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Sog. e
Sce.Antonio Serra
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Torna Antonio Serra ai testi di Legs, e tornano le Dame Nere, in un albo tutto azione e movimento, "di quelli come piacciono a Legs" dove in pratica c'è da menar le mani e da ragionare poco. Un'avventura tutta divertimento, con tocchi di comicità pura e leggerezza.
Legs e May sono ancora alle prese con le Dame Nere, che stavolta , nella loro ricerca genetica, sono arrivate addirittura a cercare i resti del mitico serpente piumato della mitologia Maya.
E così tra un inseguimento e un altro, belle fanciulle e uomini "selvaggi" posti alla difesa di questi esseri sacri...
Legs e May si ritrovano in una antica piramide Maya ad inseguire una Dama Nera assai più pericolisa e decisa del solito... il tutto condito dalla solita ironia e comicità tipica Serriana.
Davvero irresistibile il colpo di scena finale quando la dama nera scopre le sue carte e confessa la sua visione del mondo...
Il soggetto non ha in sè particolari velleità, la storia è semplice e sceneggiata con efficacia, anche se qua e là si nota qualche incongruenza nel soggetto dovuta all'eccessiva "animosità" finale della storia.
Qualche dubbio sorge con la protagonista cattiva di turno, una dama nera ben caratterizzata, ma il cui personaggio poteva essere studiato meglio, soprattutto dal punto di vista caratteriale, per la prima volta forte e deciso e non solo succubo di Jahna.
Per di più scarsissima figura hanno fatto le due dame nere sue aiutanti ... una delle quali sparisce addirittura a metà azione ( ! ), ovvero personaggi solo di contorno e poco più.
Ma si nota ancora come questa storia faccia parte di quel filone serriano di "avventura pura" e demenzialità con scarso approfondimento... quindi... leggetela senza fare storie!! ;-)
  

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Francesca Palomba
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"Legs contro le Dame Nere"
(c) 1998 SBE
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Primo albo per Francesca Palomba, che dimostra di essere entrata subito in sintonia con lo stile di Legs e soprattutto con le sue "forme" :-P
Le tavole appaiono ben studiate e lavorate, con un corretto uso dei neri e delle inquadrature, anche se si nota una eccessiva insistenza sui primi piani e sulla figura intera delle protagoniste ed uno scarso uso delle panoramiche o di viste globali, che in definitiva rendono l'albo un po' ripetivivo dal punto di vista grafico.
Il tratto dell'autrice dimostra di essere già adeguatamente flessuoso e agile, anche se si nota qualche inesattezza e imprecisione nelle viste globali e più complesse. Altro difetto possiamo riscontrarlo nella caratterizzazione dei volti, poco approfondita e soprattutto poco caratterizzata.
Comunque il risultato finale si può dire più che sufficiente, considerato che la riduzione e la stampa delle tavole originali (viste alla mostra di Legs ad Expocartoon a Roma) non rende giustizia alla disegnatrice del lavoro fatto.
  
Un albo di piacevole lettura di avventura pura, da leggere senza farsi troppe domande (altrimenti perde tutta la sua immediatezza), disegnato discretamente da una Francesca Palomba in buona forma, ma che mostra ampie capacità di miglioramento. Il messaggio finale dell'albo ha certamente un nobile scopo, ma appare un po' fuori luogo dalla logica della storia. Interessante la copertina dell'Atzori, in netto miglioramento rispetto al passato.
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