Soggetto/Sceneggiatura:
Paola Barbato
Disegni/Copertina:
Corrado Roi / Angelo Stano
Lettering:
Diana Rocchi
SERIE REGOLARE
n.202 "Il settimo girone" - 94pp - 2003.07
 
  
In due parole. .
Dylan è imprigionato, con quattro sconosciuti, in una zona di Londra in progressivo disfacimento, dalla quale non riescono ad allontanarsi. Sono invisibili agli occhi delle persone del luogo, le quali ripetono continuamente le stesse azioni. Sono, forse, morti senza accorgersene? Oppure il serpente Samael, simbolo del ciclo continuo dei tempi, ha volto lo sguardo su Dylan, spezzando lo scorrere del tempo?
  
Note e citazioni
- Alcuni aspetti della storia (il limbo spazio-temporale in cui si trovano i protagonisti ed i cibi senza sapore) richiamano il racconto di Stephen King "I Langolieri", pubblicato nel romanzo "Quattro dopo mezzanotte", dal quale è stato tratto anche una miniserie televisiva.
- Alla categoria di figure iconografiche conosciute sulle pagine dell'indagatore dell'incubo si aggiungono le parche, vecchie sorelle che filano le vite degli individui. Le parche compaiono in "Insomnia", un altro libro di S.King, ma la citazione, come scriverà Paola Barbato in seguito sull'"Horror Club", non è voluta e deriva dall'amore dell'autrice per la mitologia.
- L'albo richiama, in parte, anche "Dieci Piccoli Indiani" di Agatha Christhie. Segnalazione di Vincenzo Oliva
- Non è la prima volta che Dylan si ritrova in un luogo circoscritto con degli sconosciuti (vedere, per esempio, Speciale 6 e n.122).
- Rarissimo caso di episodio in cui Groucho non compare mai.
- Il settimo girone dell'inferno (quello degli assassini) che dà il titolo all'albo non ha nulla a che fare, a differenza di quello che si crede per la maggior parte dell'albo, con quello che succede a Dylan e compagni.
- Dylan, al termine della storia, non ricorda nulla di quanto avvenuto.
- La scenografia dell'inferno nella copertina di Stano è ispirata al dipinto "I dannati" di Luca Signorelli.
- Alcune tavole dell'episodio sono state pubblicate in anteprima da uBC.
Incongruenze
- Per quale motivo, per scappare dal limbo, era necessaria la ricostruzione degli eventi possibili, se poi la leggenda del serpente Samael si rivela un depistaggio delle parche?
- Le parche tessitrici dei destini degli individui non si incastrano molto bene con le figure di Destino (vedere Speciale 10 oppure Speciale 16) e Morte (vedere n.10, n.125, n.139, n.158 e n.190) sin qui conosciuti nella serie.
La frase
- Dylan: "Mabel... Cosa ti ha fatta diventare così?"
Mabel: "In che mondo vivi, Dylan? Io non sono un'eccezione, non sono una rotella fuori posto in un ingranaggio perfetto... Le persone come me sono la maggioranza... A voler ben vedere, l'anormale sei tu."
Diagolo Dylan-Mabel, pag.53
  
Personaggi
Dylan
McGraff, Malcom [+] assassino del vicolo
Rodney [+] studente razzista
Mabel [+] cinica infermiera
Vecchia [+] del vicolo
Sean ragazzo preso di mira da Rodney
 Cloto, Lachesi e Atropo sorelle parche, tessitrici di destini
Locations
Londra
Vicolo dove si blocca il tempo
Casa del mago
Casa di Mabel
Oltremondo luogo dove sono le Parche
Elementi
Limbo spazio-temporale
Gruppo di persone isolate
Leggenda del serpente Samael/Uroboro simbolo del ciclo continuo dei tempi
Parche filatrici di destini
Leggende sul passaggio nell'aldilà
|