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Sog. e
Sce. Claudia Salvatori
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Opera prima di Claudia Salvatori, che, per questo suo soggetto, parte da elementi comunque già visti sulla serie:
mafia, difficoltà nei rapporti padre-figlia, organizzazione di falsi rapimenti, possibili ricatti. Una certa cura, che fa risaltare la storia,
viene messa nella sceneggiatura, dove particolarmente approfondita è la figura di Tyler, la guardia del corpo, sia al presente sia al passato,
con le immagini della sua attività di stuntmen che ritornano con frequenza, accompagnando in pratica tutta la storia, fino ai salti finali di Nick,
una sorta di omaggio al defunto Tyler.
  

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Mario Janni'
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Erano 11 numeri che la firma di Mario Jannì non appariva sulla serie: il suo tratto offre sicurezza, delinea con chiarezza i personaggi
ed i loro stati d'animo, descrive con accuratezza gli scenari. La figura di Nick è forte, ben piantata e, forse, quella che si avvicina di più al Nick Raider
di Bruno Ramella, ex disegnatore principe della serie. E', anzi, piuttosto lampante come lo stile d'inchiostrazione di Jannì cambi sensibilmente tra la prima parte (diciamo le prime 15-20 pagine), in cui i neri e i bianchi si alternano con una certa piattezza e senza continuità (come in tutte le prove precedenti del disegnatore) e il resto dell'albo, in cui viene da chiedersi se Ramella sia intervenuto direttamente sulle altrui matite, magari per sveltire il lavoro. Sia come sia, ma la "ramellizzazione" di Jannì è davvero evidente (vedi vignette qua sotto, tratte da questo numero -a sinistra- e dal n.87, "Il sospetto", disegnato da Bruno Ramella -a destra).

Due Nick: uno di Jannì e uno di Ramella
(c) 1995-1998 SBE
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Molto d'impatto la scena dell'omicidio di Tyler (a partire da pag.33).
  
Buon inizio per la Salvatori, che da brava giallista (suo è Superman non muore mai, pubblicato sulla collana Giallo Mondadori),
non alle prime armi, ha saputo confezionare una storia sicuramente di buon livello, giostrata tra presente e passato (utilizzando come flash back
anche immagini videoregistrate) e facendo apparire già in questa sua prima storia tutti e quattro i pards (Nick, Marvin, Jimmy ed Art), oltre
a Violet ed ad Alfie. Apprezzabile il fatto che non vi siano elementi marchiani di distacco con la filosofia della serie e, soprattutto, che non vi
siano scene inutili (ovvero scazzottate usate a mo' di riempitivo).
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