ubcfumetti.com
Indice del SitoNovità !Cerca nel SitoScrivi a uBC
DatabaseSchede





  La lancia di fuoco
Codice: [110] 110pp
Rating:
scheda di Giorgio Loi

    Soggetto/Sceneggiatura:
    Gianluigi Bonelli
    Disegni/Copertina:
    Galep/Galep

    Serie regolare
    300 "Tex 300" - 110pp - 85.10
    (5k)

    Tex tre stelle
    ristampa del 89.02

    TuttoTex
    ristampa del 99.08


In due parole. .

Cinque malviventi rubano una lancia pietrificata (ritenuta sacra dai Comanche) dal museo indiano di Phoenix, uccidendo un guardiano, allo scopo di rivenderla a qualche collezionista. Ma la loro pista si incrocia con quella dei quattro pards i quali, dopo un lungo inseguimento, acciufferanno i banditi recuperando l'antico artefatto e impedendo quel che per i Comanche sarebbe stato un grave sacrilegio.


Note e citazioni

  • A differenza dei nn. 100 e 200, dai toni dichiaratamente epici, questa storia è decisamente minimalista, segno forse dell'invecchiamento di G.L. Bonelli che qui privilegia tempi lunghi e meditati al susseguirsi incalzante dell'azione degli albi "centenari" precedenti. L'avventura consta in pratica di un lungo inseguimento quattro-contro-cinque, senza inserimenti di altri personaggi, che si snoda linearmente fino alla scontata conclusione; l'azione "modula" leggermente solo nella sparatoria da pag. 82 a pag. 100, in cui i banditi tentano di arrestare l'avanzata degli uomini di legge, ovviamente senza successo (d'altronde i banditi, nonostante l'assassinio del guardiano che avviene quasi casualmente, non mostrano mai di essere veramente pericolosi). E' inevitabile accorgersi delle differenze marcate con le altre avventure. In 110 pagine c'è solo un morto (si pensi alle carneficine del n.100 e del n.200) e occorrono ben 19 pagine per sviluppare una banale sparatoria senza mordente, quando in Supertex nello stesso spazio succedevano molte più cose.
  • Per la prima volta sono inserite variazioni grafiche alla rigida griglia bonelliana; poca cosa per chi è abituato ai manga o alle pubblicazioni supereroistiche Usa, ma un'autentica rivoluzione per un disegnatore tradizionale come Galleppini. Le vignette spesso rompono la forma tradizionalmente rettangolare, talvolta le figure tendono a irrompere nella vignetta adiacente (come l'ala dell'avvoltoio a pag.61 o il muso del cavallo di Carson a pag.84, per esempio) e, addirittura, in qualche caso diventano circolari: incredibile! :-)
  • In terza di copertina è riprodotta una cartina dell'Arizona che permette di seguire con più chiarezza le vicende della storia, com'è tipico degli "inseguimenti" di G.L. Bonelli che si snodano in numerose locazioni. Una bella idea che non è stata più ripresa.
  • A meno che la memoria non mi tradisca, è la prima e unica volta che uno stregone viene chiamato "medicine-man", a pag.104-105. Che sia indizio dell'intervento di una mano diversa? Dopotutto il finale dà nettamente l'impressione di essere "tirato via".
Incongruenze
  • Dopo lo scontro a fuoco nella foresta pietrificata i quattro pards abbandonano le tracce dei banditi per scortare il prigioniero a Manuelito e da lì prendono il treno (sic) sicuri di precedere le loro prede. Ma come fanno a essere così sicuri? Noi sappiamo che i banditi non punteranno sulla ferrovia perché lo ritengono troppo rischioso, ma come può Tex esserne così certo da interrompere l'inseguimento, sicuro di arrivare comunque alla meta prima di essi? Non avrebbe avuto più senso dividersi, con Kit e Tiger che portano il bandito dallo sceriffo mentre Tex e Carson proseguono la caccia senza far raffreddare la pista? Penso che quest'ultima soluzione sarebbe stata più in sintonia con lo stile istintivo e ruspante di G.L. Bonelli. Invece la presunzione che Tex ostenta nel capire le mosse dei suoi avversari con precisione millimetrica sembra più tipica dello stile "a tavolino" di Claudio Nizzi.
  • Il rapporto fraterno fra Paulito e Quemas è veramente ai limiti del ridicolo. Paulito punta sul villaggio di Quemas convinto di trovare appoggio e complicità, e invece questi non esita un istante a consegnare il fratello a Tex. D'accordo che Tex è un pezzo grosso fra gli indiani e Paulito aveva commesso un sacrilegio, ma se Quemas è un tipo con un senso della giustizia così sviluppato, possibile che Paulito non lo sospettasse minimamente? Che fratelli sono?
La frase
  • Tex (a Carson):
    "Mmm... qualcuno ha aperto un ristorante per avvoltoi"

Personaggi

Tex Carson Kit Willer Tiger Jack Terry White bandito Sam Blender bandito Juan bandito Rocky bandito Paulito bandito, fratello di Quemas Indiano Hopi [+], guardiano del museo di Phoenix Joshua gestore del trading post di Oraibi Hayazi aiutante di Joshua Tom Claypool sceriffo di Phoenix Sceriffo di Manuelito Tome capo del pueblo di Taos Quemas stregone del pueblo di Taos, fratello di Paulito

Locations

Trading post di Oraibi, Arizona Phoenix, Arizona Cantina di Paulito sulla strada per forte McDowell Museo indiano di Phoenix Miniera abbandonata di Dunaway Sedona, albergo di Phoenix Sierra Ancha Foresta pietrificata Manuelito Ojo Caliente Pueblo di Taos

Elementi

Lancia sacra Miti indiani Caccia all'uomo
 

 


 
(c) 1996 uBC all right reserved worldwide
Top
http://www.ubcfumetti.com §