In due parole. .

Brendon è di nuovo a Erewhon, dal suo amico Mathias. L'improvvisa morte di quest'ultimo lo spinge a cercare un possibile assassino. Tra il deserto e la città fatiscente, si svolgono le indagini di Brendon. Indagini che lo portano a stretto contatto con Sarah, a causa della quale, un pazzo si è servito di uno strano scorpione e di una vecchia fiaba per perseguire il suo scopo.

Note e citazioni

• ritornano i nomadi del deserto ispirati dai sabbipodi di "Guerre Stellari".
• sempre da "Guerre Stellari", il saggio che vive nel deserto: Leon, ispirato graficamente dal vecchio maestro jedi (Alec Guinness) del film.
• la "spada che affiora dalla sabbia del deserto" ricorda la Spada nella Roccia della leggenda di Re Artù.
• interessante notare il nome dell'iguana di Leon: johnwayne, così come il nome del potere di Animah: lo Shining.
• Continua la tendenza a evidenziare nei testi ogni dettaglio. Ad esempio a pag.18, Brendon si guarda intorno con circospezione. Il suo sguardo acuto esamina ogni donna presente, e mentre il disegnatore ci mostra qualche vecchia babbiona, l'eroe cogita "mmm.. se Animah è davvero qualcosa di unico, non può essere nessuna di queste donne".

• Altra caratteristica della serie è quella di privilegiare l'atmosfera rispetto alla verosimiglianza. E così il dottore di una civiltà decaduta, può esaminare lo scorpione mutante, concludendo che non è velenoso e secerne una sostanza in grado di agire sulla ghiandola pineale.
• i nomadi del deserto non sono poi così incivili. Almeno, conoscono abbastanza la meccanica, da realizzare la trappola che si vede a pag.48. Quest'opera sembra abbastanza incoerente con l'immagine dei nomadi data sinora.