Ci bastano le nostre facce per fare paura! Ti sei mai guardato allo specchio? Gli specchi non ci riflettono.
Era un modo di dire.
dove le battute sembrano estratte da horror movies degli anni 70, ma ci stanno tutte; umorismo presente nella scena finale in cui
la figlia del signorotto vincitore, quello per cui Conan ha combattuto ed eliminato l'antico mago risorto per volere dell'avversario,
anch'esso deceduto, vuole sposare il nostro, che ovviamente prende la sua strada e se ne va.
Volendo un certo umorismo lo si ritrova
già nel titolo: "C'era una volta a Thiaras", che richiama un che di fiabesco: ma il fiabesco finisce nel titolo, il resto è
storia vera, tipicamente alla Conan.
Altra particolarità nella sceneggiatura: Conan parla per la prima volta nel corso della storia nella tavola 38 e parla insieme alla lama di una spada, ovviamente!
Oltre a questo tocco di sceneggiatura, Capone rende anche un subliminale omaggio alla prossima serie bonelliana Dampyr: due dei demoni vampiri si chiamano Colom e Bosel, ovvero Colombo e Boselli, ideatori della serie vampiresca per l'editore di via Buonarotti. Ovviamente la somiglianza è solo nei nomi, non nei visi :-).




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Alessandro Bocci
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Conan parte.
Disegno di A.Bocci - (c) 1999 Marvel Italia
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Spesso si dice che una buona storia si basa solo sui testi, ed i disegni anche se notevoli passano in secondo piano. Bè qui non direi proprio: le tavole di Bocci sono da mirarsi senza leggere i ballons, grazie al forte impatto con cui si presentano al lettore ed allo stile americaneggiante proprio del suo tratto.
Ottime la tavola 5 (sì, le pagine sono senza numerazione, ma questa tavola è all'inizio e si trova subito:-)) in cui Parasnes, il mago, scende negli inferi con i suoi demoni vampiri) e la tavola 38, dove Conan affronta per la prima volta i soliti demoni.
L'impatto coreografico di queste due tavole, così come quello dell'ultima, è veramente strabiliante e fa di Bocci sicuramente uno dei migliori disegnatori italiani del momento.
Semplicemente mostruoso.



55 belle tavole, da leggere e da guardare senza nessuna necessità di ricordare qualcosa nella continuità della saga di Conan (la storia volendo segue cronologicamente "Le spade degli amanti", Conan il Conquistatore 2, di Capone & Bianchi Carnevale, ma si può leggerla a sé stante).
Una nota ancora sui disegni: se la storia fosse uscita sul mercato americano probabilmente alcune natiche di fanciulle sarebbero state inquadrate diversamente, ricordando quanto letto a proposito della miniserie disegnata da Raffale per il mercato americano, dove appunto alcuni fondoschiena sono stati rifatti, perché infastidivano il senso del pudore.
La copertina dell'albo è di Paolo Parente, tratta da "Conan the Barbarian: Return of Styrm I", che speriamo di leggere anche in Italia.
Il volume pubblica, oltre alla storia di Capone-Bocci, anche un'avventura di Gabos-Semerano-Bianchi intitolata "La spada e la rosa".
Conan europeo, per concludere: è quel progetto partito anni fa in cui la Marvel italia produce storie del cimmero per il mercato europeo. In Italia oltre a questo volume ne sono usciti due, sempre in bianco e nero come questo, in edizione cartonata, con storie di 55 tavole più redazionali. Il costo elevato dei singoli volumi (£ 15000), dettato probabilmente anche dalla tiratura limitata, non ne ha decretato il successo.
Speriamo quindi che quest'albo (due storie di 55 tavole, formato americano, £ 5000) sia solo il primo di una serie, essendo ancora una decina le storie realizzate all'interno di questo progetto.