![]() ![]() ![]() | ![]() | ![]() ![]() ![]() ![]() |
Dylan Dog
n.127 | ||||
"
Il cuore di Johnny
" |
![]() ( 6 , 7 , 7 ) 3 + 3 | 95% | equiv. 7/7 | |
Vedere anche la Scheda della Storia nell'uBC Database. |
Johnny è tornato. O almeno così pare. Eppure era morto ben 4 anni fa.
Non può essere lui. Ma nessuno potrebbe truccarsi come lui. Troppo difficile.
C'è qualcosa di strano. E' tornato ed uccide. Non è possibile. Lui era buono.
Aveva persino donato il suo cuore. A chi non lo meritava. A chi non lo merita...
Johnny è tornato. E punta dritto al cuore. recensione di Gianluigi Fiorillo |
![]() |
Soggetto![]() | 6/7 |
Mauro Marcheselli |
Una premessa: la paura era davvero tanta. Sì, la paura che questo seguito potesse scalfire il ricordo dello splendido
genitore era veramente molta. Mitigata parzialmente dal constatare che la gli ideatori della storia erano ancora la premiata ditta Marcheselli & Sclavi.
Ok, il voto lo avrete sicuramente già sbirciato, quindi non tiriamola tanto per le lunghe: alleluia, l'Indagatore dell'Incubo ha sconfitto anche questo nostro timore :-) Sono davvero colpito: pensavo fosse così difficile trovare un seguito alla storia di "Johnny Freak" che mi pareva inevitabile che questo albo ne avrebbe distorto qualche vicenda. Mi spiego meglio: il cinema è pieno di sequel dove il secondo capitolo "spiega" i fatti magari oscuri del primo, inevitabilmente rovinando il tutto. Niente di tutto ciò è accaduto. "Il cuore di Johnny" è davvero il naturale continuo di "Johnny Freak"; l'atmosfera e i personaggi sono gli stessi che ci avevano commosso 4 anni fa. E così ritroviamo il Dylan più umano e poetico, il cane Botolone, l'infermiera Dora Hyams. Ma soprattutto ritroviamo quell'atmosfera pregna di buoni sentimenti eppure non retorica, nonostante la presenza del "cattivo Johnny". Il "poetico" Marcheselli colpisce ancora; a lui sono affidate le speranze dei dylaniati lettori, da lui ci aspettiamo il prossimo colpo di genio. |
Sceneggiatura![]() | 7/7 |
Tiziano Sclavi |
Date a Sclavi un Dylan confuso, arrabbiato, commosso, e lui lo dipingerà in modo che anche voi vi sentiate confusi, arrabbiati, commossi.
Quindi è il minimo che egli si trovi perfettamente a suo agio nel turbillion di sentimenti che si agira per questo albo.
Il montaggio del flashback con il tragico omicidio, durante l'incontro tra l'infermiera ed il finto Johnny, è da oscar, come l'analoga situazione
del bastonamento selvaggio al cane Botolone. Le trasizioni buono/cattivo di Dougal sono memorabili.
E ancora: l'atmosfera magica particolare del cimitero freak che ricorda molto il parco dei Mostri di Bomarzio, quasi un monumento ai freak risalente al XVI secolo, è davvero particolare, complice il tratto di Casertano. Per il resto, il "solito" Sclavi. :-) |
Disegni![]() | 7/7 |
Giampiero Casertano |
L'eredità di Andrea Venturi non poteva cadere su spalle più larghe: per una storia
di emozioni, eccoti il più grande disegnatore di primi piani del fumetto italiano.
Chi non è daccordo vada a rivedersi le tavole che Casertano tracciò per un altro capolavoro
dylaniano, "La Casa degli Uomini Perduti":
distorsioni ed emozioni estreme si incontrano in modo incredibile sul volto di Dylan.
Copio & incollo: date a Casertano un Dylan confuso, arrabbiato, commosso, e lui lo dipingerà in modo che anche voi vi sentiate confusi, arrabbiati, commossi :-) Per di più sparse qua e là nell'albo incontriamo frame che sono delle vere perle: un magico ponte di Londra sotto la pioggia, lo sfavillante cuore di Johnny che salva Dylan, le vignette dei murales del freak. |
Copertina![]() | 3/3 |
Angelo Stano | Ottimo! Copertina all'altezza del contenuto. Sarei stato davvero dispiaciuto se una bizza di Stano avesse compromesso il voto totale dell'albo. Invece, al contrario, bellissimo l'effetto penombra con cui viene disegnato il freak e molto bello il contrasto tra l'ambiente dove egli si muove e la cucina illuminata, disegnata con tratto più semplice e luminoso. |
Overall![]() | 3/3 |
Qui si passa da un grosso sospiro di sollievo per le preoccupazioni di cui sopra al
convincimento di trovarsi davanti una delle pietre miliari della serie.
Questo era lavoro da far tremare i polsi a chiunque e che poteva essere portato
a termine solo da uno star-team del genere.
Se "Dylan Dog" è il fumetto del cuore, "Il cuore di Johnny" conosce bene la lingua per farsi intendere perfettamente dai i lettori di Dylan. | |