![]() ![]() |
||
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() | ![]() ![]() ![]() | |
![]() ![]() |
| ||||||||
![]() | pillole dal mondo del fumetto |
![]() |
Nathan Never
di Vincenzo Oliva
Alessandro Tesauro Editore ha pubblicato "Nathan Never" (volume unico £ 32.000). Curato da Alessandro Boni e Paolo Caporaletti, questo volume si presenta come una vera e propria "summa" di tutto quanto si riferisce al popolare personaggio bonelliano creato dal trio Medda, Serra e Vigna.
Il libro, che vede Antonio Serra nelle vesti di prefatore, è suddiviso in tre parti.
Nella prima vengono elencate tutte le avventure vissute dal personaggio nelle più varie pubblicazioni - e fino all'albo n.105 della serie regolare. La seconda parte propone una sintetica, essenziale schedatura delle avventure oltre ad una galleria (in piccolo formato) delle copertine. Chiude la terza parte, dove ci si occupa degli aspetti extrafumettistici del personaggio; dal merchandising ai giochi di ruolo alla critica su Nathan Never a Nathan Never in rete (dove ovviamente non poteva mancare uBC! :-) ) al collezionismo, ecc.
Per appassionati del personaggio.
|
![]() |
Il ritorno di Max Fridman
di Fabrizio Gallerani
"No Pasarán" è il titolo del nuovo episodio, dopo ben 15 anni di distanza dal capitolo precedente "La porta d'oriente", pubblicato sulla ormai storica Corto Maltese edita dalla Milano Libri. Un vero e proprio ritorno al rigore della classica avventura per Giardino, che dalla nascita del personaggio sulle pagine della mai dimenticata Orient Express, ha arricchito la sua personalità di inediti risvolti psicologici. L'Europa fra le due guerre è ancora lo scenario delle coinvolgenti avventure di Fridman, che stavolta si ritrova coinvolto nell sanguinosa guerra civile spagnola alla ricerca di un amico. L'edizione, conforme agli elevati standard dei cartonati Lizard è impeccabile (il prezzo un po' meno :-)): a quando le ristampe di questo livello anche dei due capitoli precedenti?
7/7
"No Pasarán" di Vittorio Giardino
|
![]() |
Nella terra dei sogni meravigliosi
di Fabrizio Gallerani
Le uniche edizioni precedenti di facile reperibilità nel nostro paese, erano infatti finora limitate ad una manciata di brossurati editi da Lo Vecchio, che non rendevano affatto giustizia alle minuziose e sorprendenti sunday pages di McCay, sempre in bilico fra sfrenata innovazione narrativa (da considerare che siamo veramente agli albori del linguaggio) e raffinata illustrazione liberty.
L'opera contiene tutto primo periodo di produzione (Little Nemo in Slumberland, 1905-1911) commissionato a McCay dall'Herald Tribune, e l'intero secondo periodo (In the Land of Wonderful Dreams, 1911-1914), pubblicato sulle pagine del rivale New York American, del gruppo Hearst che nel 1911 "scippa" McCay all'Herald. La diatriba legale fra i due gruppi editoriali avrebbe successivamente bloccato la produzione per alcuni anni, e McCay sarebbe riuscito a proseguire il suo personaggio, di nuovo sulle pagine dell'originario Herald Tribune, per una ultima trance, dal 1924 al 1927, che non è stata inclusa nel volume.
La lussuosa edizione è interamente a colori ed in lingua inglese (anche se l'apparato critico è ridotto ad una semplice introduzione) ed è pubblicata dall'editore tedesco Taschen, che, cosa alquanto apprezzabile e comune a tutte le sue prestigiose edizioni, la propone anche in Italia ad un prezzo estremamente contenuto, considerato formato, numero di pagine e l'eccellente qualità delle riproduzioni.
7/7
"Little Nemo 1905-1914" di Winsor McCay
|
![]() |
Blame!
di Paolo Ottolina
Se per voi il Nathan Never di oggi non è più abbastanza tetro e cyberpunk, allora date un'occhiata a Blame!, il manga di Tsutomu Nihei che ha inaugurato la nuova collana Manga 2000 (Planet Manga, ovvero Marvel Italia). Se per voi Nathan Never non è mai stato abbastanza tetro e cyberpunk, allora, a maggior ragione, date un'occhiata a Blame!.
L'umano Killy, una sorta di esploratore, attraversa silenzioso le migliaia di livelli sovrapposti di una sterminata città-universo situata "forse sulla Terra, forse nel futuro" (come recita la scritta in copertina). Killy cerca "la rete dei geni terminali" ovvero "uomini che hanno il sapere impresso sulla retina", si sbarazza degli avversari con una pistola dall'immenso potere esplosivo, si inietta una sostanza che gli dona forza e resistenza sovrumane. Nihei, ex-assistente di Tsutomu Takahashi (Jiraishin), sbizzarrisce la sua fantasia architettonica creando spazi improbabili ispirati alle visioni di Piranesi, annegando nella china un racconto ermetico come non mai, dominato da tavole silenziose abitate da uomini senza speranza e da blasfemi ibridi di carne e metallo, futuribili evoluzioni dell'immaginario di un Cronenberg o di uno Shinya Tsukamoto ("Tetsuo: The Iron Man" e "Tetsuo II: Body Hammer"). Peccato che, già dopo un centinaio di pagine, i dubbi si impossessino del lettore: dove finisce l'ermetismo e inizia la noia? Quanto la cripticità è un paravento per la mancanza di idee? E, infine: non è uno sterile sfoggio del proprio talento visivo (che all'autore non manca) illustrare nove pagine consecutive con il protagonista che cammina, in silenzio, attraverso i labirinti d'acciaio della "città" (vedi inizio del 2° volume)? Da provare per chi cerca un viaggio negli incubi più angoscianti post-metropolitani e per chi non ha paura di chiudere un albo dicendosi "non ci ho capito nulla". Da evitare per tutti gli altri, soprattutto per chi odia i fumetti in cui i personaggi sono indistinguibili l'uno dall'altro. Buona la cura editoriale, che presenta a un prezzo adeguato un prodotto pressoché identico al tankobon Kodansha, con tanto di sovracopertina. Peccato per l'inchiostro "delebile" (della serie: "lavarsi le mani dopo l'uso" ;-), e per alcune traduzioni non proprio impeccabili (tra cui il tipico false friend "silicon=silicone").
4/7
Blame!
|
![]() |
Gon
di Marco Migliori
La serie ha infatti diverse peculiarità che la rendono un manga del tutto originale. Per prima l'assenza di qualsivoglia nuvola. Niente parlato, ma non solo: neanche l'uso delle onomatopee, con gli effetti sonori tipici del fumetto (bang, ponk, ecc..). Se i letteristi sono quindi disoccupati con Gon, nemmeno lo studio della figura umana riveste una grande importanza. Già perchè i protagonisti sono solo animali, quasi sempre reali e solo in qualche occasione inventati. A cominciare dal protagonista: un piccolo dinosauro assolutamente indistruttibile, stronzo e egoista. Capace di divertirsi polverizzando il prossimo, ed uso a guidare grazie al suo carisma, alcuni seguaci nelle sue scorribande attraverso savane, deserti e foreste.
L'autore, Masashi Tanaka, ci delizia nei suoi volumi con un tratteggio ricco, ed una narrazione quasi da cartone animato. Le storie non sono mai lunghe, e l'ironia viene espressa in modo convincente, grazie alla geniale caratterizzazione del protagonista. Protagonista che sembra avere pochi scopi nella vita: viaggiare, rompere le scatole al prossimo e ingozzarsi a volontà. Il massiccio uso delle linee cinetiche, nonchè di espressioni dei musi animaleschi quasi umane, esprimendo terrore, paura o determinazione, rende la lettura di Gon veloce e appassionante. E i primi volumi sono stati una autentica rivelazione per il fumetto italiano.
In questo quinto volume, l'autore mantiene senz'altro le linee guida principali della serie, ma accentua alcune caratteristiche non del tutto positive. La più evidente è la lunghezza della storia. Storia che in questo caso prende l'intero volume, risultando alla fine troppo lunga e ripetitiva. Certo, le trovate non sono infinite, e spesso si ripetono anche nei volumi precedenti. Ma in questo volume tutto incentrato sul "viaggio al centro della terra", i protagonisti sempre uguali lo fanno pesare ancor più. E poi lo stesso Gon, che sembra limare alcuni lati del suo carattere egoista e fetente, che costituiva una fonte inesauribile di sorprese. A fronte di queste imperfezioni, registriamo invece il solito impeccabile disegno. Il b&n che Tanak gestisce ottimamente, ridona quel dinamismo e "sense of wonder" che paraddosalmente il colore sminuiva nell'albetto precedente. Non ci resta quindi che aspettare fiduciosi i prossimi volumi, sperando nel b&n.
5/7
Gon 5 di Masashi Tanaka su Storie di Kappa n.68
|
|