Il Martin Mystère di Paolo Morales
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Le tematiche
Le singole storie di Paolo Morales non sono semplici da etichettare, poiché argomenti e generi si incrociano spesso tra loro. Per evitare di riportare un mero riassunto di trame piuttosto articolate, con il rischio di annoiare o di rovinare il piacere della lettura a chi non conoscesse le sue storie, si propone una opinabile e semplicistica suddivisione per tematiche, in cui un episodio specifico potrà essere pertanto richiamato più volte a seconda dellargomento in esame.1) Gli ignoti potenti
Quella degli "ignoti potenti" è stata la tematica di Morales più stimolante. Le varianti con cui è stata affrontata sono diverse. Una è la teoria del complotto, incentrata su organizzazioni segrete di potenti che tramano nellombra. Questi potenti che giocano col destino del mondo e delle sue genti non sono però membri di sette esoteriche, o residuati di antichi regimi dittatoriali, né i classici "scienziati pazzi" del cinema e della letteratura nei quali si imbatte solitamente il BVZM nelle storie degli altri autori. Questi potenti hanno scopi decisamente concreti: tutelare i propri interessi, ovviamente in modo illecito e al di fuori delle regole democratiche, che per il livello del loro potere sono un vincolo da aggirare, e facilmente aggirabile. Gli "oscuri manovratori", essenzialmente, sono i soldi. O, meglio, quel limitatissimo numero di persone che controllano i grandi flussi di denaro ed il potere economico in tutto il mondo. Sono quelli che i giornali definiscono spesso "gnomi della finanza", capaci di mettere in ginocchio intere economie solo per ricavare il massimo da una speculazione. Sono questi "invisibili" i veri padroni del mondo e a condizionare le nostre scelte. Sono loro a decidere delle vite di tutti noi e, di fatto, a decidere chi vive e come vive. Ma non lo fanno mai in maniere evidenti, dittatoriali, apertamente oppressive. Più restano fuori vista, meno i riflettori si puntano su di loro, più, proprio come gnomi, la loro ricchezza (economica e di potere) cresce. La critica che emerge verso lavidità del sistema capitalistico, del liberismo imperante e della globalizzazione è pacata, ma evidente. Il Detective dell'Impossibile è stato messo di fronte all'amara rivelazione che l'essere una persona idealista, positiva, onesta e "buona" non solo non serve a cambiare il mondo, ma favorisce il disegno di controllo degli "gnomi". Martin ne ha conosciuto qualcuno, e sotto mentite spoglie ha presenziato ad una sorta di "gruppo Bilderberg", i cui partecipanti sorseggiano aperitivi discutendo di scatenare nuove epidemie come rimedio alla sovrappopolazione del pianeta con la stessa naturalezza con cui la gente comune parlerebbe di come estirpare le erbacce dal giardino. L'orrore e l'impotenza viene sbattuta in faccia a Martin (e a tutti noi che lo leggiamo): ogni uomo sulla terra, tranquillamente, in silenzio e senza violenza apparente, è diventato una marionetta insignificante, comandata dai fili del consumismo o dalla necessità di preservare laccesso alle risorse del pianeta a un consorzio di holding o di nazioni, guidate da un ancestrale istinto di sopravvivenza (10, 26). E di questo, spesso, noi abitanti dei paesi sviluppati fingiamo di non accorgercene, perché ci fa comodo e ci permette di vivere in modo più confortevole.Giovanni, figura-simbolo di tutti gli Ignoti potenti
disegni di Paolo Morales e Davide De Cubellis, Martin Mystère Gigante n.10, pag.217
(c) 1982-2016 Sergio Bonelli Editore
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2) I poteri ignoti
Con il generico termine "poteri ignoti" si intendono le tematiche sviluppate da Morales intorno al filone "magico-fantastico", ma al cui centro della scena ci sono sempre uomini o donne, alle prese con le misteriose energie e forze del pianeta, se non con il mistero più grande, sé stessi. Un esempio sono le storie di persone dotate di straordinari poteri extrasensoriali (ESP), che tuttavia possono rappresentare anche una maledizione non richiesta e che, spesso, si accompagnano a legami familiari problematici, se non irrisolti (1, 2, 10 e 16). Il filone della magia esoterica è stato sviluppato con una certa ricorrenza, con tutto il suo bagaglio di incantesimi, esorcismi e talismani mediante i quali il "mago" o negromante di turno comunica con le forze naturali, celestiali o infernali e le persuade a obbedirgli, con modalità spesso violente. Di costoro ci viene mostrata anche l'estrema idiozia generata dalla supponenza che, pare inevitabilmente, si genera in chiunque creda di poter maneggiare impunemente certe forze. Le fonti di ispirazione sono da ricercare in varie fedi, culture e mitologie di tutto il mondo: dai seguaci della dea Kalì (8) alla magia nera della Macumba (12), dalla cabala e il misticismo della tradizione ebraica (24) ai Grandi Antichi, la razza di divinità malefiche del leggendario "Necronomicon" (16) e ad altre divinità dellantichità (28). Ci sono stati anche richiami alla dottrina tantrica indiana più estremista (30), al taoismo cinese (18) o al totemismo dei nativi americani (29). Non sono mancate trame piuttosto articolate, come lintreccio tra uomini, predatori e magia che porta ad una periodica sfida mortale tra capi clan, il cui superstite diventa un semidio (29), o la serie di impressionanti omicidi paranormali ai danni di persone potenti e moralmente corrotte, ad opera di una creatura sovrannaturale a metà tra uomo e demone (18). Molto sfruttato è stato il tema delladorazione del Male con la M maiuscola, quello fine a sé stesso, con conseguenti rituali sanguinari di fronte a schiere di adepti invasati. Gli scopi di queste cerimonie sono a volte generici, come cambiare il volto del pianeta inaugurando un vero e proprio "Regno del Male" (4) o portando morte e distruzione indiscriminata (12 e 24). Altre volte le finalità sono ben più "materiali", come lottenimento dellimmortalità (18).Un rituale esoterico
disegni di Luisa Zancanella, Martin Mystère n.218, pag.77
(c) 1982-2016 Sergio Bonelli Editore
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3) La fanta-archeologia
Le storie di Paolo Morales più vicine alla tradizione puramente fanta-archeologica originaria di Martin Mystère non sono molte. I temi dei continenti scomparsi e delle ipotesi extraterrestri sono stati indirettamente rivisitati in due avventure dello stesso filone narrativo (9 e 25), in cui Martin ha avuto a che fare con una civiltà di esseri in apparenza simili agli uomini ma appartenenti ad una razza più antica, dotati di straordinari poteri e di una tecnologia molto più avanzata della nostra. In seguito Martin è stato nella loro città di provenienza, nascosta da qualche parte sul nostro pianeta, per fronteggiare una grave minaccia. Dietro macchinari e tecnologie avanzatissime, tuttavia, riaffiorano sempre sia le più antiche aspirazioni del cuore umano, sia le sue più antiche ossessioni e terrori: nellintenso e significativo finale è infatti palesato un parallelismo con la tragedia greca di Euripide dedicata a Medea, figura complessa e ambivalente, che assassinò i propri figli. Unaltra storia puramente fanta-archeologica è stata lavventurosa esplorazione che ha portato a scoprire il segreto "impossibile" di un popolo di navigatori che avrebbe dato origine al mistero di alcune dettagliatissime cartine geografiche dellantichità (21): si tratta dellepisodio più atipico di Morales, sia nel tono della narrazione, più leggero e scanzonato, sia per il fatto che la storia è priva di nemici. Negli unici due episodi di ambientazione italiana, entrambi a Roma (la città di Morales), è invece la Storia ad avere, come da tradizione della serie, un ruolo di primo piano. Nello specifico, dagli archivi del Vaticano abbiamo visto riemergere il "Raggio della Morte", inventato nella finzione del racconto da Guglielmo Marconi per Mussolini (17), e la "fonte del futuro" di Nostradamus, che lo collega a un altro grande profeta della Storia, Giuseppe il patriarca (23). In altre storie il tema "fanta-archeologico" si è separato in due, "fantastico" e "archeologico", ciascuno dei quali ha assunto un carattere trasversale, diventando il punto di partenza per racconti che, a seconda dei casi, hanno preso altre direzioni o in cui la risoluzione del "mistero" è molto meno importante delle relazioni tra i personaggi o del manifestarsi di forze potentissime.La prima storia della serie scritta da Morales
copertina di Giancarlo Alessandrini, Martin Mystère n.187
(c) 1982-2016 Sergio Bonelli Editore

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