l'episodio (con un'eccezione a pag.55 del n.58).
  • Alcune sviste sparse nella prima edizione di questa storia:
    - N.58, pag.73, nell'ultima vignatta il primo balloon proviene da Mister No anziché Moreno;
    - N.58, pag.92, nella quarta vignetta viene dimenticata la elle della parola "completamente".
    - la costa del n.59 non riporta il punto esclamativo del titolo.
La frase
  • "Da questo momento siete sotto le leggi speciali del "bagno" di Approuague, dei suoi regolamenti e dei suoi tribunali interni... che possono condannarvi per delitti commessi al bagno anche alla pena di morte! [...] All'isola potrete parlare, giocare, cantare e fumare, non dovete temere di venire maltrattati, se vi comporterete bene... ma se pianterete grane posso garantirvi che rimpiangerete la sorte di quelli di voi finiti sotto la lama della ghigliottina!"
    Le parole di Fremion, capo dei sorveglianti, ai detenuti, N.57, pag.97-98

  • Dega: "Portami... in infermeria... americano. Ti darò del denaro... molto denaro..."
    Mister No: "Cosa ti fa pensare che lo voglia fare, Dega?... Dopo dovrei spiegare come mai ero qui... e verrei accusato di omicidio..."
    Dega: "Sistemerei tutto io! Non avrai guai, americano. Aspetta... Ecco! Sono mille dollari! Puoi tenerli, gringo..."
    Mister No: "hum... non è male... e, senza dubbio, poi potremmo diventare soci..."
    Dega: "Certo, americano! Al cinquanta per cento! Tutto... quello che vuoi..."
    Mister No: "Soci nel tradire gli altri compagni, come hai fatto con Moreno. Hum... ci sto pensando, Dega... [brucia i dollari] E concludo che non accetto!"
    Dega: "Oh... Mister No... Sei loco americano! Completamente loco! Lo...co!"
    Mister No e Dega, moribondo, dopo il loro regolamento di conti, N.58, pag.90-92

  • "Ora verrai calato con una corda nella tua cella... Ogni giorno ti faremo scendere un secchio con il cibo. Attento a non rovesciarlo, perché non potrai averne fino al giorno successivo... E' vietato parlare, fumare, scrivere. Non possiamo vietarti di pensare, ma questo succederà automaticamente..."
    Un sorvegliante conduce Mister No all'alveare, N.59, pag.6


Personaggi

Mister No Esse-Esse Marcel, Alan (nel 1931 e nel 1955) ex-ladro Guzman losco trafficante e ricattatore dei poteri forti comm.Ducros del dipartimento di polizia di Cayenna Flosso [+] "gorilla" di Guzman grosso Auguste [+] "gorilla" di Guzman smilzo Moran, Annie [+] entraineuse del locale Le Rififi Julot feroce secondino del carcere di Cayenna Jimenez [+] detenuto, dà preziosi consigli a Mister No nel carcere di Cayenna André detenuto zoppo del carcere di Cayenna Dega [+] leader dei detenuti con forti coperture tra i secondini Moreno detenuto amico di Mister No Valmont direttore del carcere di Approuague Valmont, Monique [+] figlia del direttore del carcere Fremion capo delle guardie di Approuague Detenuti vari nel carcere di Cayenna e nell'isola di Approuague Guardiani vari nel carcere di Cayenna e nell'isola di Approuague Uomini di Guzman nel palazzo con i documenti che scottano

Locations

Rio de Janeiro nel 1931 Banca Cayenna città dell'omonima isola nella Guyana francese, 1955 Aeroporto di Rochambeau Le Rififi locale notturno Ile du Diable hotel Villa di Guzman Casa di Annie Carcere Tribunale Cave Marguerite locale malfamato Rifugio segreto di Marcel Palazzo con i documenti segreti di Guzman Martinière nave che trasporta i detenuti da Cayenna a Approuague Approuague detta l'isola del diavolo, colonia penale Campo di lavoro Baracche dei detenuti Reception zona amministrativa e con regole più morbide per i detenuti "alveare" celle d'isolamento

Elementi

Carcere Guyana francese Isola del diavolo famoso bagno penale della Guyana francese e soprannome del carcere dove finisce Mister No Detenuti Secondini Processo Corruzione Lavori forzati Alveare cella d'isolamento Evasione Tradimento Regolamento di conti Rapina Cellule fotoelettriche Furto


Trama

56. Atterrato con il suo Piper a Cayenna, Mister No trascorre la serata in un locale...

57. ... e si ritrova coinvolto, suo malgrado, nella lotta tra Alan Marcel, il suo ultimo cliente, e Guzman, potente ed intoccabile trafficante e ricattatore. I due sono legati da antiche ruggini per una rapina di molti anni prima, nella quale erano complici: Guzman tradì Marcel, e solo quest'ultimo finì in carcere. Il commissario Ducros sorprende Mister No sul luogo in cui è stata uccisa una ragazza, ed il pilota si ritrova condannato ai lavori forzati a vita.

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Mister No nella cella di rigore
disegni di Franco Bignotti (c) 1980 SBE

Mister No ha un primo assaggio di come funziona la vita nel sistema carcerario a Cayenna, poi...

58. ... Mister No viene trasferito alla sua destinazione finale: il "bagno" penale dell'isola di Approuague, detta l'isola del diavolo poiché vi sopravvivono molti dei sistemi crudeli e disumani di quel carcere diventato tristemente leggendario.

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Il duello tra Mister No e Dega
disegni di Franco Bignotti (c) 1980 SBE

I detenuti sono sottoposti ad un massacrante stile di vita, e tra tensioni con i compagni ed i secondini, tradimenti, punizioni esemplari e regolamenti di conti, Mister No cerca di sopravvivere...

59. ... fino a quando la vita quotidiana del pilota diventa molto più agevole grazie all'intervento di Monique, figlia del direttore del penitenziario, che aveva un debito di riconoscenza verso il pilota. Mister No viene trasferito alla sezione amministrativa dell'isola, dove vige un regolamento assai più morbido, e comincia a maturare il pensiero di fuggire...

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Alan Marcel ed Esse-Esse studiano un piano
disegni di Franco Bignotti (c) 1980 SBE

Nel frattempo Esse-Esse e Marcel stringono un'alleanza per ottenere le prove per smantellare l'impero di Guzman e rivelare il vero colpevole dell'omicidio affibiato a Mister No.

 
 


 
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