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Lunedí, 12 Maggio 2008

  • weblog/?3857
    messaggio da P.Dionisio - 12/05/2008 09:40
    Articolo di Concita De Gregorio su Repubblica:
    E' in uscita la prima ricostruzione "a strisce" degli avvenimenti di Genova. Il testo riporta fedelmente il rapporto della Procura, ricostruzioni e interrogatori.
    (..)
    Ecco perché il racconto a fumetti della notte alla scuola Diaz è una calamita ipnotica da cui non puoi separarti fino all'ultimo quadro: non puoi chiudere, non puoi smettere perché chi sta vivendo quella storia in quel momento sei tu. Ecco perché, anche, è un'esperienza favolosa e terribile: entri in quella scuola quella notte, adesso e proprio tu, e però non ci sono supereroi né manga, non c'è il Giustiziere Nero sconfitto dalla Spada di luce. C'è la storia come è successa davvero, come la raccontano le pagine degli atti giudiziari, non ci può essere un dubbio è andata proprio così, sono i verbali: sei dentro la vita vera, non sei un avatar di second life, non è un gioco di guerra, è quel che è stato quel giorno e adesso eccolo qui, puoi vederlo, camminarci dentro.

    Sabato, 10 Maggio 2008

  • weblog/?3852
    messaggio da O.Tamburis - 10/05/2008 19:25
    E' di quest'oggi un lungo articolo pubblicato sia su Repubblica.it che nella sezione "spettacoli" dell'omonimo quotidiano, a cura di Silvia Bizio, in cui vengono fornite nuove succulente anticipazioni sul film incentrato sull'Indagatore dell’Incubo made in Bonelli. Secondo le dichiarazioni di Scott Rosenberg, presidente della Platinum Group (che ne acquistò nel 1997 i diritti televisivi, cinematografici e di merchandising oltre alla riproduzione dei fumetti), e Ashok Amritraj, amministratore delegato della Hyde Park:
    ...realizzare "Dylan Dog" è il raggiungimento di un sogno durato anni e perseguito da studi rivali come DreamWorks e Miramax. «Non vogliamo assolutamente scendere a compromessi nel modo di ritrarre Dylan Dog né avere a che fare con studios e gente che non conosce il fumetto come lo conosciamo noi» sostiene Rosenberg. «Mi piace perché è un film d' azione ma con un personaggio originale, mai visto prima sullo schermo e circondato da un mondo interessante che intrigherà senz' altro tutte le età. Dylan è un personaggio cool e all' avanguardia» aggiunge Amritraj. Nella storia del film, trasportata nella New York odierna dalla Londra in cui Sclavi aveva ambientato il racconto, Dylan Dog è costretto a tornare ad occuparsi delle indagini di cui è specialista dopo essere stato contattato da una donna che afferma di aver visto il padre brutalmente assassinato da una misteriosa creatura. Con la sua abilità, il revolver e armi paranormali, aiutato dal suo fedele braccio destro Groucho, Dylan sembra essere l' unico capace di riportare l' ordine sia sotto che sopra la superficie della terra...
    A queste si aggiungono altre dichiarazioni, da parte dell'attore Brandon Routh, chiamato ad interpretare il ruolo di Dylan Dog, e del regista Kevin Munroe, su come il film verrà impostato e sulla possibilità di eventuali seguiti. Come quindi in passato (basti vedere l'esempio di Constantine) ci si augura che lo spirito originale della creatura di Sclavi non venga "eccessivamente" stravolto dalla macchina di guerra hollywoodiana.

    Venerdí, 9 Maggio 2008

  • weblog/?3863
    messaggio da P.Dionisio - 09/05/2008 11:10
    Da oggi 9 maggio al cinema arriva Speed Racer (sito del film e scheda su IMDB), il film dei fratelli Wachowski tratto dalla serie animata giapponese Superauto Mach 5 (in orig. Mach Go! Go! Go!, 1967) di Tatsuo Yoshida, basato su un manga dello stesso autore.

    Giovedí, 8 Maggio 2008

  • messaggio da C.Di Clemente - 08/05/2008 19:45
    L'articolo del Sole24ore "Marvel, supereroi anche in Borsa" ripercorre la storia della casa editrice, dalle origini ai fasti, dal rischio bancarotta nella metà degli anni '90 sino ai successi degli ultimi anni al cinema ed a Wall Street. Un estratto, riguardante la "svolta" strategica della recentissima trasposizione in pellicola di Iron Man:
    Per Marvel, Iron Man ha rappresentato anche più del semplice botteghino. È stato un passo strategico senza precedenti, che la posiziona per rimanere protagonista assoluta: l'emancipazione dai grandi Studios hollywoodiani, sintomo di una rivendicata maturità e della volontà di estrarre sempre più guadagni dalle proprie creazioni. È stato, infatti, il primo film che ha finanziato direttamente, senza ricorrere ad accordi di licenza, come accaduto invece con la serie di Spider-Man portata sul grande schermo dalla Sony o con gli X-Men sfornati dalla Fox e che avevano scatenato dispute sulla spartizione delle entrate. Questa svolta è stata sottolineata dal presidente di Marvel Studios, casa cinematografica del gruppo: «È un'esperienza di trasformazione per la Marvel - ha detto Maisel -. È importante assumere il controllo del nostro destino e avere la capacità di programmare e realizzare i film». [...]
    Di fronte a simili risultati e programmi i veri supereroi, prima di quelli in carta o celluloide - o meglio ancora generati dai computer - sono così diventati i dirigenti Marvel, che in un decennio hanno riscattato la società dall'oblio e dalla bancarotta.

    Mercoledí, 7 Maggio 2008

  • weblog/?3841
    messaggio da C.Di Clemente - 07/05/2008 21:00
    Da Repubblica.it, un articolo dedicato ad una mostra very fashion al Metropolitan Museum di New York (sito dell'evento, in inglese), ispirata dai supereroi dei comics americani, in programma dal 7 maggio al primo settembre 2008. Un estratto:
    ... la mostra "Superheroes, fashion and fantasy" finanziata da Armani espone circa 60 modelli tra sue creazioni e opere di stilisti che hanno dedicato la loro fantasia al cinema come Pierre Cardin, Jean-Paul Gaultier, Thierry Mugler e John Galliano. Modelli scelti per fare emergere il supereroe come suprema metafora della moda, nella sua capacità di dare potere al corpo umano e trasformarlo. Le statue di Superman, Batman e Wonder Woman, scolpite come antichi monumenti dedicati alle divinità classiche, aprono la mostra al centro dell'atrio del Met. Segue una carrellata di personaggi fantastici con le rispettive creazioni, dall'abito indossato da Michelle Pfeiffer nei panni di Catwoman in Batman - Il ritorno (1992), quello dei tre Spider-man interpretati da Tobey Maguire, e ancora quello per Rebecca Romijn in X-Men: Conflitto finale (2006), fino ai recenti modelli realizzati e ispirati da Iron Man. E ancora, guardando al passato, la tuta col mantello rosso che vestiva Lynda Carter nel 1976 per Wonder Woman.

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