|
| ||||||||||
| pillole dal mondo del fumetto |
Mysteri & computer
di Fabrizio Gallerani
Il numero in questione (che non è un numero regolare della rivista, ma appartiene alla collana monografica denominata "Le grandi guide") oltre a costituire una interessante ed organica raccolta di suggerimenti e consigli per l'utilizzo del computer (rivolta sia ai principianti che agli "smanettoni") desta l'interessa del collezionista di fumetti per l'apparizione speciale dell'"esperto" Martin Mystère protagonista di un breve racconto a colori scritto da Castelli e disegnato dall'accoppiata Montanari & Piccoli.
Niente più che un piccolo divertimento d'autore (il PC è una vera passione per Castelli che non è nuovo a collaborazioni con l'editoria del settore) che tuttavia conferma la preparazione di Castelli e si lascia leggere con estremo piacere. Come consuetudine, allegato alla rivista trovate anche un CD-Rom, in questo caso con la versione completa della Norton Utilities 3.07 (attenzione, si tratta di una versione un po' datata che potrebbe avere qualche problema in presenza di hardware molto recente) e, soprattutto, un paio di sfondi per il desktop con immagini tratte dal fumetto.
4/7
PC World Speciale 12/99
|
Cronaca di Topolinia
di Fabrizio Gallerani
4/7
Cronaca di Topolina Speciale n.2: Zagor
|
Storm
di Marco Pesce
Le premesse della serie ricordano in parte quelle del Buck Rogers di Richard Calkins: Storm è infatti un astronauta inviato a esplorare la macchia rossa di Giove, vi precipita dentro a causa di un guasto e si risveglia in un remoto futuro dove immani cataclismi hanno fatto regredire la civiltà umana alla barbarie, anche se qua e là sopravvivono vestigia e tecnologie del passato. Tornato sulla Terra, Storm incontra la fiera Redhair e con lei vive una serie di mirabolanti avventure, sempre in bilico tra fantascienza e heroic fantasy, nel tentativo di fare ritorno alla propria epoca.
"La morte rampante" (1981), nona della serie, è anche l'unica avventura realizzata interamente da Don Lawrence, e per sua stessa ammissione non è un granché. Tutto si risolve con colpi di fortuna a ripetizione, davvero troppi anche per un fumetto come questo, e tra deltaplani costruiti con fogliame, fucili laser che saltan fuori dai muri delle celle dove l'eroe è rinchiuso e telecomandi di testate nucleari inutilizzati da secoli che funzionano alla prima, la sospensione dell'incredulità va decisamente a farsi un giro. Per fortuna dall'episodio successivo ("I pirati di Pandarve", a partire da Skorpio 47/99 al 50/99) i testi passano stabilmente all'olandese Martin Lodewijk, ancora oggi titolare della serie: con lui le trame si fanno più articolate e interessanti, facendo ben sperare per il futuro.
3/7
Storm
|
Lei e io
di Marco Pesce
Robin Wood è con tutta probabilità, da anni, lo sceneggiatore più prolifico del mondo, tanto che è quasi impossibile tentare di stilarne una bibliografia completa. L'avventura, soprattutto quella a sfondo storico, è di sicuro il suo genere prediletto (chi non conosce Dago?), seguita a distanza dalla "telenovela" di ambientazione contemporanea (Helena, Amanda). Vi è però un terzo filone, assai meno noto ma non per questo meno apprezzabile nell'ambito della sua produzione: la commedia. Wood l'aveva già frequentata con Pepe Sanchez, una demenziale parodia di James Bond disegnata anch'essa dall'ottimo Carlos Vogt, ma i risultati più convincenti li ottiene proprio con questo Lei e io, senza dubbio una delle cose migliori mai uscite dalla sua penna.
Satira di costume, commedia sentimentale, bonaria presa in giro di mode e miti, luoghi comuni e persino forme espressive dell'epoca, autoironia sul duro mestiere di fumettista: tutto questo e molto altro ancora è alla base di episodi sempre diversi tra loro, scritti da Wood con un brio e con una leggerezza che ben si adattano a quell'immagine deliziosamente ingenua dei Sixties che è sopravvissuta fino ai giorni nostri (ed è a sua volta oggetto di ironia).
Al centro dell'attenzione, almeno nella prima metà della serie, è soprattutto il rapporto tra Tino e Poppy, di cui veniamo a conoscere gradualmente i gusti, i tic e le manie, in breve ogni dettaglio del loro quotidiano menage fatto di slanci e gelosie, di piccole crisi e grandi riappacificazioni che lasciano sempre il sorriso sulle labbra. Ma il cane pensante Tom è spesso coprotagonista: a lui spettano alcune delle battute migliori ed anche il suo rapporto con il padrone è esplorato in profondità, divenendo a volte il fulcro della storia.
Non mancano inoltre vere e proprie digressioni, di alcune delle quali sono protagonisti gli autori in persona, personaggi del loro stesso fumetto: queste gustose parentesi consentono anche di sapere qualcosa di più sul mondo del fumetto in Argentina, che per noi europei rimane sempre un oggetto misterioso (malgrado lo si frequenti da più di trent'anni).
Gli episodi sono tutti autoconclusivi ma legati da una forte continuity e, come si diceva, mai ripetitivi: ultimamente Tino è stato inviato dal suo giornale in giro per il mondo e tra le altre cose è rimasto parecchio tempo ospite di un kibbutz israeliano. Nuovi comprimari, nuovi temi come l'amicizia, tante situazioni spassose e a volte toccanti, ma il lungo viaggio è finalmente terminato e la
coppia si è appena ricongiunta. Auguroni.
Una nota sul voto, difficile da assegnare per una serie così lunga e variegata: diciamo che rappresenta una media, per cui alcuni singoli episodi possono essere più fiacchi mentre i migliori meriterebbero un 6 o anche un bel 7/7.
5/7
Lei e io di di Robin Wood e Carlos Vogt
|
Detective Conan
di Marco Migliori
In questo numero in particolare, assistiamo alla fine dell'indagine precedente, e ad una nuova che coinvolge una ex-professoressa di Conan. Un tentato omicidio che è in realtà coperto da un'atto d'amore irreale. Non esistono indagini tipiche (solo metodologie tipiche) in Conan, quindi perchè non cominciare da questa?
5/7
Detective Conan n.12 di Gosho Aoyama
|
Star Wars: "l'ultima missione"
di Marco Migliori
Terzo volume dicevamo. I disegni migliori (Vatine/Blanchard) si riscontrano nel primo volume ("L'erede dell'Impero"), che risulta così il migliore della trilogia. Il secondo "Sfida alla nuova repubblica", presenta i disegni di Dodson/Nowlan; mentre questo volume è disegnato da Biukovic/Shanower. I disegni di quest'ultimo volume appaiono a volte discontinui, perdendo in alcune pagine la linea pulita e le belle caratterizzazioni iniziali. I disegnatori riescono particolarmente bene sui personaggi nuovi, mentre i personaggi classici appaiono mal riusciti, tranne Leia che è però irriconoscibile (volutamente non viene ritratta Carrie Fisher). Sul lato testi (sempre di Mike Baron) c'è una valida riduzione del testo di Zahn. Valida per quanto possibile. Perchè il problema è proprio nel manico: Zahn consapevole di non poter fornire gli effetti dello Star Wars del cinema, lavora sui personaggi (i figli di Leia e Han Solo, i dubbi di Luke, il nuovo personaggio Mara Jade) e sul dietro le quinte (cospirazione, intrighi politici), sfruttando al meglio le possibilità del libro. Tutti questi aspetti si perdono sul fumetto, che per contro recupera solo in minima parte la grandiosità epica dello Star Wars originale. Raccomandato quindi ai malati di Star Wars.
4/7
Star Wars "L'ultima missione"
|
|