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La morte di Gian Luigi Bonelli ha avuto ampia risonanza anche in Brasile, nazione nella quale Tex continua ad avere un grande successo: proprio in quest'anno, infatti, si celebrano i 30 anni di "avventure texiane", con la riproposizione della prima, "mitica" storia pubblicata in Brasile ("Il segno del serpente"). Ecco il testo integrale dell'epitaffio apparso sugli albi della Mythos, a firma dell'editore Dorival Vitor Lopes e del nostro collaboratore (nonché traduttore di Tex e Ken Parker) Julio Schneider.
Lutto nel mondo dei fumetti per la morte del creatore di Tex di Dorival Vitor Lopes e Julio Schneider
La triste notizia era sulle prime pagine della grande stampa italiana: "Morto il papà di Tex Willer". Il cineasta Roberto Benigni e altri grandi nomi dell'arte e della politica hanno sempre venerato Tex ed ora hanno reso omaggio al suo creatore; tra questi Sergio Cofferati, dirigente della CGIL, per il quale "con la scomparsa di Gianluigi Bonelli si chiude un'epoca". Lo scrittore Umberto Eco ha invece affermato: "Quando è arrivato Tex ero già uscito dai fumetti, quindi non ha fatto parte della mia infanzia. Ciò non toglie nulla alla grandezza di Bonelli, che ha creato un ciclo interminabile con la sua fantasia sfrenata. Un personaggio mitico, come il suo Tex". Renato Gaita, del Messaggero, ha scritto: "Tex Willer è rimasto senza padre, il West a fumetti non ha più il suo cantore. Se esiste un Paradiso del West, adesso ci piace immaginarcelo seduto accanto al fuoco di un bivacco con i suoi eroi John Ford e John Wayne. Sullo sfondo la Monument Valley e Fort Apache, mentre al tramonto si levano gli squilli di tromba e da lontano si vede arrivare la diligenza". Nato a Milano il 22 dicembre 1908, G. L. Bonelli, il Disney italiano, inizia presto la sua carriera letteraria, scrivendo poesie sul Corriere dei Piccoli. Poi pubblica racconti e romanzi avventurosi su riviste popolari e riesce a far conoscere il suo talento come sceneggiatore della famosa rivista Audace, della quale diviene proprietario nel 1940. Finita la Seconda Guerra Mondiale, Bonelli e l'editore Giovanni de Leo lanciano Il Cowboy, un giornalino settimanale sul quale scrive storie western disegnate dai migliori artisti italiani dell'epoca, compreso Aurelio Galleppini - che sarebbe poi diventato suo grande amico e creatore grafico di Tex - insieme al quale ora Bonelli galoppa nelle praterie celesti. ![]() la pubblicità dell'Almanaque 6: "30 anni di emozioni - Edizione commemorativa dei 30 anni di Tex in Brasile Due storie in una: 'Il segno del Serpente' e 'La valle dei dinosauri' Nelle edicole dal 19 gennaio"
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