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| pillole dal mondo del fumetto |
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Sanctuary di Riccardo Panichi
Nel corso dell'opera ci siamo appassionati seguendo le vicende di Hojo e Asami, due giovani giapponesi che si spartiscono le luci e le ombre (il mondo politico e ciò che ci sta dietro, la yakuza), nel nome dello stesso, altissimo ideale: cambiare il Giappone dal suo interno, scuotere il paese dal torpore in cui è caduto dopo aver raggiunto il benessere. In quest'ultimo volume gli autori tirano le fila dell'intera storia, dispensando alcune sorprese e regalando un finale aperto di notevole intensità e intelligenza. Fumimura, come suo solito, tratteggia i personaggi in profondità, aiutato nel suo compito dallo stupefacente (anche se, alla lunga, forse un po' ripetitivo) tratto iperrealista di Ikegami, che riesce a trasmettere ai volti dei suoi protagonisti quella tensione emotiva che permea l'intera serie. Dovendo dare un giudizio sulla serie in toto, bisogna innanzitutto dare atto a Fumimura di una straordinaria capacità di sceneggiare: il ritmo si mantiene sempre infernale, gli eventi si susseguono rapidamente e concitatamente, corredati da una galleria di personaggi sempre interessanti. Notevoli sono la preparazione e il background degli autori, capaci di comprendere a fondo la situazione politico-finanziaria del Giappone e, in buona parte, del contesto internazionale in cui il paese del Sol Levante è inserito. Uno studio approfondito che si traduce in una "visione" utopica di un Giappone sempre al passo con i tempi, capace di risolvere buona parte delle contraddizioni che lo caratterizzano. Peccato solamente che, tra il nono e l'undicesimo volume, gli autori si prendano qualche licenza narrativa di troppo, uscendo palesemente da quei binari di realismo che avevano contraddistinto i primi capitoli della storia. Un paio di cadute di stile che tuttavia non incrinano il cristallino valore dell'opera, una testimonianza sofferta e, allo stesso tempo, un vero e proprio atto d'amore verso il Giappone.
6/7
Sanctuary n.12 (di 12) di Sho Fumimura e Ryoichi Ikegami
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