| Il primo volume di "Termite Bianca" proietta il lettore in una Terra futuribile, metà desertica e metà ricoperta dalle acque, nella quale una feroce guerra vede contrapposte due popolazioni, i Geosiani e i Nautili, diversi sotto ogni punto di vista e in perenne conflitto. A complicare le cose, una misteriosa malattia genetica che sta decimando i Nautili e che probabilmente colpirà anche i Geosiani, vista la comune origine delle due popolazioni. In mezzo ai due poli, Bianca, una donna dall'origine sconosciuta, il cui obiettivo è ancora tutto da scoprire. Questo, in poche parole, il preludio della saga, caratterizzata da una fantascienza dal retrogusto apocalittico e che risente di molte celebri influenze, dalla letteratura americana ai manga giapponesi. 
"Termite Bianca" è un progetto atipico: generalmente, infatti, accade che il successo di una serie a fumetti decreti il suo adattamento per il piccolo o grande schermo, sottoforma di serie animata o film. L'elenco sarebbe pressochè infinito, e riunisce titoli davvero variegati, dai manga orientali ai comics americani. Quel che accade, più di rado, invece, è che una serie nata per la televisione venga trasposta in fumetto, ovvero proprio ciò che accade a "Termite Bianca", concepita prima come lungometraggio per il cinema e solo successivamente convertita in cartaceo.
 
Il risultato risente parzialmente di questa genesi fuori dall'ordinario, in quanto il ritmo serrato della parte finale del volume appartiene maggiormente alla serialità di certi telefilm americani piuttosto che alla graduale evoluzione della vicenda, più adatta ad un cartonato d'impostazione francese. 
Non che ciò sia una pecca: semplicemente, la velocità con cui i protagonisti entrano in azione, risolvono il problema e tornano alla base (senza scendere in dettagli per non rovinare il gusto della lettura) è sembrata insolita, e forse ciò è dipeso proprio dall'origine televisiva e (forse) maggiormente dinamica della serie.
 
Tuttavia, una volta fatta l'abitudine alla rapidità della narrazione, il volume scivola con piacere e tensione all'interno del mondo immaginato da Marco Bianchini e Marco Santucci, ricostruendo delle dinamiche piuttosto semplici ma ben tratteggiate. Il dualismo manicheo terra-acqua dei due protagonisti, Rudbekius e Uther, si riflette nell'approccio alla vita (selvaggio-razionale), nel portamento (brutale-elegante), nel lessico, nel vestiario, in qualsiasi oggetto o pensiero, a marcare con insistenza la diversità tra Geosiani e Nautili.
 Diversità splendidamente sottolineate dai disegni e dai colori, che identificano immediatamente le caratteristiche del mondo di "Termite Bianca": ocra, marrone, giallo e rosso per la metà geosiana, azzurro, blu, verde per il lato nautile (a livello di colori), ma anche linee snelle ed eleganti per la città marina, a contraltare della pesantezza e del groviglio umano dei formicai terrestri.|  
  Il nautile Rudbekius
 disegni di Patrizio Evangelisti
 (c) 2005 Vittorio Pavesio Productions
 
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  Il geosiano Uther
 disegni di Patrizio Evangelisti
 (c) 2005 Vittorio Pavesio Productions
 
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Ogni dettaglio, quindi, rimarca il continuo passaggio tra i due mondi così antitetici, e il tutto avviene con precisione ma senza pesantezza: la storia si dipana vignetta dopo vignetta, con la rapidità di cui abbiamo già parlato, tuttavia questo mondo futuribile si costruisce quasi da sè, attraverso i continui stacchi, cromatici e narrativi, che raccontano molto senza abusare di parole.
 In pratica, quindi, questo primo albo pone le basi per comprendere al meglio la storia, ma accenna appena alla protagonista della serie, Bianca, colei che (presumiamo) fungerà da anello connettore tra i due mondi. Non a caso, bianca, un colore neutro, presente, anche se poco, sia nell'universo geosiano sia in quello nautile.|  
  Limpha, la città marina
 disegni di Patrizio Evangelisti
 (c) 2005 Vittorio Pavesio Productions
 
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  Studio per una città geosiana
 disegni di Patrizio Evangelisti
 (c) 2005 Vittorio Pavesio Productions
 
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Ne risulta un volume introduttivo, seppur dinamico, che mette in mostra le carte di cui dispongono gli autori e invita il lettore a fidarsi, comprando anche il seguito. Ciò che rimane dopo la lettura è un senso di piacevole sorpresa verso un prodotto forse un pò difficile nelle pagine centrali ma che poi prosegue spedito. Sicuramente gli amanti della fantascienza avranno il sentore di un qualcosa di già letto, da "Dune" a "Nausicaa", tuttavia si tratta di rivisitazioni che non rubano nulla agli originali, e si limitano ad arricchire l'albo di Bianchini e Santucci.
 
Una menzione speciale va ai disegni: chi scrive era già rimasta favorevolmente colpita, durante la lettura, dalla prova di Patrizio Evangelisti, e quest'ammirazione si è improvvisamente mutata in stupore nello scoprire che "Termite Bianca" è sostanzialmente l'esordio professionale del disegnatore laziale. L'anatomia curata, l'ottima scelta cromatica, una costruzione equilibrata delle tavole sono tutti elementi che arricchiscono un tratto già estremamente piacevole e che rendono "Termite Bianca" un volume senza dubbio godibilissimo.
 ...come dicono i cugini di Francia, si compra il primo albo per i disegni, il secondo per la storia... il primo ha vinto la sua sfida, ci auguriamo che anche il secondo sappia mantenere alto il livello.|  Bianca in azione
 disegni di Patrizio Evangelisti
 (c) 2005 Vittorio Pavesio Productions
 
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Termite Bianca di Bianchini - Santucci - Evangelisti (Vittorio Pavesio Productions), 64 pagine, 24,5 x 32,6 cm., Euro 16,99, albo brossurato
 
 
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