Legs, -11!
recensione di Martina Galea

Le motivazioni di questo drastico passo si riassumono nella frase del papà di Legs "...niente è eterno, tantomeno un fumetto. Le chiusure - anche quelle dolorosamente premature, indipendenti dalla volontà degli autori - fanno parte del gioco, e sono un rischio calcolato fin dall’inizio."

Con queste premesse, "Abbandonate nello spazio" assume una connotazione peculiare, diventa il n.-12: da quest'albo in poi inizia un conto alla rovescia continuo, accompagnato dalla martellante serie di domande "Riusciranno gli autori a dare continuity a Legs rispetto a Nathan? La guerra delle colonie, promessa in Nathan, apparirà in Legs? Il rapporto con Janet si evolverà? E May? E i genitori di Legs? E...?".

Un primo passo sembra sia stato fatto: ritorna in scena la misteriosa Signora che Legs aveva affrontato nell'ormai lontano n.49. Neppure questo albo chiarisce chi sia effettivamente la Signora, però c'è un forte richiamo alla continuity della testata, cosa che mostra come gli autori si stiano sforzando di realizzare una serie di albi collegati al passato, per poter più facilmente porre le basi del cambiamento di luglio. Oltre alla Signora, infatti, vengono citati anche April e Jack e le vicende dell'Asteroide Argo, che erano state narrate in alcuni albi dell'Agenzia Alfa (vedi la scheda per ulteriori dettagli).

Senza dubbio, ma come in questi ultimi mesi Nathan Never e Legs sono stati legati da una serie di tasselli che premettono al drastico cambiamento tanto annunciato: nel n.153 di Nathan, infatti, è comparso un nuovo personaggio, Asjia, che ha tutte le carte in regola per sostituire la nostra Legs negli albi del "musone". A ulteriore prova del lavoro di lenta rifinitura che gli autori delle due testate stanno compiendo, scopriamo che l'albo di giugno di Legs rivedrà in azione Janet, che era apparsa per l'ultima volta nello speciale n.9.

Collegati, anche se un pò a fatica, tutti i tasselli, il quadro si fa affascinante, anche se questo "Abbandonate nello spazio" sfiora appena una piccola parte degli elementi di continuity che verranno a cambiare tra breve. Tuttavia, la Tintori già propone la Legs del futuro, che sarà "più seria, pensosa", come ha detto Antonella Vicari in una recente intervista per Ayaaaak.

Una Legs riflessiva, disegno di Simona Denna (c) 2004 SBE

La stessa May non è ridotta al rango di belloccia seminuda, ma riacquista una sua dignità di agente, una professionista capace di gestire le situazioni, e questo contribuisce notevolmente alla godibilità dell'albo, che propone una vicenda drammatica e plausibile, con personaggi intriganti e ben rappresentati.

Ci sono, certo, delle imperfezioni e delle forzature, una su tutte la rapidità con cui l'Auriga II riesce ad arrivare fino a Giove per salvare le due agenti. Tuttavia, è un aspetto su cui si può sorvolare, a fronte di un buon soggetto di partenza, e soprattutto di un'ottima gestione dei dialoghi, mai troppo futili o, al contrario, eccessivamente retorici.

I disegni sono senza dubbio all'altezza: la Denna continua a regalare intensi primi piani e visi decisamente espressivi, e stavolta è riuscita anche in parte a correggere il suo unico difetto, ovvero l'abuso di linee e ombre, cosa che in passato ha spesso reso grottesche le figure. Le scene d'azione sono davvero dinamiche e coinvolgenti, con i corpi che riescono a muoversi in modo fluido, comunicando la rapidità degli spostamenti. Specularmente, i visi sono sempre affascinanti, con una resa degli occhi che rende sempre vivi i personaggi.

May e Legs in fuga disegno di Simona Denna (c) 2004 SBE