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dell'introspettiva criminologa Julia era
auspicabile che Nick Raider si caratterizzasse maggiormente come
serie dedicata al poliziesco hard boiled. "Incidente letale"
fa centro in questa direzione. Già nelle prime dieci tavole otto sono un ben
orchestrato mix di presentazione dei personaggi e di inseguimento a tutto
gas. Alle pag. 21 e 22 Alex viene poi brevemente rincorso per
l'ospedale da un poliziotto. Ed è significativo che Alex venga braccato da
Nick per ben 15 tavole proprio nella zona calda della storia, cioè le pagine
che vanno dalla 43 alla 57. Una corsa entusiasmante, quest'ultima, che si
viene a snodare tra vicoli e pattumiere, con balzi prodigiosi a evitare le
auto sfreccianti per la strada e a scavalcare basse staccionate come anche
alte e puntute cancellate. Una caccia alla volpe che sarebbe scivolata
facilmente nella stucchevolezza, se Piani non avesse in modo del tutto
appropriato deciso di spezzare il fiatone del lettore con due intermezzi
deliziosamente ironici e autoironici.
"Torna la grande azione, poco piombo ma sgommate e
derapate a volontà!"
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Nel primo siparietto Alex e Nick si infilano in rapida
successione all'interno di una casa dal retro, ne attraversano la cucina
uscendo dall'ingresso principale sotto gli sguardi attoniti di una quieta
famigliola in procinto di gustare una delicata zuppa. Il secondo, a pag. 52,
riguarda il solo Nick che inforcando una motocicletta esclama"Mondo ladro,
ma non finisce mai questo inseguimento!?", anticipando il lettore di quella
frazione di secondo necessaria e sufficiente a quietarlo in quei momenti
delicati che precedono l'esplosione dell'insofferenza. Una frase gustosa al
momento giusto, segno che lo sceneggiatore è ben conscio di ciò che sta
scrivendo e, contemporaneamente, che il personaggio inizia a sentire la
stanchezza della "scena". Non a caso Nick, due tavole dopo, finisce sotto
una macchina.
"L'autoironia, l'incidente, l'ospedale: Nick è un
personaggio molto umano..."
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L'incidente in cui l'agente Raider incappa fa di lui un personaggio vero,
fallibile e quindi umano. Si lascia sfuggire la preda e si fa pure male,
peggio di così!
Ma dire che quest'albo è solo un'avvincente storia d'azione sarebbe
riduttivo. Alex e Carmen, la sua bella ragazza, sono due
coprotagonisti ben tratteggiati, con un carattere definito e coerente,
ottimamente gestiti da Piani, al termine di tutti gli inseguimenti, per
portare avanti la porzione di detection contenuta nell'albo. Una indagine
forse troppo rapidamente sviluppata e risolta, ma armonicamente distribuita
nell'ultima trentina di pagine, tanto che Piani riesce a mostrarci anche
l'epilogo ultimo, senza tagli e senza costringersi a lunghissimi balloon
esplicativi, ma anzi riprendendo Nick e Marvin in una atmosfera rilassata e
giocosa. Un happy ending insolito ma tutt'altro che stucchevole.
  

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Mario Milano
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Ottimo esordio di Mario Milano sulle
pagine della serie dedicata al poliziotto newyorkese. Le tre caratteristiche
che colpiscono subito sono il dettaglio, la profondità e
l'espressività.
Il dettaglio: già la prima tavola ci colpisce. E' un campo lungo, ma
gli omini presenti sono perfettamente integrati nell'immagine, non sono
sproporzionati, nè "sovratratteggiati" ossia creati da una quantità
esagerata di segni. Ci sono anonimi passanti ma c'è anche il barbone nel
vicolo, che ci aiuta a inquadrare meglio la "qualità di vita" nel quartiere.
Quando lo sguardo scende alla vignetta sottostante possiamo notare che i
passanti e gli astanti sono esattamente quelli dell'immagine precedente.
Questo significa grande cura, grande capacità di gestire le sequenze al di
là delle indicazioni dello sceneggiatore.
Nella pagina successiva abbiamo subito una prova di grande gestione della
profondità e degli spazi. Ci riferiamo alla striscia centrale di pag.6,
dove vediamo, si badi: all'interno di una unica vignetta, tre ambienti.
Abbiamo la stanza sudicia in cui c'è Kaplan che guarda fuori dalla finestra;
c'è la finestra, che è una vignetta nella vignetta, e fa entrare
direttamente all'interno della stanza gli eventi della strada; e infine a
sinistra vediamo la porta aperta che dà su un'altro ambiente, la prossima
futura via di fuga. Se il disegnatore non possiede una perfetta conoscenza
delle regole della prospettiva vignette come questa rischiano di risultare
incomprensibili se non inguardabili. Altro esempio di dettagli e profondità
lo abbiamo nella prima striscia di pag.10, dove l'inseguimento
automobilistico affluisce in uno stradone che permette all'autore di
dimostrare la propria abilità con tratti di tutti gli spessori, dalle spesse
pennellate dell'auto in primo piano al sottile tratteggio dei palazzi in
fondo.
E poi l'impeccabile cinetica degli incidenti. Una tavola per tutte: pag. 13.
Si noti come le ammaccature dell'auto e gli specchietti che si staccano in
volo non siano affatto casuali ma trovino tutti riscontro in un evento
presente nella vignetta precedente.

l'incidente letale che da il via alla vicenda
(c) 2000 SBE
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Infine l'espressività dei personaggi. Dal ghigno del killer, al
terrore dipinto sul volto di Carmen a pag. 71, a tutta la gamma di emozioni
di Nick (severità, sofferenza, divertita serenità), fino alle variopinte
smorfie dello sfortunato Alex (pag. 20, 21, 31, 32, 37,50, 53), ma tutti i
personaggi, in verità, recitano in modo più che convincente.
Unico neo dell'albo di Milano è la somiglianza di alcuni volti: quelli di
Nick e di Mac, l'amico di Alex; quelli di Carmen e dell'infermiera di pag.
20; quelli del killer e di Davis, gestore dell'autorimessa.
  
La copertina forse non è immensamente
spettacolare, ma ritrae esattamente una scena dell'albo, e questa è a nostro
avviso sempre una componente positiva. Il titolo è sufficientemente
evocativo, visto che è proprio l'incidente iniziale a dare il là a tutta la
vicenda, pur non risultando esso stesso "direttamente" mortale.
Quest'avventura ci ha divertito parecchio, la tensione e i momenti di lieve
ilarità si alternano gradevolmente favorendo il lievitare del voto globale,
e se provate la lettura tenendo in sottofondo "Sabotage" dei
Beastie Boys vi sembrerà di essere lì a correre con Nick e Alex! ;-)
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