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Sog. e
Sce. Claudia Salvatori
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Quando la giustizia non fa più giustizia, vi sono diverse soluzioni pacifiche: accettare con rabbia il verdetto, oppure contrastarlo, ma sempre nei limiti imposti dalla legge.
C'è però chi non segue questa linea e decide di operare in proprio, facendosi giustizia da solo. È quello che succede in questa storia, dove un poliziotto in pensione organizza
una banda, raccogliendo intorno a se coloro che hanno subito gravi torti dalla legge (tipo omicidi di familiari rimasti impuniti), li allena e li prepara a compiere vendette.
Vendette altrui, però: la vendetta di ognuno viene affidata ad un altro, in modo che la persona più vicina ad essere eventualmente sospettata abbia un alibi.
Il capo, a suo tempo oggetto di una ingiustizia, sfrutta ovviamente il senso di disperazione e di impotenza dei suoi fidi. La storia poggia proprio su questo senso di frustrazione
e di ingiustizia, oltre sul desiderio latente di vendetta che è proprio della natura umana, più o meno accentuato a seconda dell'indole della persona e della gravità del danno subito.
La Salvatori è riuscita ad imbastire una buona storia, bene sceneggiata con continui rimandi presente-passato e presente-presente (Nick che racconta a O'Donnell
la storia di Charlie, che a sua volta la racconta in continuity ad una terza persona).
  

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Federico Antinori
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I disegni di Antinori offrono sicurezza: nel movimento, nei particolari, nelle ambientazioni. Anche questa volta il risultato è ben centrato: con il suo tratto riesce a mostrarci
l'impassibilità di O'Donnell, costretto ad un tipo di comportamento con i suoi ex colleghi, mentre sta pensando alla sua nuova attività.
Riesce a mostrarci la pazzia che ha pervaso Charlie, trasformato in mitomane dopo che la sua ragazza è stata uccisa. E ci mostra i diversi stati d'animo, uno sicuro di se, l'altro svuotato,
di alcuni giustizieri. Il tutto condito dalle atmosfere notturne che, ormai l'abbiamo appurato, gli sono ben congegnali.
  
È una storia che ha ritmo, dove la sceneggiatrice ci distribuisce con dovizia i particolari, per capire chi è il misterioso capo,
sino alla scoperta finale. Bella storia, bei disegni, bella copertina.
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