Un nuovo crocevia per John Doe. Una nuova partita a poker tra Morte e i suoi collaboratori. I nodi vengono al pettine per JD e il suo rapporto con l'universo femminile e nel frattempo altri tasselli del suo passato ci vengono rivelati.
Prima parte di quello che sarà il Cronosisma... la resa dei conti tra John e Tempo!
A matite, pennarelli e pennelli, la punta di diamante di John Doe: Elisabetta Barletta.

Tempo è un'entità, ma ha scelto di incarnarsi nell'avatar di una splendida donna, soggetta a innamoramenti e crisi alla stregua di un essere umano qualunque. E Tempo soffre. Per amore e per rabbia. Soffre al punto tale che mette in pericolo il tessuto sincronico e diacronico della realtà come la conosciamo. Sovrapposizioni di epoche, assurdi temporali, sentieri di vite parallele che scorrono senza incontrarsi mai. A John toccherà fare i conti con questo e altro, visto che, comunque, alla base della follia di Tempo c'è soprattutto quella sofferenza che lui le ha, più o meno volontariamente, causato. Tra le varie situazioni paradossali che gli toccherà affrontare, la più gustosa è forse quella in cui si troverà a dover crescere... se stesso! Il JD neonato, affidato alle cure di un JD adulto, diventerà un uomo migliore di quanto non si sia dimostrato suo padre?
Alessio Fortunato si è divertito a disegnare tavole piene di indiani e cowboy, di taxi d'epoca, di uomini e donne vestite secondo la moda degli ultimi 500 anni. E c'è di più: un numero con Tempo come co-protagonista, ha tirato fuori il meglio del disegnatore barese, da sempre bravissimo a tratteggiare le pin-up femminili con uno stile e un gusto davvero di altissimo livello.

Il più grande segugio dell'universo, Morte e le Alte Sfere, John Doe e l'Enola Gay.

Un numero di quadriglie amorose, di intrecci sentimentali galeotti. Morte e Guerra scoprono vecchie pulsioni, Fame e Pestilenza formano una strana coppia piena di sensi di colpa e di manie igienico-sanitarie, mentre John cerca un ravvicinamento con Tempo dopo la crisi epocale del numero 18. In questo valzer di buoni sentimenti, torna in scena Hank the Junk, il rigattiere degli dei, costruttore di manufatti mistici e astuto compare di John in un'assurda e godibile caccia all'uomo: Oliver, il dio dei cioccolatini e delle sentenze amorose, è in giro con tutto il proprio smisurato potere, pronto a scompaginare cuori e corpi con la tempesta ormonale e sentimentale che ogni sua apparizione scatena.
Marco Morandi, giovane di talento scoperto dal tocco magico di Roberto, con la collaborazione di Alessandro Giommetti se la cava egregiamente in una storia di atmosfere e di recitazione, pur avendo a disposizione una mano adattissima a numeri più d'azione. Debitamente catechizzato, però, si è lanciato nella sfida e ha tirato fuori veramente un ottimo lavoro.

Un numero particolare assolutamente da non perdere!

Pace fatta. O, almeno, armistizio. John e Tempo hanno avuto un leggero miglioramento nel loro rapporto e allora il nostro uomo in fuga ne approfitta per chiederle l'ennesimo favore. Ormai John ha le idee chiare: la sua fuga non ha più senso, lo sta logorando e incattivendo, e l'unico modo per venire a capo del problema è recuperare la Falce che ha sottratto a Morte nell'ormai lontano starting point della serie. Ma non è l'unico a essere sulle tracce del mistico e terribile manufatto. La legittima proprietaria lo reclama per sé, e per riaverla non esita a evocare il suo esercito sconfinato di non morti. Palcoscenico di questo scontro epocale sarà il passato, quel medioevo sanguinoso e violento che tante soddisfazioni ha già riservato ai 4 Cavalieri dell'Apocalisse. John non potrebbe mai farcela da solo, ma dalla sua ha un alleato: il guerriero per antonomasia...
Ritorna Walter Venturi in grande forma, pronto a disegnare guerrieri di tutte le epoche con una dovizia di particolari davvero impressionante. Il suo tratto, ormai davvero sicuro e importante, restituisce al meglio l'atmosfera di preparazione di una grande battaglia, forse la più imponente della storia dell'umanità. Storia in due parti, entrambe disegnate da Venturi, si chiude con un colpo di scena che farà piacere agli appassionati di fumetti di tutte le latitudini.