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Nota: lo speciale "Abissi di Dolore" di Dylan Dog e i relativi grandi autori sudamericani NON esistono: recensione e schede, uscite il 1 aprile, costituiscono il "Pesce 2001" di uBC.
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![]() 1960| Trasferitosi giovanissimo in Argentina, inizia a pubblicare vignette e strisce umoristiche su alcuni quotidiani locali per le quali realizza, oltre ai testi, anche i disegni. Grazie a questi suoi primi lavori viene notato da German Oesterheld, che lo chiama a collaborare alle riviste da lui dirette, Frontera e Hora Cero.
1962-65| Negli anni successivi sono molte le serie che portano la firma di Anchoa: Lo ojos del plomo, disegnata da Bastian Batriz, Buscavidas scritta in collaborazione con Carlos Trillo e disegnata del grande Alberto Breccia, e ancora Cinquo Lorca sempre con i disegni di Breccia. 1966| Ed è proprio grazie a questa ultima collaborazione che, appena sei anni dopo il suo esordio nel mondo dei fumetti, Anchoa si ritrova a partecipare assieme ad Alberto Breccia, alla fondazione dell'Instituto de Directores de Arte, dove insegnerà per diversi anni, interrompendo temporaneamente la sua produzione editoriale, che in questo periodo risente inevitabilmente della crisi ideologica della fine degli anni '60. 1970| All'inizio degli anni '70 il panorama editoriale è sostanzialmente mutato: durante la prima edizione della Bienal de la Historieta (Biennale del fumetto) svoltasi nel 1968 a Buenos Aires, il gotha del fumetto argentino ha sentenziato la definitiva chiusura di una tappa nella storia del fumetto nazionale. La nascita di LD (Letteratura Disegnata) rivista diretta da Oscar Masotta, si ripropone infatti di rendere più critico e riflessivo il consumo dei fumetti. Anchoa dal canto suo, che in effetti aveva anticipato fin dall'inizio della sua carriera questo approccio al linguaggio, torna a scrivere fumetti con rinnovato vigore. 1971-77| E' il periodo più fertile della produzione di Anchoa: assieme al disegnatore umoristico Ramon Ortega realizza per il quotidiano El cuaderno, la striscia comica Inodoro Pereyra, mentre si concretizza il suo rapporto con l'editrice Columba che detiene l'egemonia del mercato argentino a fumetti. Per la rivista El Tony, scrive Guiones disegnata a Paco Olivera e Motado de Rios disegnata da Juan Fernando. Per D'Artagnan scrive Rosco Jim, disegnata da Alejandro Salvo. Su Fantasia escono Balvaçena disegnata da Roberto Lopez e Pescarillos disegnata da Antonio Carua. Infine, per Intervalo, scrive i testi di Jueves, affidata alla matita di Felicarrosa. 1978-82| Skorpio, edita dalle Ediciònes Record, è la rivista che ospita la maggior parte delle opere realizzate da Anchoa durante gli anni della dittatura: Jonny Blasco disegnata da Lito Ferrandez, Runas Juanito disegnata da Bastian Batriz e Crimen scritto in collaborazione con Ricardo Barreiro e disegnata da Miguel Romin. 1983| E' l'anno che segna l'incontro professionale di Anchoa con Alberto De La Trucha. Insieme, per la rivista El Pendulo, pubblicata dalla casa editrice La Urraca, realizzano Las puertitas del demonio, ispirato alle atmosfere misteriose de "Il Demone dei ghiacci" di Jacques Tardi, pubblicato sulla stessa rivista. 1984-90| Negli anni successivi la coppia concretizzerà un sodalizio sempre più saldo e coronato di successi: è proprio grazie alla raffinata narrazione di Anchoa, che De La Trucha maturerà infatti un segno estrememente efficace, vicino sia alla tradizione sia alle suggestioni del fumetto europeo. Per Fierro, rivista antologica che costituirà punto di riferimento per la fantascienza in lingua spagnola degli anni '80, realizzano numerose serie "adulte", tutte ormai ascritte nella storia del fumetto argentino: Mexcal, Tonga i cero, Cain e Rosa de Hierro, dal quale il regista Hector Babenco ha tratto l'omonimo film intepretato da Sonia Braga. 1991-95| Sempre in coppia pubblicano, su La Parda, rivista rivale di Fierro, El Mago, serie dalle forti tinte horror ma con una raffinata vena poetica, realmente anticipatrice delle atmosfere del Sandman di Neil Gaiman. In questi anni, Anchoa collabora anche con Pablo Zweig, scrivendo i testi di Tigre Hotel per la rivista El porteno e con Armando Lugas con il quale realizza il fantasy-storico Atlantis, pubblicato da Crisis. 1996-99| L'ultima serie argentina realizzata dal duo Anchoa-De La Trucha è Reencuentros, pubblicata a puntate su El Clarin di Buenos Aires. Per lo stesso quotidiano, Anchoa, scrive i testi di altre due strisce: Mirto & Lana disegnata da Ramon Ortega e El regreso de Osiris per la matita di Juan Dalves. 2000-01| Anchoa e De La Trucha si riuniscono nuovamente per realizzare il loro primo fumetto per il mercato italiano: ad Aprile 2001 esce infatti "Abissi di dolore", che inaugura una nuova serie di speciali di Dylan Dog, destinata ad ospitare le interpretazioni dell'indagatore dell'incubo da parte di famosi autori internazionali.
"Sia in termini quantitativi che qualitativi la produzione di Simon Anchoa è paragonabile soltanto a quella dell'outsider Robin Wood, al quale è secondo soltanto in popolarità al di fuori dei confini argentini. Fondamentale è stato il contributo di Anchoa nell'avvicinare le esigenze delle testate popolari del mercato argentino dei primi anni '70 con le suggestioni del fumetto cosidetto "d'autore". I soggetti delle storie della sua vasta produzione sono sempre estremamente originali e ridotto al minimo indispensabile è l'uso della didascalia delle sue sceneggiature. La proprietà dei dialoghi e l'abilità di tratteggiare personaggi indimenticabili sono le caratteristiche della scrittura di Anchoa che hanno fatto scuola formando una intera generazione di autori." Alfredo Castelli
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