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  Le sette città di Cibola
Codice: [205] 262pp
Rating:
scheda di Marco Zucchi

    Soggetto/Sceneggiatura:
    Mauro Boselli
    Disegni/Copertina:
    Alesasndro Chiarolla / Gallieno Ferri
    Lettering:
    Omar Tuis

    SERIE REGOLARE
    n.355 "Conquistadores!" - 94pp - 95.02
    n.356 "Le sette città di Cibola" - 94pp - 95.03
    n.357 "Il segreto degli Anasazi" - 74pp - 95.04
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In due parole. .

Hopi e Navajo sono due popoli che si combattono, come in passato gli abitanti di Mu combatterono gli abitanti di Atlantide. Ma era in passato o in un futuro che adesso è diventato remoto? Perchè i due popoli possano vivere in pace bisognerà che accada una grande catastrofe? O l'impegno di Zagor sarà sufficiente? Tutto questo mentre un discendente dei Conquistadores spagnoli è alla ricerca delle mitiche Sette città di Cibola.


Note e citazioni

  • Avventura alla Martin Mystére per gli argomenti affrontati: lo scontro tra Atlantide e Mu, la presenza di automi (visti nella storia "Viaggio nel futuro"), il rinvenimento di una astronave in una grotta.

  • La storia ha un prologo nel 1540, quando i Conquistatore spagnoli erano alla ricerca delle Sette città di Cibola, l'ultima delle quali aveva i tetti ricoperti d'oro.
    Nel corso dell'avventura vengono attraversate tutte e sette queste città: La città del Cielo, posizionata in alto, raggiungibile salendo dei gradini a scomparsa, che funzionano come trappola; La città del Sole, caratterizzata da diamanti sparsi nel terreno, che finiscono per bruciare i malcapitati; La città che Trema, per arrivare nella quale si deve attraversare un ponte, che percorso erroneamente, si apre, ingoia il passante e nel richiudersi lo stritola; La città Nera, protetta da giganteschi automi, il cui punto debole, una volta messi in movimento, è nella testa; La città dell'Acqua, giacente in fondo ad un lago, che bisogna svuotare per raggiungere la successiva città, facendo attenzione alla velocità di movimento, in quanto il lago poi si riempie di nuovo; La città del vento, spazzata da raffiche di vento che scorticano i malcapitati; e per finire La grande città rossa del Sud, protetta da una nube tossica.

  • Nell'ultima città i sopravissuti alla ricerca hanno occasione di entrare in una astronave, dove apprendono che gli Anasazi sono i superstiti della lotta tra Atlantide e Mu; in particolare si tratta di abitanti di Mu salvati da Pahana, abitante di Atlantide, unico sopravissuto della sua gente allo scontro.
    Egli, definito fratello bianco degli Hopi, portò in salvo i nemici, provenienti da Tokpah, l'isola Nera, e da loro si originò la stirpe degli Hopi.

  • La storia è scritta da Mauro Boselli e ci parla degli Anasazi, argomento toccato anche da Claudio Nizzi nella storia scritta per Ticci per il Tex Gigante da lui disegnato; giustamente l'introduzione all'albo, riguardante appunto gli Anasazi fu affidata a Boselli stesso, che probabilmente stava scrivendo o aveva scritto da poco il soggetto di questa storia quando uscì il Texone in oggetto.

  • Diversi sono i riferimenti alle tradizioni degli Hopi: Pavati-va, la cerimonia della pioggia, e le feste di ringraziamento seguenti accadimenti positivi (il salvataggio del villaggio dai Tavasuh, predoni navajo), con le maschere tradizionali degli spiriti Hopi, Kachinas.

  • Gli Hopi, popolo dedito alla pastorizia, erano anche un popolo di grandi corridori: per inseguire Nakai, che ha rapito Masewi e la figlia (con lo scopo di recuperare le tavole sacre dei Navajo), Zagor e gli Hopi si mettono letteralmente a correre dietro ai rapitori, che ovviamente fuggono a cavallo.

  • Riferimenti ai Conquistadores spagnoli ed alle loro tradizioni: Santiagoo! era il grido di battaglia contro gli infedeli, da San Giacomo, loro protettore.

  • Riferimento anche a Tex; quando Masewi restituisce le tavole sacre dei Navajo infatti afferma: "Un grande capo bianco vi proteggerà dal male… noi Hopi vivremo accanto a voi".

  • Due sono i richiami a precedenti avventure di Zagor: il primo quando Zagor ricorda a Masewi che ha già conosciuto uno sciamano Hopi, Nuvola (nello Speciale 4); il secondo quando si trova a combattere l'automa, con il riferimento a Titan.

  • Diversi sono gli interventi di Michele Pepe sul volto di.Zagor, come ad esempio a pag.15, albo N.355, II vignetta, ed anche su quello di Nakai, pag. 80, albo N.356, IV vignetta.

Incongruenze
La frase
    "Non è merito mio, ma degli Spiriti... forse non lo sai, Zagor, ma tra gli Spiriti tu hai molti amici"
    Masewi risponde a Zagor, che lo ringrazia per averlo salvato, N.355, p.32.


Personaggi

Don Pedro de Tovar Hidalgo di Spagna, al servizio di Don Francisco De Coronado, nel 1540 Conquistadores Hopi, [+] attaccati dalle truppe di Don Pedro Marcos, frate accompagnatore Zagor Cico Masewi, sciamano Hopi Shumavi,figlia di Masewi Nakai, indiano Navajo Tavasuh, [+] predoni Navajo agli ordini di Nakai Sambra, Emiliano, [+] governatore dell'Arizona De Coronado, Don Diego, [+] discendente di Don Francisco Rudolf, [+] tedesco agli ordini di Sambra Guillermo, [+] messicano agli ordini di Sambra Automa, difensore della città Nera Tsil, [+] pastore Hopi Homika, [+] apprendista sciamano Hopi Satu, ex abitante di Mu la cui immagine appare in una registrazione Pahana, ex abitante di Atlantide la cui immagine appare in una registrazione ed il cui volto è straordinariamente somigliante a quello di Zagor

Locations

Awatobi, altopiano dell'Anitlope, 1540 Awatobi, altopiano dell'Anitlope, all'epoca delle avventure di Zagor valle della Morte villaggio Hopi Mesa del Diablo, zona d'ingresso alle sette città di Cibola le sette città di Cibola

Elementi

tavolette sacre dei Navajo Conquistadores spagnoli guerrieri Tavasuh scontro Hopi / Navajo Atlantide Mu le sette città di Cibola tradizioni Hopi
 

 


 
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