Martedí, 11 Ottobre 2005
L'opera, realizzata in collaborazione con Sergio Bonelli Editore, è composta da 40 action-figures tridimensionali in resina, alte fino a 17 cm, numerate e dipinte a mano, rappresentanti i principali personaggi delle avventure del Ranger e fedeli ai disegni degli autori fin nei minimi dettagli (avendo verificato la qualità delle prime quattro miniature, ne confermo l'eccellente cura realizzativa, ma altresì l'estrema fragilità: suggerisco infatti ai collezionisti di verificare con cura al momento dell'acquisto l'integrità dei piccoli dettagli come pistole, fucili, ecc...).
Ad ogni uscita un fascicolo, che oltre a descrivere il mondo di Tex attraverso i suoi personaggi, è arricchito da un inserto staccabile che raccoglie "Le più belle copertine di Tex scelte da Sergio Bonelli". In più, nella prima uscita, una vera e propria chicca per gli appassionati di Tex (non presente nella edizione test citata): un album che raccoglie i 40 disegni dai quali gli scultori sono partiti per realizzare i personaggi della collezione; ogni disegno è arricchito da una descrizione che caratterizza il personaggio e i riferimenti per risalire alla prima apparizione del personaggio nei fumetti.
Questo l'intero piano dell'opera in edicola a partire dall'8 settembre 2005 per 40 uscite quindicinali.
Giovedí, 25 Agosto 2005
(..) l'aspetto anticipatorio del personaggio è nell'amore di Tex per Lilyth che precede d'un paio d'anni quello, altrettanto sfortunato, di james Stewart per una pellerossa nell' "Amante indiana" di Delmer Daves (1950) il primo western in cui si contraddice il detto della frontiera "L'unico indiano buono è quello morto".
Giovedí, 11 Agosto 2005
Zagor l'ho scritto che avevo una trentina d'anni. Allora mi divertivo di più, avevo più tempo, la casa editrice era piccola, i lettori pochi. Zagor è un po' l'anti Tex, è più ironico e fiabesco. Mio padre (Gianluigi Bonelli) aveva un gran senso epico, era influenzato dal grande romanzo popolare ottocentesco, dai Dumas, dai Conrad, e aveva un grande rispetto per la tradizione del western. A me invece piace scherzare, così ho affiancato a Zagor una spalla comica, Cico. Mio padre ne era un po' infastidito. Quando doveva finire una storia di Zagor che io avevo iniziato, metteva subito Cico in prigione o all'ospedale per liberarsi di lui."
E ora è tornato a scrivere, dopo molti anni, per raccontare l'ultima storia di Mister No. "Eravamo arrivati a 130mila copie, ma ora sono solo 25mila. Anche l'amazzonia è cambiata (..)"
"Dylan Dog è stato un successo clamoroso. Eppure stranamente solo italiano. Chissà perchè. Certo l'autore (..) ha intercettato qualche umore profondo dei giovani italiani."
Nei fumetti Bonelli si gioca spesso con il misterioso, col paranormale. Quello che continua a mancare è forse l'erotismo. Perchè? "Personalmente sono un appassionato di pornografia, potrei rispondere a qualsiasi domanda su un film hard: attori, registi, scene clou. Eppure nei miei fumetti mi infastidiscono le scene di sesso. Controllo personalmente il lavoro dei disegnatori e censuro tutte le tette. Poi magari li chiamo e chiedo loro una tavola erotica solo per me. (..)"
Venerdí, 5 Agosto 2005
Modello Cowboy. Tex Willer, capo navajo, ranger del Texas. Un vero uomo, protagonista di un fumetto di grande successo. E accanito fumatore.mentre un estratto (con un colossale strafalcione riguardante Dylan Dog, segnalato addirittura tra i fumatori più accaniti dei fumetti) riporta
Anche i fumetti hanno un ruolo. Fuma Braccio di Ferro, fuma Tex Willer, fuma Dylan Dog. Sergio Bonelli, editore e padre artistico di molti eroi dei fumetti spiega: "Tex fuma perché è collocato nella seconda metà dell'800, quando non c'era consapevolezza dei rischi del fumo. Se dovessi creare un eroe contemporaneo non fumerebbe, perché non avrebbe bisogno di questo atteggiamento di identità o di emulazione".





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