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articolo di Luca Cerutti |
In un mercato privo di particolare entusiasmo come quello del fumetto italiano (diciamo: degli oggetti culturali in Italia), le giovani case editrici hanno, spesso, una sola opzione per sopravvivere: ovvero quella di giocarsi il tutto per tutto. Del resto, nel momento stesso in cui hanno stipulato il contratto con la tipografia e chiesto le autorizzazioni al Tribunale competente, hanno già azzardato ben oltre la prudenza.
Di questo genere Joji Manabe è uno dei più appassionati cantori nel campo del fumetto mondiale, avendovi dedicato quasi tutta la sua carriera (ricordiamo in particolare "Outlanders" e "Drakuun") con sporadici sconfinamenti in generi pseudostorici e meno sporadiche produzioni nel campo delle "doujinshi": parodie (spesso erotiche o direttamente pornografiche) di fumetti famosi. In questa produzione, però, "Rai" si presenta quasi subito come un caso peculiare, tanto per il "respiro" e la vastità dell'opera quanto per il rigore con cui viene affrontato il tema. I lettori delle precedenti opere di Manabe conosceranno senza dubbio la passione di questo autore tanto per l'alleggerimento comico delle situazioni, quanto, e soprattutto, per le BWBS (Beautiful Women with Broad Swords: Bellissime Ragazze con Spadoni): la protagonista indiscussa della "Manabe-Opera" era sempre una ragazza tanto bella quanto feroce in combattimento, a cui affiancare un numero variabile di sue degne compari/avversarie, un maschio sottomesso e imbranato con come unico pregio una sovrumana resistenza alle catastrofi, un alieno buffo ad uso intermezzo comico. Questi tratti caratteristici vengono drasticamente ridimensionati in quest'opera. Sono sempre presenti le donne forti e volitive, si intravedono spesso sullo sfondo buffi alieni, ma il proscenio è riservato ad un protagonista maschile di indubbia presenza: Ryuga Rai. Rissoso ex-contadino divenuto soldato, violento, arrogante, insofferente dell'autorità, ambizioso e determinato, il ragazzo è il compendio dell'uomo d'arme e di ventura. Manabe ci mostra gli inizi della sua carriera, i suoi primi atti di eroismo militare che lo portano ad attirare l'attenzione di Ikky Danjyo, spregiudicato signore feudale che, in una galassia molto simile al Giappone del "Bakufu" (l'era di disordini che seguì alla fine del potere imperiale in favore degli "Shogun", i signori della guerra) è riuscito a unificare la metà della galassia conosciuta come "Cielo del Nord". Gradito alla figlia del suo signore, Reika, Rai ha anche la fortuna di salvare la vita di quest'ultimo da un'incursione a sorpresa dell'esercito del "Cielo del Sud" guidato da DokuganRyu Masamune, una donna che ha assunto il controllo del regno militarmente più potente di quella zona in vece del fratello Toramaru, ancora minorenne. Grazie al suo ardimento, il ragazzo diviene comandante dell'avanguardia nella forza armata condotta dalla Shiten'O (i generali delle quattro direzioni, i capi supremi dell'esercito) Roha, l'unica altra donna del fumetto a ricoprire un ruolo attivo di primo piano.
Descrivere la trama di "Rai" è un'impresa ardua, infatti il soggetto si dipana come un trattato storico, con dichiarazioni di guerra, battaglie campali, improvvisi rovesci di fortuna, cambiamenti di alleanze, tradimenti e colpi di stato. E, mentre sullo sfondo i feudi galattici (Gojyo per il Cielo del Nord; Ren, Chi e il Regno dei Barbari per il Cielo del Sud) cambiano i loro rapporti di forza, seguiamo l'evolversi della fortuna del protagonista: prima soldato, poi comandante, quindi generale e, da ultimo, signore feudale di una zona commerciale lontana dalla prima linea, designato come futuro sposo dell'ultima discendente del vecchio impero Shimon a cui, tra l'altro, uccise il padre adottivo nella sua prima impresa eroica. Gli ultimi volumi pubblicati ci mostrano il momento in cui Rai comincia il suo percorso per aspirare al controllo della galassia anche grazie al sodalizio stretto con Daigakuya Shishin, figlio di ricchi commercianti e machiavellico stratega e politico.
Infine, una nota di merito, che concedo molto raramente, alla casa editrice che, per un prezzo contenuto, mette a disposizione del pubblico dei volumi confezionati con la cura che meritano.
Recensendo l'interessante "Kilyon" [cfr. articolo] prima assoluta della Disney/Buena Vista Italia nel campo della più blasonata Fantascienza "Di Frontiera", Vincenzo Oliva affermava, giustamente che è una scelta certamente coraggiosa pubblicare fantascienza in un periodo in cui le pubblicazioni di questo genere stanno perdendo terreno. Non resta che sperare che, con un tale e tanto doppio impatto, i lettori italiani riprendano il gusto degli spazi siderali.
Rai di Joji Manabe & Studio Katsudon (testi e disegni)
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