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Dopo la cresta gialla sigari, donne e humour. Wolinski succede a Zep a Angoulême
report di Camilla Patruno Quest’anno non é una bufala: Wolinski, il cui nome a papabile presidente circolava regolarmente da anni, é stato veramente eletto Gran Premio della città di Angoulême 2005. Uno dei primi autori di "Hara Kiri", ex redattore capo di Charlie Mensuel, disegnatore per giornali vari fra cui "Paris Match", a 70 anni Wolinski, dopo aver ricevuto la legione d’onore, vede infine la sua consacrazione ad Angoulême. La primissima, in quanto non era mai stato insignito di alcun premio, per nessuna categoria.
Nessuna polemica da parte del neoeletto: «...era normale che altri passassero prima, io sono solo un disegnatore per la stampa, e lo resto» rivendica pacatamente. L’Accademia é stata praticamente unanime: entusiasmo di Florence Cestac, Philippe Vuillemin, suo grande amico, Nikita Mandryka e Fred... solita indifferenza di Régis Loisel, che afferma «...non mi fa né caldo né freddo!». Zep, 38 anni, cede il posto. Contrariamente a Loisel, il papà di "Titeuf" é stato un presidente impegnato a fondo, disponibilissimo e propositore. E ora, cosa attendersi da Wolinski? Probabilmente un’esposizione dedicata a Albert Dubout, artista semisconosciuto che il neopresidente venera. Sicuramente humour. Mentre Wolinski si mette al lavoro per assumere il suo nuovo ruolo, l’editore di cui é una delle colonne portanti, Albin Michel, approfitta della nomina per anticipare l’uscita di "Una vita complicata" (attualmente a puntate su "L’Echo des Savanes").
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