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Il numero si sviluppa su due linee narrative: da una parte la
rivalità tra Piedi Neri e Creek, dallaltra lo sprovveduto
viaggio di mandria e mandriani proprio in mezzo al territorio di
quella rivalità. Ned e Poe agenti governativi cercano di evitare
danni a tutte le parti in causa.
Per un pugno di mosche
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Cè un cuore puro, in ognuna delle anime candide che leggono i fumetti... Un cuore puro che spera sempre che in un qualche universo vincano gli indiani; ma nelluniverso nostro, bisogna accettare il fatto che luomo rosso ha fatto del male a se stesso quasi quanto luomo bianco... La battaglia di Belly River dimostra che i nativi americani persero molto anche in conflitti intertribali, anche se, come leggiamo nella Blizzard Gazette, dopo quello scontro pare non ce ne furono altri. Tardiva resipiscenza. E se questo numero di MV esibisce ancora una volta il merito primario di mettersi a raccontare la Storia con i fumetti, purtuttavia non era questa la storia che volevamo sentire. Cè uno stregone, Signore delle Mosche, che è uno strano tipo dalla potente magia: salva la vita a chi è già spacciato, ma in cambio vuole la vita di chi ha chiesto la grazia; francamente noi non vediamo dove sia laffare, ma cè un sacco di gente che ci casca. Caronte degli indiani, questessere dalla faccia identica alla strega cattiva di Biancaneve, viaggia con la sua canoa sul fiume brumoso, e trasporta anime, o gente che presto lo diverrà. Chi è? Da dove arriva il suo potere? Quale Erebo urlante lo ha generato? Il personaggio è talmente forte da beccarsi il titolo dellepisodio, ma niente ci viene detto sul suo conto; la bruma del suo fiume avvolge anche lui. E poi, ad un certo punto viene quasi chiamato lo scontro tra sciamani, Magico Vento contro il Signore delle Mosche; ma infine questo scontro non cè, Due Cuori muore per il pentimento di Castoro Nero, personaggio che si riabilita, in qualche modo, ma a che scopo? Tanto valeva che come MacBeth continuasse ad offrire sacrifici a chi gli prometteva la corona... Tanto valeva che offrisse Magico Vento, che in fin dei conti noi lo paghiamo per essere eroe, dunque lo dimostri, no? A noi lettori resta la curiosità per uno scontro tra grandi sciamani, resta la voglia di vedere Magico Vento salire sulla canoa di Due Cuori, finire nella stessa pericolosa situazione in cui si trova Grande Albero allinizio, e affrontarla vincendo. Quali ragni avrebbe potuto evocare Ned per imprigionare le mosche? Non lo sapremo mai. Ma continuiamo a sapere che non dobbiamo aspettarci la soluzione più ovvia, nelle storie di Magico Vento. E questo ci appaga, qualsiasi finale ne derivi.
Esordio di Mario Milano alle matite di Magico Vento. Niente male.
Intanto il character design è convincente: Ned è aguzzo e
granitico come ce lo aspettiamo, e anche il difficile volto di Poe
è reso in maniera accettabile. Invece proprio buoni sono certi
volti indiani, e su tutti lo stesso Due Cuori. Ci sono piaciute anche
le scene sul fiume, con uninquietante nebbia di contorno. Le
uniche difficoltà di lettura si hanno nello scontro tra Piedi
Neri e Creek, dato che le due tribù non sono molto
differenziate, ma il difficile dinamismo dello scontro è reso
con padronanza e diversificazione di pose e di inquadrature.
Continuiamo a gradire anche questi episodi che non rimandano alla
saga, che sono comunque ben più che riempitivi per la serie, e
oltre a ciò Frisenda continua a regalare copertine spettacolari:
in questa, il blu effetto notte che domina la scena è in grado
di colpire nonostante la scena ritratta non sia particolarmente
spettacolare, anzi risulti quasi statica; la minacciosità di Due
Cuori che esce dalla canoa è quasi data dalla sola pagaia (non
propriamente unarma), e il Magico Vento di sfondo, per quanto
stilizzato, è una presenza incombente. Bello.
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