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  Il lungo addio
Codice: [83] 94pp
Rating:
scheda di Gianluigi Fiorillo

    Soggetto/Sceneggiatura:
    Mauro Marcheselli / Tiziano Sclavi
    Disegni/Copertina:
    Carlo Ambrosini / Angelo Stano

    SERIE REGOLARE
    n.74 "Il lungo addio" - 94pp - 92.11
    (5k)


In due parole. .

Una vecchia fiamma si reca da Dylan. Non vuole affidargli un caso: vuole solo essere accompagnata a casa. Per un lungo addio.


Note e citazioni

  • Dylan si riferisce alla storia con Marina come avvenuta "quasi vent'anni fa". Ed infatti durante il viaggio di ritorno a Moonlight l'autoradio del maggiolino trasmette la notizia dell'occupazione della citta di Huè, in Vietnam, da parte delle truppe USA: 24 marzo 1975, ovvero 17 anni prima del 1992, anno di pubblicazione dell'albo.
  • Sempre l'autoradio di Dylan, mentre il nostro la sintonizza, ci regala stralci di storiche canzoni: si riconoscono "Imagine" (J.Lennon), "Starway to heaven", "A whiter shade of pale", "Sound of silence" (Simon & Garfunkel).
  • A pag.63, terza vignetta, Dylan trova la sua (in futuro) mitica pistola.
  • Pag. 69: Dylan mette in fuga il primo "mostro".
Perché è un albo da ricordare
    Un Dylan Dog senza mostri, senza scene splatter, addirittura senza omicidi? Anzi, un albo degli anni '90 che racconta di una storia adolescenziale tra un ragazzo ed una ragazza, una storia come mill'altre? Impossibile, il sogno di un visionario. Per nostra fortuna a volte anche i visionari vengono assunti da una famosa casa di fumetti e possono così sollevarci con le loro ali da albartro e portarci in giro nella loro poesia. Sì, perché "Il lungo addio" di Mauro Marcheselli & Tiziano Sclavi è poesia pura.

    "Il lungo addio": anche Chandler avrebbe convenuto con noi che il titolo della sua opera doveva essere naturalmente prestato al capolavoro dei due autori bonelliani. Un lungo addio, un viaggio che chiunque si sia dovuto separare da qualcuno che gli fosse a cuore ha intrapreso almeno una volta nella propria vita. Che poi nell'occasione sia Dylan a compierlo, questo viaggio, è solo perché la testata, guarda un po', si chiama Dylan Dog.
    Le situazioni descritte, esperienza comune nella vita di tutti ma non per questo banali o meno personali, fanno entrare in risonanza i nostri ricordi. Le prime schermaglie tra adolescenti innamorati, i primi misteri svelati, le prime certezze che si sgretolano. Il tutto raccontato da Sclavi e Marcheselli con un tono leggero, non retorico, che permette di tenere la narrazione in bilico tra il possibile e l'improbabile in modo leggiadro.
    Inoltre la storia ogni tanto, sempre con garbo, strizza l'occhio ai lettori abituali di Dylan Dog, sorprendendoli ora presentando un Groucho serissimo, ora svelando qualche particolare della giovinezza dell'indagatore dell'incubo.

    E dietro quei "niente" così ricorrenti l'autore vela l'inspiegabile, il sentimento non manifestabile, usando una parola che a dispetto delle apparenze ha un carico di poderoso significato, volendo alludere a tutto ciò che non è esprimibile.

La frase
    -Dylan, senti...-
    -Sì?-
    -Niente...-

Personaggi

Groucho assistente di Dylan Dog Marina Kimball fiamma del Dylan adolescente figlio immaginario di Marina Robby marito di Marina

Locations

casa di Dylan Dog Craven Road 7, Londra Luna Park Moonlight

Elementi

passato di Dylan Dog
 

 


 
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