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articolo di Vincenzo Oliva |
"Luna Rossa", di cui "Il Circo delle Meraviglie", pubblicato su "Lanciostory" in un arco di 7 settimane, è la seconda avventura a vedere la luce in Italia, è una fiaba. Nulla di più semplice. E di più difficile, perché saper raccontare davvero le fiabe vuol dire trovare l'equilibrio tra la semplicità della narrazione, che deve potersi rivolgere a lettori di qualsiasi età, e la complessità dei simboli e dei significati che confluiscono nel flusso della storia. Ai testi, Carlos Trillo, che è autore versatile: sicuramente uno dei più versatili del fumetto contemporaneo.
In questi ultimi anni diverse sue nuove e vecchie opere sono apparse al di fuori delle pubblicazioni dell'Eura editoriale, suo editore "storico", permettendo anche a settori di pubblico estranei alla platea abituale dell'editore romano di conoscere l'autore argentino e poterlo apprezzare per ciò che è: uno degli scrittori migliori del fumetto contemporaneo.
Nelle gesta di Luna, detta Rossa, per via dell'abbondante chioma di tal colore, Carlos Trillo si abbandona infatti al puro piacere del raccontare storie, ma pur sempre in sintonia con quell'interesse - che è filo conduttore della sua intera opera - per gli esseri umani, i moventi delle loro azioni, i miti che hanno costruito, i sogni che li angosciano o li esaltano, le loro grandezze e piccinerie. Figlia del Signore di Burien e di una fata, Luna Rossa deve prendere in mano le redini del proprio destino quando un malvagio tiranno, il signore di Leona, depone ed imprigiona suo padre. Lo scontro tra Bene e Male resta tuttavia sullo sfondo, privilegiando Trillo il tema dell'amore filiale, che muove la giovane Luna, al guado tra l'età infantile e l'adolescenza, e quelli dell'amicizia e della solidarietà in nome della giustizia. Ne "Il Circo delle Meraviglie" si raduna attorno a Luna Rossa un gruppo di bizzarri "eroi" - uomini ed animali - ciascuno caratterizzato da una particolare abilità, che l'aiuterà a rovesciare il tiranno di Leona e liberare suo padre; un "esercito" pittoresco ma determinato, anarchico e coraggioso, che nella sua unità suggerisce il ruolo fondamentale della fantasia e dell'arte contro ogni potere oppressivo ed uniformante, e nei suoi singoli componenti fornisce materia per le gags che danno tono di fiaba alla storia. Più personale e speciale il rapporto che lega Luna al suo (intuitivamente) coetaneo Antolin, il giovane saltimbanco coprotagonista della serie sin dal precedente episodio. Trillo è abile a mostrare il nascere e rinsaldarsi di un sentimento di amicizia e affetto tra i due; affetto alla maggiore profondità del quale velatamente accenna, lasciandolo in sospeso per il futuro, per il prossimo episodio che a giudicare dal finale de Il Circo delle Meraviglie sarà incentrato sul più classico topos della narrativa: il viaggio come passaggio all'età adulta. E in quello di Antolin e Luna, che verosimilmente avrà luogo, vedremo se e quale ruolo vi giocherà la scoperta dell'amore, lasciato fino ad ora implicito. Luna Rossa recupera pienamente al racconto fantastico la funzione basilare di filtro simbolico attraverso il quale recepire e apprendere i valori del vivere sociale, una funzione che il più recente fumetto di genere fantastico ha spesso dimenticato. Il tutto - e scusate se è poco! - divertendo.
Luna Rossa - "Il Circo delle Meraviglie" di Carlos Trillo (testi) e Eduardo Risso (disegni)
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