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| pillole dal mondo del fumetto |
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Radzel di Vincenzo Oliva L'idea di base ci è stata proposta più volte. Dal cinema, dal fumetto, da altro: un angelo decide di prendersi una vacanza dalla vita dorata del paradiso e scende sul nostro pianeta a provare delizie e dolori della condizione umana. Anche il fatto che l'angelo sia in realtà un'angela (e anche di fattezze estremamente gradevoli grazie alla matita di Garcia Seijas) non è elemento di estrema novità.
La penna di Mazzitelli tratteggia una storia che sotto l'apparenza frivola, da commedia brillante (e i disegni esteticamente "belli" di un Garcia Seijas in buona forma aiutano moltissimo a costruire questa apparenza) non rinuncia a mostrare le storture - piccole e meno piccole - della società, filtrate attraverso quello strumento perfettamente adatto alla bisogna che sono gli occhi innocenti e l'anima priva di malizia dell'angela Radzel.
Nel corso delle settimane Radzel incontrerà e conoscerà l'amore, il dolore, la delusione, il piacere, il sesso e altro; tutte le cose che condiscono, nel bene e nel male, la vita degli uomini e delle donne. Da principio tutte queste cose le scivolano addosso, non le comprende. Poi l'autore porta la sua creatura lungo il percorso della crescita e il mondo incomincia a perdere, ai suoi occhi, quell'aura di paese dei balocchi che aveva all'inizio. Radzel comincia a capire l'Uomo (e sul contrasto tra mondo reale e la percezione di questo da parte di Radzel, Mazzitelli aveva fondato più di una riuscita - e amara - gag). Sembra una discesa senza fine, inevitabile, sembra che la purezza sia fatalmente destinata a corrompersi nell'incontro con la vita vissuta, reale. Ma sarà davvero così? O non è piuttosto - come l'autore ci lascia capire nell'ultima tavola della serie - che la purezza, una volta aggiunta consapevolezza, esca arricchita dall'incontro con le brutture di questo mondo? Qua e là nell'opera affiora qualche moralismo di troppo, ma, sopra tutto, c'è sempre l'ironia di Mazzitelli - ora lieve ora ben più acida, ora decisamente più amara - a conferire corpo e dignità alla storia. Ernesto Garcia Seijas dona una sostanza molto terrena al personaggio di Radzel. Sin da subito l'angela ha ben poco di celeste e molto della pin up decisamente umana, e questo accentua notevolmente il contrasto tra il suo comportamento e quanto la sua personalità ancora disumana riesce a capire del mondo che la circonda. Nel resto dell'opera, Seijas conferma la sua eccellenza nel ritrarre le figure umane e dar loro vita ed espressività, plasticità e realismo. E conferma le sue doti di narratore per immagini, grazie a un tratto nitido ed efficace, al quale aggiunge l'innegabile "bellezza".
6/7
Radzel di Eduardo Mazzitelli e Ernesto Garcia Seijas
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