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Medda e Casini a Prato Report di Pierfilippo Dionisio
Nel pomeriggio di sabato 11 dicembre 1999 a Prato, alla fumetteria Mondi Paralleli - via Ser Lapo
Mazzei (gestita dai redattori di Dime Press) - si è tenuto un incontro con alcuni autori della
Sergio Bonelli Editore. Questo evento non è certo il primo né l'ultimo che detta fumetteria
organizza per il suo pubblico, in quanto almeno 3 o 4 volte all'anno se ne verificano altri, per il piacere
degli appassionati di genere, grazie alla disponibilità stessa degli organizzatori (e di chi
interviene). Perciò fate attenzione ai nuovi incontri (forse con Giancarlo
Alessandrini...).
Medda e Casini sono stati molto disponibili con il pubblico sia durante la conferenza che nel
dopo e hanno soddisfatto tutte le domande che venivano rivolte loro, oltre a firmare albi e fare
disegni per i presenti. Per la gioia di uBC e dei suoi naviganti questo disegno di Casini, con dedica
di tutti e due!
![]() disegno di S.Casini con dedica a uBC di Medda & Casini
Questo il resoconto di cosa è stato detto.
E' stato introdotto "Il demone nell'anima" (per saperne di più vedi la
pillola di Fabrizio Gallerani),
la graphic novel realizzata interamente da Stefano Casini. E' stata anche l'occasione per
ringraziare Michele Medda come primo lettore e "correttore" - ma il termine è troppo esteso -
di questo lavoro ma anche per narrare che la loro collaborazione si è stretta e consolidata dal 1995.
Hanno svelato che si erano già incontrati prima in esperienze extra Bonelli e della sorpresa di
ritrovarsi successivamente in via Buonarroti. Alcuni dei Nathan Never realizzati insieme: "Gli
occhi di uno sconosciuto" (NN 9), "Il campione"
(NN 16) e "Tragica Ossessione" (NN 36).
Parlando dei primi due e di "Delirio" (NN 21 ma scritto da
Bepi Vigna) Stefano ha fatto notare come il suo segno grafico si fosse evoluto
ma non nell'ordine in cui questi albi si presentarono in edicola: infatti "Delirio" slittò e
riporta quello che può essere definito come un primo Casini. Gradualmente lo stile si è orientato
verso quel tratto simile ad autori come per esempio (ma non solo) Mike Mignola, in un modo però differente
a quello di Nicola Mari, altro disegnatore su cui è stata aperta una parentesi. Nessuno nega la
professionalità di Mari - anzi, Medda ne è un estimatore - ma la maniera in cui si pone di fronte alla
tavola e al modo di raccontare storie con i disegni è differente rispetto a quello di Casini. Mari si
dedica fin troppo alla cura della singola vignetta per tirar fuori sensazioni "taglienti", Casini cerca di
essere un buon medium tra sceneggiatura e lettore. Viene ancora ricordato il dispiacere
dell'abbandono da parte di Nicola nello staff di Nathan Never (anche da chi scrive). Sue sono
storie fondamentali per la crescita del personaggio come: "La zona proibita"
(NN 7/8) e "L'abisso delle memorie" (NN 18/19).
Chi meglio di lui poteva eguagliare se non superare il "Dracula" di Mike Mignola, grazie a
"Vampyrus" (NN 26, storia ambita dallo stesso Casini, come ci ha
svelato)? Inoltre quest'albo aveva dato l'occasione a Medda di far conoscere al pubblico il vero
Dracula, quello dark del romanzo, e non quell'eroe romantico che viene spesso dipinto. Con
"I figli della notte" (NN 38) Medda ha ritenuto di aver scritto una storia di
buon livello e di un certo interesse. Parentesi. Si temeva che troppa gente intuisse che dietro
le fattezze di Tadeusz si nascondesse Tiziano Sclavi. Nessuno se ne accorse o almeno non ci
fecero caso o gli dettero importanza. Anche i lettori. E non arrivarono lettere che commentavano a forti
tinte le espressioni di quella storia come quella di Tadeusz verso la fine: "tu succhi la nostra
angoscia" o "non era Tadeusz a nutrirsi della nostra disperazione. Eravamo noi a nutrirci della
sua.".
Parlando di altre storie scritte da Michele Medda, è stata ricordata "Dirty Boulevard" (NN 32, disegni di Germano Bonazzi) come quella tecnicamente riuscita meglio ma non molto gradita dal pubblico. E lo stesso vale per "Cacciatori e prede" (NN 39). Stupirà forse i più ma "Gli occhi di uno sconosciuto" a posteriori è sembrata allo stesso autore un po' ingenua e con qualche imperfezione: nulla però toglie il fatto che Medda sia molto legato alle vicende narrate in quest'albo e che senta come proprie tutte le storie che scrive. Altro numero ben scritto in termini di soggetto e sceneggiatura è "Buffalo Express" (NN 34/35), che ha cercato in tutti i modi di far disegnare a Casini, ma che fu poi affidato alla mano di Romeo Toffanetti, rimasto senza incarichi.
E' stato comunque toccato l'argomento de Angelis. Il disegnatore si è integrato molto bene nel
ruolo che un tempo fu di Claudio Castellini, di copertinista.
Ritenuto di grande livello, era stata richiesta esplicitamente la sua mano per realizzare "Dallo spazio
profondo" (NN Speciale 2), albo pensato proprio per lui da Medda.
Medda e Tex. Dopo la sua esperienze con Aquila della notte, non sono previste altre storie scritte da Medda.
Consigli.
Queste le anticipazioni rivelate sui progetti futuri per Nathan.
Progetti e idee extra Bonelli.
Fonti letterarie. Oltre al vasto background culturale, Michele Medda ha fatto partecipi gli ospiti della serata delle sue letture e piccole fonti letterarie, citazioni che riversa nelle sue storie: Spillaine e Edmund McBain. Se leggete "Dirty Boulevard" (NN 32) a pag.97 Nathan dice "Lo spettacolo è finito": dovrebbe essere il titolo di un romanzo di McBain!. Altro autore che legge ultimamente e da cui trae ispirazione è un egiziano* (scusate se chi scrive non vi riporta il nome, incomprensibile), autore di un libro dal titolo "Vicolo del mortaio". * Nota: si tratta di Nagib Mahfuz, vincitore premio Nobel per la letteratura, autore di romanzi come "Vicolo del mortaio", "Il nostro quartiere", "Il ladro e i cani" e "Notti delle mille e una notte". segnalazione di Fulvio Pierantoni e Gian Paolo Coppola |
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