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Darkwood Monitor
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Darkwood Monitor - Quando è nata la tua passione per il cinema d'animazione?
DM - Come ti sei avvicinato al mondo del professionismo?
DM - Sempre in quel periodo
facesti la conoscenza di Francesco
Coniglio.
DM - A quando risale il progetto di una serie di cartoni animati
incentrata sulla figura dello Spirito con la Scure?
DM - Siamo arrivati alla fine degli anni Ottanta... VLR - Nel 1989, in collaborazione con io studio torinese "La Lanrerna Magica" (quello de "La freccia azzurra" e dell'imminente "La gabbianella e il gatto"), realizzai quattro episodi di Tiramolla, ma l'operazione di rilancio di questo celeberrimo personaggio del fumetto italiano venne condotta malissimo e, fatalmente, fini per naufragare. Nello sresso anno, mentre mi trovavo al festival di Ánnecy in Francia, venni a sapere che quelli della Amblin cercavano professionisti interessati a collaborare ad una produzione di Steven Spielberg: io lasciai al loro stand una videocassetta sulla quale avevo registrato (in modo molto caotico, per la verità) dei miei lavori e, con mia grande sorpresa, dopo qualche settimana fui contattato. Partii dunque per Londra, ove partecipai, come addetto agli effetti speciali, alla realizzazione del lungometraggio "Fievel sbarca in America", in cui appare anche un personaggio ispirato al sottoscritto, il simpatico Vito Mouse. Di lì a poco presi la decisione (che oggi, con il senno di poi, giudico sbagliata) di fare ritorno in Italia: cominciai subito a collaborare, contribuendo a tutta la sezione grafica, con la casa editrice Macchia Nera di Francesco Coniglio, al quale, nel 1993, sottoposi l'idea di realizzare quel volume su Cico e Trampy che i soci dello Zagor Club dovrebbero conoscere bene. Si trattò di un lavoro massacrante che mi sobbarcai in toto io: la Sergio Bonelli Editore mi fornì i numeri usciti fino ad allora di TuttoZagor e io dovetti ritoccare ed adattare, intervenendo direttamente sulle copie a mia disposizione della più recente ristampa dello Spirito con la Scure, decine e decine di tavole di Gallieno Ferri, che aveva anche l'ultima parola sul mio operato. Come se non bastasse, in quei giorni fui vittima di un terribile incidente auromobilistico che mi costrinse a lavorare con il braccio destro (quello con cui disegno) ingessato! Per l'occasione, Ferri realizzò una bella coperrina ad hoc e l'espertissimo Moreno Burattini supervisionò il tutto. Non ho difficolta a confessare che, in qualità di antico fan dello Spirito con la Scure, sono e sarò sempre assolutamenre orgoglioso di quel libro. |
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