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Primo Piano
Quando Nick deve lavorare in coppia con qualcuno di nuovo, la cosa di solito non va a genio: gli basta però poco per cambiare idea, anzia uno sguardo. Così come successe nel primo incontro con Brenda Stacy, così succede nel primo incontro con Nadia Glasky. Già il modo con cui si rivolge a Nick (chiamandolo Nicholas) e la sua presentazione (...colonnello Nadia Glasky, della milizia del popolo di Mosca...), ci presentano una donna inquadrata, formale, rispettosa delle convenzioni. Superato però il momento di presentazione, si rivela una persona alla mano, dotata di un cervello fino, cui madre natura ha anche dato qualche vantaggio dal lato fisico. Non ci viene detto nulla del suo passato, ma sappiamo che a Mosca vive tranquillamente, come può vivere un poliziotto con il suo stipendio. Per questo porterà Nick in una piccola taverna, dove però fanno ... pizza!:-)
È una persona che conosce bene il suo lavoro, sa quando è il caso, soprattutto nel suo paese, di presentare qualcuno amplificandone il ruolo (Nick diventa ispettore capo, quando giunge in albergo a Mosca), maneggia bene le armi, sa pilotare un elicottero, con qualche umana debolezza, relativamente al suo essere tutto di un pezzo. È lei infatti a proporre a Nicholas di passare la notte insieme ed è lei a ricordagli la mattina successiva che non è successo nulla. Nella sua prima apparizione sembra in effetti essere una semplice sostituta di Marvin, ma non è così: lavora nell'ombra, sapendo bene che è a New York per cercare di arrivare a Sharko prima che lui arrivi a Gorbaciov, in visita all'O.N.U.. Bella figura, ben caratterizzata, così come ben resa graficamente in entrambe le apparizioni (nella seconda è un semplcie cameo. Peccato che nell'ultima avventura in cui lei è coprotagonista, non vengano rispettati alcuni aspetto sottolineati da Mignacco, il suo creatore: non si rivolge infatti più a Raider chiamandolo Nicholas, ma semplicemente Nick. Passi quando sono in presenza di Violet, ma non quando lei è assente.
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1991| A Spanish Harlem, in un hotel di bassa categoria, la polizia rinviene cinque cadaveri, tre dei quali indossano vestiti di fabbricazione sovietica. Sembra che il tutto debba passare alla C.I.A., ma così non è: il pandemonio è probabilmente un regolamento di conti in sospeso e l'omicida dei tre cittadini sovietici è un noto pregiudicato russo: Yuri Davidovic Sharko. Sulle sue tracce, causa l'influenza di Marvin, si mettono Nick ed il colonnello Nadia Glasky, della milizia del popolo di Mosca. L'individuo in questione infatti era a capo di una banda specializzata in rapine, estorsioni, contrabbando di icone e droga: probabili dissapori con il resto della banda, l'hanno costretto ad abbandonare Mosca e la Russia, per rifugiarsi negli Stati Uniti. La descrizione del passato di questo uomo non si lega però a ciò che sta combinando a New York: elimina il proprietario di un negozio di armi, prendendo tra l'altro un fucile con mirino telescopico, e si sbarazza di un gran numero di uomini di colore, tutti ben armati. Questi appartengono, come si scoprirà, alla Fratellanza nera, una sorta di mafia che raggruppa tutte le gang di colore. È probabile che sulle sue tracce quindi vi sia anche qualcun altro, oltre alla polizia russa. Poiché è previsto l'arrivo del presidente Gorbaciov a New York, per partecipare ad un'assemblea dell'O.N.U., a Nick comincia a venire il sospetto che la presenza del killer, ormai tale a tutti gli effetti, sia legata alla visita del leader russo. Cerca di capire qualcosa di più contattando anche il F.B.I., senza risultato, così come va in bianco contattando il Grande Fratello, dell'organizzazione di colore sopra nominata. La situazione è in un punto di stasi, ma quando viene rinvenuto il cadavere della moglie di un pilota di dirigibile, Nick si illumina: sarà quello il mezzo da cui Sharko cercherà di eliminare Gorbaciov. Saltando sul dirigibile da un elicottero, fa fallire il colpo al killer e, nel tentativo di difendersi, lo fa precipitare al suolo. Gorbaciov è salvo, tutto procede, e Nick può salutare Nadia, non prima però di averle detto che a lui ora è ben chiaro: Sharko non era un criminale comune, ma un killer assoldato da gruppi dell'opposizione, e Nadia, uan volta scoperto dal controspionaggio questo possibile attentato, aveva lo scopo di fermarlo. Per sicurezza il controspionaggio aveva poi assoldato anche altre organizzazioni, tra le quali la Fratellanza Nera. 1995| Guai a New York da quando Boris Yukovich, rifugiatosi negli States dalla Russia, ha deciso di mettersi in proprio, dopo avere accettato per qualche tempo l'appoggio di Louise Clementi, alla quale passava una percentuale dei suoi incassi derivanti ovviamente da traffici illeciti. Questa crisi di rapporti sfocia in una guerra russo-italiana a livello di cosche mafiose, che, oltre a coinvolgere ex personaggi della Stasi e del Kgb, interessa anche il tenente Art, ferito ad una spalla durante un regolamento di conti in un ristorante. A tirare le fila vi è Ira Levin, ebreo di origine russa, il quale fa da manager a Vladek, killer attualmente al servizio di Boris. Ma fa anche da manager a Plekanov, killer che Louise decide di assoldare per eliminare Boris, il quale ricontatta Levin per affidargli l'incarico di uccidere Louise da parte di Vladek! Il problema è che Plekanov e Valdek sono la stessa persona! La doppia identità fu un'idea di Levin proprio per creare un alone di mistero intorno alla figura di questi due killer. Poiché entrambi i boss offrono un milione di dollari per l'eliminazione dell'altro, bisogna fare le cose per bene: così Ira ottiene un anticipo di mezzo milione da Louise, introducendo di nascosto Vladek in casa sua. Questi la uccide, o almeno crede di farlo: in realtà assassina Lou Spattola, al soldo di donna Louise e ospite del suo letto per la notte. Le dimensioni di Lou, simili a quelle del suo capo, traggono in inganno Vladek, a cui comunque interessa recuperare la mazza da golf preferita dalla Clementi. Questo oggetto viene poi consegnato da Levin a Boris come prova del lavoro finito, per intascare così il milione. Ma anche i migliori sodalizi vanno in crisi: Vladek/Plekanov vuole ritirarsi, per vivere in pace con Sonia, figli di Ira, ma questi vuole continuare. Regolamento finale di conti, con morte di entrambi, con il contributo di Nick e Marvin, arrivati a loro attraverso indagine condotte con la collaborazione di Alfie, del colonnello Nadia Glaski e qualche foto. Tutto questo finisce comunque con il portare Boris dietro le sbarre, ancora una volta senza intaccare Louise Clementi. Una semplice comparsa nel caso in questione, dove a causa della presenza di un killer di origine russa, Nick chiede alcune conferme a Nadia, via fax. La richiesta di queste informazioni, utili a dipanare qualche dubbio, ci permette di conoscere l'indirizzo dove lavora il nostro colonnello, via Ruskaya 32. 1998| È finalmente il turno di Nick di andare a Mosca, come esperto di problemi legati alla mafia: ovviamente è la scusa ufficiale. In realtà accompagnerà Violet, sulle tracce di un collega, Lee Duvall, scomparso da qualche tempo, dopo essere appunto partito per lavoro per Mosca. Giunti a destinazione, Nick inizia a collaborare nelle indagini con il colonnello Nadia Glasky, mentre Violet si organizza con il corrispondente locale del suo giornale. Mentre il tempo passa ben poche sono le indicazioni utili che emergono: sembra in effetti che Lee sia giunto a Mosca, ama anziché alloggiare nel suo solito piccolo albergo, ha preso una stanza in uno diverso, più grande, cosa che non rientra nelle sue abitudini. Nessuna traccia di sigarette è presente tra le sue valigie, cosa strana per lui, accanito fumatore. Unico indizio: il suo passaporto con regolare timbro di entrata. Le strade che vengono seguite nella cerca sono quattro: quella di una modella, che Lee aveva intervistato in una occasione a New York, quella di una ragazza amica di una prostituta che il giornalista vedeva ogniqualvolta si trovava a Mosca, quella di un libraio specializzato in timbri falso e cose del genere, e quella di un uomo che ha visto due innamorati abbracciati, tra i quali probabilmente l'uomo era Lee. Alla fine della ricerca diversi sono i nodi che vengono al pettine: la ragazza scomparsa viene rinvenuta cadavere, il falsario arrestato, la modella pure, essendo coinvolta in qualcosa di losco, insieme ad un politico: i risultati della collaborazione della polizia newyorkese con quella di Mosca sono eccellenti, non c'è dubbio. Tutto questo senza però che del giornalista si rinvenga traccia. Nick e Violet tornano così a New York, dove il nostro, ora con le idee più chiare, si reca da Matt Manning, organizzatore di viaggi in Russia per ricchi, che doveva accompagnare il giornalista. Cosa non successa a causa di un suo infortunio: ma la rinuncia, come lui stesso confesserà, incalzato da Nick, con una perizia riportante le caratteristiche delle tracce di pelle rinvenuta sul cadavere della ragazza, è una farsa.
A causa di un litigio, Matt ha ucciso Lee prima della partenza, buttandone poi il cadavere in un camion diretto all'inceneritore posto vicino a casa propria, luogo del delitto. Poi è andato a Mosca facendo timbrare il passaporto
del giornalista e procurandosi un falso timbro sul proprio, ed infine, prima di rientrare, ha eliminato l'amica di Lee che, incontrata casualmente, ha scoperto che lui non era, pur truccato, il giornalista.
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