Soggetto/Sceneggiatura:
Giancarlo Berardi
Disegni/Copertina:
Ivo Milazzo
un Uomo un'Avventura
n.27 "L'uomo delle Filippine" - 48pp - 80.04
Editori del Grifo
"L'uomo delle Filippine" - 48pp
I grandi del Fumetto
"L'uomo delle Filippine" - 48pp
  
In due parole. .
Dopo la guerra con la Spagna, gli Stati Uniti sono entrati in possesso delle Filippine. La guerriglia locale, già attiva con gli spagnoli, riprende quindi le armi contro l'esercito americano. In mezzo ad una lotta feroce e implacabile, un Colonnello tenta la strada della trattativa. L'arrivo di Stapleton al campo militare, coincide con la possibilità di concretizzare questa strada con una tribù ribelle. Ma durante questo tentativo i ribelli colpiscono duramente il campo militare uccidendo il colonnello. Si scatena così la ferocia del Tenente Arnold, che dopo tre anni di permanenza non ha scrupoli a ordinare la tortura e l'impiccagione dei capi del villaggio senza ombra di prova.
  
Note e citazioni
- L'avventura si svolge nel 1902.
- La copertina non è presa dal fumetto, ed è inedita.
- Sul Glamour book dedicato a "Berardi & Milazzo" nel 1985 dall'omonima casa editrice, si trova una versione inedita di un altro studio di copertina, mai utilizzato.
- Impeccabile come sempre la sceneggiatura di Berardi a cui si unisce un grande Milazzo, aiutato dal colore. Vengono messe bene in evidenza le atrocità della guerra, anche se viene un pò a mancare il confronto prolungato tra Stapleton e il Tenente (più approfondimento viene dedicato al colonnello che sarà poi ucciso dai ribelli).
- A pag.13 un soldato pronuncia "entra nell'esercito e conoscerai il mondo", tipica frase dei legionari di Asterix.
- In apertura e in chiusura, Berardi ci narra con un racconto scritto (senza disegni) l'inizio e la fine della vicenda.
- Alla fine, in due tavole Berardi cambia scenario e ci suggerisce inquietanti similitudini con la vicenda di Mylai nel Vietnam. Le guerre passano ma si ripetono sempre le stesse atrocità. Geniale il Tenente imputato, che legge "The man from Philippines" poco prima di entrare alla corte marziale. E il legame con le ultime parole del racconto, che narrano della condanna e del (passato sotto silenzio) imboscamento in realtà dei colpevoli della vicenda nelle Filippine, con pene ridicolmente decurtate.
Incongruenze
- Nell'introduzione alla fine Giancarlo Berardi si lascia andare ad un interessante paragone tra le Filippine e il Vietnam. Molto più personale e senz'altro dettata dal momento storico la frase di Berardi sui soldati filippini mandati in Vietnam durante la guerra degli anni 60-70, "discendenti di coloro che morirono per la libertà impegnati a toglierla agli altri". Bella frase, ma storicamente quantomeno inopportuna. La cosa richiederebbe una lunga trattazione che esula dall'argomento. Mi basti segnalare che per quanto ci sia del vero nella frase di Berardi, c'è molto di più di taciuto e inespresso. C'è una forzatura che prende la Storia e la vede da un solo lato, affatto rappresentativa della solita attenzione di Berardi ai dettagli. Questa segnalazione nulla toglie al valore della bella introduzione e dell'interessante confronto.
La frase

Dopo l'agguato di Milazzo (c) SBE
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4°di copertina di albi Bonelli (c) SBE
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NB: l'immagine sopra riportata fu pubblicata come 4°di copertina nei seguenti albi:
- Collana Cowboy 197 - 1980.04
- Ken Parker 28 - 1980.03
- Ken Parker 29 - 1980.05
- Mister No 59 - 1980.04
- Tex 234 - 1980.04
- Zagor Zenith 228 - 1980.04
  
Personaggi
Tenente Arnold 16°Fanteria
Tenente di vascello Jenkins trasporta Stapleton
Colonnello Harris [+] avvia trattative di pace
James Stapleton membro del comitato senatoriale d'inchiesta
Jolo [+] bambino filippino, in realtà un ribelle
"Datu Mandi" capo villaggio
Locations
Bagsak
Filippine
Samar
Elementi
juramentado ribelle suicida, votato alla morte pur di ragiungere il suo scopo
colonialismo
tortura
guerriglia
abuso di potere
trattative di pace
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