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Tutto comincia con il terrore dipinto negli occhi di un uomo: Nathan ascolta il suo istinto e si getta
a capofitto in un'avventura che lo vede straniero in una città avvolta nella morsa del gelo.
I misteri della mente
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Un Vietti in formissima torna ai testi di Nathan Never e lo fa con un'avventura dalle mille sfaccettature, dimostrando così di essere una delle colonne portanti della serie, sia in termini di presenze che di contenuti. Paradossalmente, il titolo dell'albo non ha nulla a che vedere con la trama vera e propria: serve semplicemente ad introdurre quella che alla fin fine sarà l'ambientazione della storia e cioè una città immersa in una neve dalle origini innaturali e invasa da creature tentacolate chiamate Scramble.
Il vero perno dell'azione, tuttavia, ruota attorno alla figura di una ragazzina in coma e così ancora una volta vengono affrontati temi di toccante attualità. Come nel numero precedente, anche qui troviamo i risvolti della violenza sui minori, nonostante i retroscena siano comunque ben diversi: mentre nel numero 140 la violenza veniva perpetrata nel degradato ambiente della moda, qui viene attaccato il focolare domestico, un luogo dove si spera che ogni bambino possa trascorrere un'infanzia felice e dove invece - molto spesso - si deve assistere a squallidi episodi di violenza.
Un altro tema scottante è quello del monopolio dei medicinali: Thomas Weiss dichiara apertamente che lo scopo delle sue azioni non è quello di arricchirsi, ma di distruggere il mercato monopolistico creato dalla società farmaceutica che fa capo alla Clinica Ethel. E' ovvio che un simile comportamento sia illegale, visto che egli si serve di criminalità organizzata per espletare i suoi intenti, senza rendersi conto che così facendo arricchisce una società che mantiene le sue fondamenta su traffici loschi, denaro riciclato, magari armi e chissà cos'altro. E purtroppo non è più l'epoca dei Robin Hood.
Una conferma i disegni del veterano Stefano Casini, pur con qualche limite. Limiti che vengono fuori il più delle volte nelle anatomie dei personaggi, deformati nelle linee che tratteggiano i corpi, le forme e i contorni. Eppure, in alcuni casi è proprio la linea a dare forza ai disegni, che dimostrano un grande impatto emotivo soprattutto nelle scene d'azione, dove esplode tutta la dinamicità del disegnatore. Un esempio per tutti, la scena della sparatoria all'interno del locale dove Nathan vede per la seconda volta Thomas Weiss. ![]() ![]() ![]()
Con la storia di questo mese si ha sempre più l'impressione che la testata di Nathan Never stia diventando (o voglia tornare ad essere) un pulpito per denunce sociali: abbattimento dei costi dei medicinali, violenza sui minori, poteri politici corrotti, perdita di poesia nella società odierna... questi i temi delle ultime storie della collana, per la maggior parte in mano ad autori differenti.
Questo non dovrebbe passare inosservato, e avvicina i lettori alla testata.
In particolar modo il tema di questo mese che ci fa pensare a
tanti genitori, adottivi e non, che molto spesso non si dimostrano
all'altezza e dovrebbero riflettere di più, pensare meno alle proprie necessità
e dedicare più tempo per stare con i figli, che rischiano di passare
in secondo piano rispetto ai propri egoistici interessi.
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