Darkwood Monitor
Anno III, Annual
Aprile 2000
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Uno Zagor apocrifo
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di Giuseppe Pollicelli
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Assieme ad una nuova, corposa selezione di copertine
zagoriane realizzate in Francia, che fa seguito a quella
proposta su Darkwood Monitor n.6, nelle prossime pagine vi offriamo in anteprima assoluta alcune tavole
della storia "apocrifa" "Le sachem sans plume".
L'episodio, realizzato in Francia da mani anonime nel
1963, consta di 101 pagine ed è apparso sul quindicesimo
numero del trimestrale
Spécial Kiwi. L'aspetto più
curioso di questa avventura
(dalla trama invero piuttosto
insulsa) è che colui che l'ha
disegnata lo ha fitto ricalcando,
spesso e volentieri, disegni
di Aurelio Galleppini, il
cui inconfondibile tratto
sembra di riconoscere (al
posto, come sarebbe giusto
attendersi, di quello di
Gallieno Ferri) anche nel
volto del lo Spirito con la
Scure, che in effetti, come vi
potrete facilmente rendere
conto, somiglia alquanto al
Tex Willer di Galep.

Copertina di Spécial Kiwi n.15.
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Malgrado il suo livello qualitativo sia tutt'altro che eccelso, "Le sachem sans plume"
non può non costituire un
ducumento interessante per
tutti gli appassionati di
Zagor, tant'è vero che a noi
non dispiacerehhe pubblicarlo nella sua integrità, magari
in un albo speciale di formato bonelliano. Non poche,
tuttavia, sarebbero le difficoltà con cui lo "Zagor Club"
dovrebbe fare i conti qualora decidesse di intraprendere
una simile inizitiva: innanzi tutto, ammesso e non concesso che la Bonelli volesse dare il suo placet all'operazione, bisognerebbe tradurre e letterare in italiano l'episodio; dopodiché si dovrebbe procedere ad un suo restauro, consistente nel compattare con il computer le parti nere delle vignette (le fotocopie in nostro possesso
lasciano infatti alquanto a desiderare sotto questo
punto di vista), un lavoro che so essere massacrante per
averlo visto svolgere da Piero Alligo su alcuni "apocrifi"
argentini di Aquila della Notte pubblicati dallo
Scarabeo nel volume "CinquanTex"; infine, e siamo alla
questione più delicata, sarebbe necessario comprendere
quale sorte l'A.N.A.F.I. di Reggio Emilia (che per prima
è venuta a sapere dell'esistenza di "Le sachem sans plume"
e che, per questo motivo, ha
acquisito una sorta di diritto
di prelazione su di esso)
abbia in animo di riservare a
questo insolito "falso" fumettistico. Luciano Tamagnini,
coordinatore dell'A.N.A.F.I.
e nostro caro amico, ci assicura da almeno due anni che
prima o poi "Le sachem sans
plume" lo pubblicherà lui. Se
cio' dovesse realmente accadere, noi ne saremmo felicissimi; purtroppo non è molto chiaro quando (e se) tutto questo avverrà. Il sistema
migliore per riuscire ad avere una versione italiana dell'unico apocrifo zagoriano di cui si abbia notizia è dunque il seguente: scrivere a Tamagnini (il cui indirizzo è: Via Emilia Ospizio, 102 -
42100 Reggio Emilia) e garantirgli che, qualora decidesse di dare alle stampe "Le sachem sans plume", tutti i soci dello "Zagor Club" aderirebbero anche alla sua Associazione. A quel punto egli non potrebbe fare a meno di valutare concretamente la possibilità di aprire
il cassetto in cui - siamo pronti a scommetterci! - ancora oggi giace placidamente la copia fotostatica di "Le
sachem sans plume" in suo possesso.
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