
Zona F/X!
Anteprima di Fabrizio Gallerani
Alla scorsa Lucca, abbiamo incontrato un disponibilissimo Roberto Zaghi, disegnatore della nuova avventura della Magic Patrol "La forza invisibile", scritta da Alessandro Russo, che sarà ospitata nel prossimo numero 42 di ZonaX, in edicola alla fine di novembre.
Per questa avventura, ricca di effetti speciali e dimensioni parallele, ci ha confessato di avere voluto sperimentare l'utilizzo del computer per ottenere particolari effetti di retinatura, secondo una tecnica ormai adottata da molti altri disegnatori di Nathan Never e della stessa ZonaX. In esclusiva per uBC, Roberto, ha acconsentito ad illustrare il metodo utilizzato, per cui, senza ulteriore indugio, gli cedo direttamente la parola.
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Utilizzando pennarelli come il Letraset Osmiroid o il Tombo (punta a pennello) su fogli di carta ruvida, si scopre immediatamente come si possano ottenere con facilità effetti di sgranatura o sfilacciamento sfruttabili in parecchie situazioni per diversificare il segno a seconda della propria creatività, oppure per ottenere particolari rese materiche.
Volendo aggiungere a queste vignette una retinatura realizzata al computer, e avendo a disposizione una stampante laser in bianco e nero a 300 dpi, ho verificato però che nella conversione dell’immagine da formato "scala di grigio" (così come acquisita dallo scanner) a "bitmap monocromatica" (necessaria per produrre la retinatura delle aree in grigio) si ha la perdita pressochè totale della bellezza di tali effetti. E questo perchè le parti più chiare vengono interpretate inevitabilmente come grigi da retinare allo stesso modo degli altri.
Ho trovato, un pò per caso a dire la verità, un metodo che, utilizzando Photoshop, permette di "aggirare l’ostacolo" e che consiste nel suddividere l’immagine su due livelli. Il primo livello (sfondo) contiene il disegno in scala di grigio, esattamente come viene importato dallo scanner.

Prima fase: il disegno al tratto viene importato come scala di grigi.
disegno di Roberto Zaghi - (c) 1998 SBE
Sulla base della successiva selezione delle aree destinate ad ospitare gli effetti, viene quindi generato un secondo livello che sarà destinato a contenere le sole aree grigie, e quindi sfumature, effetti di luce, ecc..., da realizzarsi con gli innumerevoli strumenti messi a disposizione di Photoshop.
Questo è l'unico livello che provvedo successivamente a convertire in "bitmap monocromatico", senza alterare quindi il segno del pennarello così come era stato disegnato su carta.

Seconda fase: questo è il livello sul quale vengono realizzati gli effetti.
disegno di Roberto Zaghi - (c) 1998 SBE
Ora non rimane che unire di nuovo i due livelli ed il gioco è fatto. Certo la stampante, non potendo riprodurre tonalità di grigio, introdurrà lei stessa una retinatura nelle aree in questione, ma sarà fatta con un retino molto più fine (nel mio caso quello di default andava benissimo) rispetto a quello che è richiesto dalla tipografia per la stampa delle "vere" zone retinate, cosicchè alla fine il risultato sarà molto simile a quello delle tavole realizzate senza intervento del computer. Nella vignetta che è riportata, ad esempio, il profilo dell’ombreggiatura delle rocce in primo piano, realizzato adoperando un Tombo, mantiene le sue caratteristiche anche dopo il trattamento elettronico.

Terza fase: i due livelli vengono riuniti e riconvertiti in scala di grigi.
disegno di Roberto Zaghi - (c) 1998 SBE
In conclusione, permettetemi una piccola nota: al momento in cui scrivo, non essendo ancora stato stampato l’albo, non ho assolutamente idea del vero risultato finale, tuttavia il lavoro sulle tavole originali mi è sembrato buono... staremo a vedere :-)
In attesa di eventuali commenti, i miei saluti a tutti.
Roberto Zaghi
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E in aggiunta eccovi in anteprima alcune delle tavole. La prima è realizzata esclusivamente con le tecniche tradizionali e basa la sua efficacia esclusivamente sul netto contrasto dei bianchi e dei neri, mentre le altre, che sono ambientate in una realtà parallela, sono state tutte trattate elettronicamente e dimostrano l'efficacia del metodo descritto.

disegni di Zaghi (c)1998 SBE
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disegni di Zaghi (c)1998 SBE
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disegni di Zaghi (c)1998 SBE
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disegni di Zaghi (c)1998 SBE
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Un grazie a Roberto per la sua disponibilità e cogliamo l'occasione per estendere l'invito a collaborare anche a tutti gli altri autori bonelliani. Accorrete numerosi! :-)
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