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" Il volto del lupo"


Pagine correlate:

Maori, leggende, visioni, un delitto brutale e un nuovo, intrigante, personaggio... un mix davvero coinvolgente!

Benvenuta, Asjia! O bentornata Legs?
recensione di Martina Galea



TESTI
Sog. e Sce. Alberto Ostini    

Con quest'albo, Alberto Ostini si conferma un soggettista, ma soprattutto uno sceneggiatore di ottimo livello all'interno della famiglia Bonelli. Ostini è di casa sia nella testata di Legs Weaver, per la quale ha realizzato uno degli albi migliori di sempre, Legs alle Olimpiadi, sia in quella di Nathan: suoi, ad esempio, Midnight blues e Chi è Solomon Darver?.

Qui, Ostini confeziona una storia ricca di riferimenti e numerosi livelli di lettura. Innanzitutto, un plauso per il lavoro di accurata documentazione che si cela dietro le descrizioni dei Maori: ogni dettaglio è preciso, e ha dei riferimenti esatti nella tradizione neozelandese. Ad esempio, i tatutaggi: presso i Maori è costume che le donne si tatuino vicino alle labbra e sul mento, e così avviene anche nell'albo per Asija e la signora Teekhave.

"Esistono delle pecche, ... però si tratta di minuzie, che si possono accantonare per godersi in pieno un'ottima storia."
   
Ma il meglio di sè Ostini lo dà nella realizzazione della sceneggiatura. I dialoghi sono sempre ad un livello eccezionalmente alto, senza cadute di stile o falsi moralismi. Le parole sontuose e criptiche delle visioni sono sempre bilanciate da pragmatismo ed essenzialità nelle battute più inerenti all'indagine. Gli scambi tra Nathan e Asjia rivelano una profonda sensibilità, e il tentativo di rappresentare un rapporto che vada oltre l'aspetto fisico, basato sul reciproco rispetto e sul dialogo.

Speculare alle ottime battute, troviamo la gestione delle vignette: Ostini alterna la classica suddivisione in 6 riquadri con altre tavole nelle quali troviamo una divisione più ariosa, per strisce orizzontali. Questo stile dinamico segue perfettamente il ritmo della storia, per cui in scene dai dialoghi serrati e dall'azione concitata troviamo vignette secche, che si succedono rapidamente, mentre nelle visioni, o nei momenti d'intimità, il tempo si dilata, e il disegno accompagna la riflessività delle parole.

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Una sequenza più statica...
di Mandanici (c) 2004 SBE

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...e una più dinamica
di Mandanici(c) 2004 SBE

Esistono delle pecche, certo, alcune imprecisioni nel corretto svolgersi della vicenda che lasciano un senso di incompletezza (vedi le incongruenze nell scheda), però si tratta di minuzie, che si possono accantonare per godersi in pieno un'ottima storia. Il soggetto, forse, pecca di banalità: ennesimo abuso di potere ai danni di una ragazza appartenente ad una minoranza, con squallidi risvolti sessuali. Dato che i mutati paiono estinti (vedi Tecnodroidi!), allora è necessario trovare un altro gruppo etnico, ed ecco quindi apparire i Maori, new entry dell'universo neveriano.

In realtà, i Maori sono solo un espediente, sarebbero stati adatti anche i Sioux o i Vichinghi, l'importante era caratterizzare questo gruppo con la giusta dose di rabbia e orgoglio da cui estrarre un nuovo, intrigante personaggio: Asjia.

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La notte di passione fra Nathan e Asjia
(c) 2004 SBE
   
 
Chi è Asjia? E' una donna forte, grintosa, atletica, fiera, arrabbiata quanto basta, con un passato difficile alle spalle, e un presente opprimente, saggia e riflessiva, ma altrettanto selvaggia e impulsiva. Asjia è una donna con cun Nathan instaura un rapporto paritario, che va oltre la notte di passione trascorsa. Tra i due nasce un dialogo profondo, un legame che li pone sullo stesso livello, senza distinzioni classiste. Da quando è finita la storia con Hadija (vedi Nemico pubblico), è la prima volta che Nathan si concede del tempo per se stesso e per una donna, lasciandosi coinvolgere profondamente. Nel complesso, quindi, Asjia appare come un personaggio importante, che potrebbe rappresentare un nuovo punto di svolta nel mondo di Nathan, e infatti Alfacom (a cura di Katia Albini), e anche il finale sospeso dell'albo, ci assicurano che la rivedremo, anche se non sarà tanto presto.

Ma...

...questo personaggio non ci ricorda qualcuno? Altrettanto grintoso e fiero? Altrettanto vicino a Nathan? A nostro avviso, Asjia è Legs, o meglio, la Legs dei primi albi di Nathan Never: la stessa rabbia, la stessa insofferenza verso il machismo, la stessa estrema fiducia in sè, lo stesso cinismo con una punta di dolcezza... Asjia è la vecchia Legs, e tutto ciò ci lascia pensare.

[possibili spoiler sul futuro della serie] Stefano Piani, attualmente lo sceneggiatore principale di Legs, in una recente discussione di lista nella Mailing List [email protected] ha affermato che il distacco della nostra dall'Agenzia è nell'aria.

Senza interpretare troppo le parole del buon Piani, mi limito a pensare che i cambiamenti previsti a breve (si spera) nell'universo di Nathan avranno ripercussioni anche sulla testata di Legs, per cui la prima Agente Alfa si allontanerà dall'Agenzia Alfa. Al lettore ipotizzare il futuro più adatto per Legs: un incarico nel SIM con Janet, un'agenzia privata con Jack Kahio, l'arruolamento nell'esercito, o chissà cosa.

Quel che importa è che se Legs abbandonasse l'Agenzia e vivesse la sua vita solamente nella sua testata, sganciandosi totalmente da Nathan Never, nella serie rimarrebbe vacante un ruolo femminile importante, di una certa caratura, che certo non potrebbero riempire Janine o May (sempre che anche May non segua il destino di Legs...).

"Asjia è Legs, o meglio, la Legs dei primi albi di Nathan Never..."
   
Quale che sia la strada di Legs, la sua eventuale mancanza darebbe notevole spazio ad Asjia, che potrebbe trasformarsi in fidanzata, o spalla, o migliore amica di Nathan, ricoprendo il ruolo che ormai più di 10 anni fa era toccato a Legs.

Ostini, quindi, pone l'ennesimo, minuscolo tassello nella preparazione dei Grandi Mutamenti (ormai possiamo mitizzarli con la lettera maiuscola! ;-) ), introducendo con classe un personaggio interessante, e costruendogli intorno una storia abbastanza equilibrata e dai toni quasi lirici.



DISEGNI
Patrizia Mandanici    

Patrizia Mandanici realizza un ottimo lavoro: la sua capacità di sintetizzare le espressioni con poche ombre e rughe è, come sempre, eccezionale. Ne sono prova, ad esempio, le due immagini proposte, dove riusciamo a cogliere cinismo e velato dolore grazie a pochi, accurati tratti (specie nel caso di Andy).

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Uno strafottente Andy
di Mandanici (c) 2004 SBE

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Nathan triste
di Mandanici(c) 2004 SBE

La sceneggiatura, poi, consente alla Mandanici di differenziare il tratto, spaziando dai toni cupi del terzo livello alle abbaglianti visioni desertiche. Anche le creature zoomorfe sono ricche di intensità, e contribuiscono ad aumentare ancora di più la drammaticità delle scene. Inoltre, piace molto la scelta di sfalsare sempre le vignette, creando dinamismo, attraverso una sorta di linea spezzata che attraversa la pagina e sembra guidare l'occhio.



GLOBALE
 

La copertina non propone nessuna scena esatta della storia, però introduce gli elementi chiave della vicenda. Magari poteva essere più appropriata la figura di Asjia, invece di quella di Kebi.

Complessivamente, un albo di gradevolissima lettura, che diventa anche importante se, come immaginiamo, Asjia diventerà un personaggio fisso della serie.

Vedere anche scheda della storia.

 

 


 
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