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uBC MONITOR
MAGGIO 2000



Monitor
pillole dal mondo del fumetto  

In questa sezione troverete degli accenni al fumetto extra-bonelliano pubblicato in Italia. Si intendono fornire dei "flash" su alcuni eventi meritevoli di segnalazione, per un motivo o per l'altro. Occasionalmente saranno compresi degli approfondimenti con recensioni o articoli.


L'estate della adolescenza di Pierfilippo Dionisio

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Proseguendo le pubblicazioni delle opere minori comunemente dette "corti", troviamo in edicola il 3° volume del mondo di Tsukasa Hojo - per intenderci il papà di Occhi di gatto e di City Hunter - contenente 3 storie accomunate da uno scenario di fondo comune: la Seconda Guerra Mondiale e l'impossibilità di realizzare le più profonde aspirazioni personali.
Anche se può sembrare un tema ormai sfruttato, all'insegna del politically correct, in realtà non si esaurirà mai il fiume di parole da dedicare all'argomento e alle conseguenze che hanno turbato gli animi delle persone coinvolte direttamente o indirettamente. Così le tre storie si dipanano nell'affrontare e nell'esporre le pulsioni umane di fronte ad un evento così sconvolgente come è stato il secondo conflitto mondiale.

Il primo episodio narra di un giovane allievo pilota, destinato alla Squadra Speciale, e della prematura perdita della propria giovinezza, amore, famiglia, oltre al rapportare le reazioni dei suoi cari, descrivendo graficamente i momenti forti e le emozioni del protagonista di fronte ad un così amaro destino.
Il secondo, di un gruppo di adolescenti che, nel tentativo di ritornare alle proprie famiglie, comprenderanno la stoltezza della lotta fratricida che coinvolge TUTTA l'umanità, scoprendo il concetto di tolleranza dopo aver incontrato un americano adulto: tale esperienza costituirà un ricordo intimo da portare per il resto della vita.
L'ultimo, ambientato in un clima precedente la guerra (il 1935), di un lanciatore giapponese di baseball e di un talent-scout americano posti uno di fronte all'altro, con in comune un sogno, un'aspirazione, posti in condizione di saggiare l'onore e il reciproco rispetto, in un clima macroscopico non favorevole alla comunicazione, alla comprensione tra questi rappresentanti di due popoli così diversi.

Anche se le tre storie non nascono da soggetti originali ma da racconti di Shingo Nihashi, Hojo non perde comunque la possibilità di smorzare la narrazione sicuramente drammatica grazie ad alcuni interventi grafici diventati topoi dei suoi prodotti come le espressioni di sorpresa sui volti dei personaggi. Il tratto pulito e realistico inoltre può affrontare anche motivi seriosi senza perdere unità espressiva.

Purtroppo l'impostazione narrativa è piena di clichè ormai troppo presenti in questi lavori di Hojo, talvolta riducendone il valore e non sempre gratificano il lettore che non si sofferma per una profonda analisi: forse l'intento è proprio quello di trasmettere messaggi chiari e semplici, facendo svolgere il ruolo di spettatore/mediatore verso il lettore ai protagonisti delle vicende. Degne di nota sono comunque le note che integrano i racconti, riguardanti la situazione politica anche prebellica e gli eventi anche più intimi di chi ha trascorso quei momenti.
Fortunatamente la maestria del disegno - notevoli gli occhi e ciò che riescono a trasmettere - compensano alcune ingenuità diegetiche presenti.

 3/7    L'estate della adolescenza (Hojo World 3) di Tsukasa Hojo
(Star Comics/Point Break) 206pp ca. b/n, £ 6.000, mensile, brossurato senso di lettura orientale
 

 




JoJo di Pierfilippo Dionisio

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Imperturbabili da anni e senza perdere la verve che accomuna tutti gli episodi, continuano le avventure dei portatori di stand che affondano le radici nelle già lontane - ma presenti nei ricordi degli appassionati lettori - generazioni precedenti.

Arrivati ormai alla 4ª serie - ma non mancherà una 5ª e pure una 6ª (a quanto si sente in giro) - Giorno Giovanna, detto JoJo anzi GioGio siccome è italiano! (figlio del temibile Dio Brando), ed il suo gruppo proseguono il viaggio che li porterà ad attraversare gran parte d'Italia in tutta la sua lunghezza per portare al sicuro la figlia del boss di una organizzazione criminale denominata Passione. Portare a termine la missione significa avanzare di grado e poter così prendere in mano le redini dell'attività losca e, contrariamente a quanto potrebbe sembrare, cercare di diminuire i danni dello spaccio di droga verso i giovani e gli innocenti.

In questo numero termina lo scontro iniziato precedentemente tra Mista ed il duo Pesci (stand Beach Boy) e Prosciutto (stand Greatful Dead), lotta sempre ai limiti dell'impossibile, sconvolgendo le leggi della fisica.

Incredibile è come si tenga sempre alto il tono narrativo delle avventure di Araki, capace di idee sempre nuove nell'inventare avversari da far fronteggiare ai nostri protagonisti. Tanta è inoltre la tensione che si crea tra le pagine del manga, grazie all'abilità nel disegno e all'uso di linee cinetiche che creano un dinamismo tale da suscitare palpitazioni in chi legge. Ottimo è poi l'uso dei retini e la cura dei fondali.

Sicuramente un buon manga d'avventura che tiene fede al titolo di "bizzarro" di cui si fregia la copertina.

 5/7    Le bizzarre avventure di JoJo (Brivido sui binari) di Hirohiko Araki
(Star Comics/Action) 120pp ca. b/n, £ 3.500, mensile, brossurato senso di lettura orientale

 

 




Vagabond di Pierfilippo Dionisio

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Dopo avercelo fatto conoscere con Slam Dunk, la Planet Manga ha occasione di presentarci nuovamente Takehiko Inoue con questo nuovo lavoro che farà dimenticare i precedenti campi di basket. Stavolta la storia è ambientata nel Giappone del 1600, al tempo di samurai e sui campi di guerre di conquista. Dopo esser stati sconfitti in battaglia - ma non uccisi - i due protagonisti del primo numero, Takezo Shinmen e Matahachi Honiden, decidono di intrapendere un percorso che li porterà ad affrontare i rischi della vita, sfidando il destino.

In questo secondo numero i nostri si trovano a fronteggiare un clan di criminali che insidiano una donna e sua figlia. Durante tale scontro Matahachi matura la consapevolezza delle proprie capacità, acquista fiducia in sé e consuma una notte con Oko. Ma questo cambiamento lo allontanerà dall'amico Takezo - quasi tradendolo - e gli farà seguire una nuova strada, dimenticando i doveri verso la propria famiglia e la promessa sposa, Otsu, che lo attende a casa.
Takezo, invece, prosegue la sua lotta - forse contro se stesso o forse per se stesso - e dopo aver battuto la banda di Tsujikaze ritorna al paese natale per avvertire la madre e la fidanzata che Matahachi è vivo. Ma appena viene riconosciuto riceve un'amara sorpresa...

In questo manga dobbiamo abbandonare la spensieratezza che impregnava Slam Dunk e notare come Inoue riesca a mescolare saggiamente - in una sua lettura così personale - un ambiente così "aspro", rozzo e medioevale con la modernità dei protagonisti, soprattutto di Takezo. Infatti, mentre Matahachi si avvicina di più a quel tipo scanzonato che intraprende un viaggio formativo che lo cambierà, Takezo è uno spirito ribelle alla ricerca di un significato, una ragione di vita.

Il buon segno grafico e la costruzione delle tavole agevolano il lettore nella lettura del manga, focalizzandogli l'attenzione nei particolari che possono contraddistinguere i vari personaggi. Sfortunatamente l'accuratezza descrittiva narrativa rallenta talvolta il ritmo in certe sezioni, per poi riaccellarlo in altre. In ogni caso si presenta come un prodotto degno di esser acquistato, per chi apprezza il genere, il disegno e per chi vuol conoscere il destino di Takezo ed il perché dell'appellativo Vagabond.

 3/7    Vagabond n.2 di Takehiko Inoue
(Marvel/Planet Manga) 128pp ca. b/n, £ 5.500, mensile, brossurato, senso di lettura orientale

 

 




B't X di Pierfilippo Dionisio

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Arrivato al nono numero, gli scontri tra Teppei Takamiya a cavallo del suo B't X ed i guerrieri inviati dall'Impero Meccanico conservano ancora quel ritmo che farebbe invidia ad una mitragliatrice. Contemporaneamente alla corsa al centro del territorio nemico, nuovi "imprevisti" stanno maturando: l'infernale Raffaello - bestia biomeccanica nata dall'uso azzardato di ingegneria genetica - continua a crescere prodigiosamente inglobando qualsiasi forma di vita e già una sua porzione sta dando i primi problemi...

In questo numero prosegue la lotta con Meimu ed il suo B't Halloween e Teppei rischia seriamente la vita a seguito del temibile colpo denominato Daydream. Fortunatamente Hokuto interviene tra i due e scopre che le sue onde cerebrali e quelle di Meimu sono quasi identiche. Quasi inconsapevolmente si svolgerà un fraticidio, ma l'ultimo pensiero del morente Meimu sarà un perdono verso il fratello per un episopdio che fonda le sue radici nell'infanzia.

Masami Kurumada offre una saga cui purtroppo manca l'elemento di novità: i combattimenti sono ripetitivi, la struttura delgi episodi è molto simile e - cosa che più si fa notare - i personaggi sono in tutto e per tutti simili - vorremmo dire uguali - a quelli dell'opera che lo ha fatto conoscere al grande pubblico: I Cavalieri dello Zodiaco (in originale Saint Seiya). Ma la critica non si riferisce tanto all'aspetto grafico, bensì all'indole che li caratterizza: tutto sa di già visto! Eppure già altri autori avevano la caratteristica di riproporre in storie diversi gli stessi personaggi: l'esempio più lampante e famoso è Go Nagai che, nella saga di Mazinga, ripropone stessi caratteri. Caratteri, ma intesi nel senso più profondo, più teatrale.

E così la corsa di Teppei ricorda la scalata delle 12 case di Pegasus. La speranza è che la fine non replichi - anche questa - quella che abbiamo già avuto modo di leggere sul precedente prodotto. In ogni caso, lontano è il tono, il livello da "I Cavalieri dello Zodiaco", anche se il tratto grafico non muta sostanzialmente tra i due lavori.

Forse, nota ulteriore alla mancanza di "sorpresa" nel lettore è la programmazione televisiva del cartone animato ispirato a questa serie - e da cui non si discosta per nulla - già proposta e riproposta su una rete nazionale.

 2/7    B't X n.9 di Masami Kurumada
(Star Comics/Kappa Extra 21) 182pp b/n, £ 6.000, brossurato, momentaneamente interrotto, continua a gennaio 2001

 

 




Gilgamesh di Pierfilippo Dionisio

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Terminano le avventure di Gilgamesh ed il suo peregrinare per il mondo e per gli spazi infiniti. Dopo aver ottenuto il dono dell'immortalità, il nostro eroe ha intrapreso percorsi talvolta oscuri e pericolosi che partono dall'antica Sumeria fino ad un lontano futuro, senza data, senza una cognizione temporale e spaziale, ormai annullate dalla vita eterna ed indissolubile.

Nei suoi viaggi ha incontrato personaggi con un ruolo chiave nella Storia dell'Uomo, non solo nei secoli precedenti al periodo che ora viviamo, ma anche di quella landa ancora sconociuta costituita dal futuro. Così Gilgamesh abbandona la Madre Terra, ormai incapace di ospitare la vita, e parte per le stelle, con la speranza e l'unico obiettivo che lo sostiene a questa esistenza, di colonizzare un nuovo mondo dove portare il seme della Razza Umana. Ma l'ardore del suo cuore lo costringe a nuove imprese, rivolgendo ancora lo sguardo verso lo spazio cosmico, in cerca di qualcosa che possa soddisfare il suo animo, ormai prossimo ad una atarassia dettata da quel dono/punizione che è l'immortalità. Solo alla fine potrà accedere ad un ordine superiore di cose ed impegnarsi per un Bene più grande.

Con i testi di Robin Wood ed i disegni di Lucho Olivera è stata data nuova linfa al personaggio di Gilgamesh e alla sua Epopea. Probabilmente più interessante la prima parte della saga, in cui si aggira per luoghi e tempi che abbiamo studiato sui libri di storia, anche la restante non perde il tono narrativo che caratterizza l'opera.

Il segno grafico inoltre ci permette di allontanarci da quello stile ormai consueto del nostro continente e presenta tecniche che si fanno apprezzare per come scolpiscono, ad esempio, i volti dei protagonisti, come scheggiati, scolpiti nella roccia, dove un abile gioco di luce mette in risalto le pulsioni che li animano all'interno.

Arrivati alla conclusione teniamo a precisare che questa di "Gilgamesh" è la ristampa monografica. E riportiamo l'ultima frase che chiude e descrive appieno il protagonista e la dicotomia vita/morte: "E' la storia di chi invece di dare la vita per quanti amava, ha rinunciato per essi alla morte... sì, questo è stato Gilgamesh."

 4/7    Gilgamesh n.12 di Robin Wood e Lucho Olivera
(Eura Editoriale) 66pp b/n, £ 3.500, brossurato b&n, ultimo numero

nota: pubblicato in precedenza sui settimanali Eura, prima come serie e poi come inserto da raccogliere, la serie è stata successivamente ristampata a colori sulla collana Euracomix in 12 volumi cartonati (numeri 26, 35, 42, 51, 61, 68, 78, 85, 98, 104,110, 114)

 

 




Top1959 di Pierfilippo Dionisio

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Dopo Top1949, la Disney sforna Top1959, un albo molto voluminoso - più di 400 pagine! - che raccoglie in sé 3 numeri completi di Topolino, nel merito i numeri 222, 223 e 224, accomunati dall'anno di uscita - appunto - il 1959 e continuando "10 anni dopo" il lavoro del precedente numero: infatti il 1949 segna la data di inizio della pubblicazione del Topolino libretto (in Top1949 vengono ripresentati i primi 3 numeri dell'odierno settimanale, testata ammiraglia della Disney).

In questo numero abbiamo la possibilità di rileggere avventure che hanno segnato la storia di Topolino, scritte e disegnate da grandi autori del calibro di Romano Scarpa, Carl Barks, Guido Martina, Giulio Chierchini, Pier Lorenzo De Vita ed altri meno famosi.
Di notevole interesse sono le brevi storie di Barks, "Topolino e Bip Bip alle sorgenti mongole" di Scarpa e "Le straordinarie avventure di Paperino Girandola" di Martina e De Vita. Inoltre, essendo copie fedeli degli originali, sono presenti anche le rubriche di quei numeri, oltre a fumetti di riduzioni di corti animati e film disneyani.

Questo prodotto costituisce un progetto editoriale ambizioso, attraverso un lavoro di elaborazione e con un supporto critico adeguato a quel pubblico di collezionisti ma rivolto anche a quei lettori più giovani che, spinti dalla curiosità, vogliono conoscere il passato dei personaggi a fumetti che apprezzano ed anche quel passato più reale che trasfonde dalle pagine dei tre albi raccolti e ristampati. Molto accurate le note di Gori e Marconi, l'unica pecca è la mancanza della terza ed ultima parte di "Paperino Girandola", presente nel n.225, qui non presente.

 5/7    Top1959 - ristampe di Topolino n.222, n.223, n.224
- a cura di Epierre, apparati critici di Leonardo Gori e Massimo Marconi
(Walt Disney) 418pp a colori, £ 9.900, brossurato

 

 


 
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