Primo Piano
Un viso d'angelo di provincia con una vita dura alle spalle che non e' riuscita a farne morire la naturale dolcezza, un' ironia lieve e bonaria non priva di una malizia quasi ingenua; cosi' Holly Wood fa la sua comparsa a pagina 20 del numero 32 "Vite vendute" di Nick Raider.
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disegno di Antinori
(c) 1991 SBE
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Sara' la protagonista dell' albo, a pari dignità con Nick - un Nick che per la prima volta, proprio in quest' albo, come fosse "stimolato" dalla presenza di uno dei personaggi più riusciti della serie (se non il più riuscito in assoluto) esce dallo stereotipo del poliziotto duro ed onesto, ma dal cuore d'oro.
Holly Wood ha ballato una sola volta: fortunatamente nessuno ha mai pensato di dare un seguito ad una storia perfetta nel suo dover essere unica per mantenere intatta la magia.
Su un tema e su personaggi sin troppo abusati -la storia è (più ancora che ispirata) ricalcata sul film "Hard Core", come detto nella "Posta Gialla" dell'albo- soggettista e sceneggiatore della storia hanno saputo creare un personaggio praticamente perfetto nel suo essere commovente senza scivolare mai, neppure nei momenti in cui sarebbe stato più facile, nel patetico. In questo, ovviamente, ha parte preponderante il dialogato mantenuto in modo tale da evitare ogni caricatura del personaggio della "prostituta redenta" (un vero "must" del feuilleton).
Questi aspetti sono evidenti nel pudore dimostrato da Holly nei rapporti con i Van Damme, padre e figlia, fulcro della vicenda, con Mason Van Damme arrivato nella Grande Mela dalla provincia, per ritrovare la figlia scomparsa e rapita da una piccola banda di produttori di film porno "estremi". O, ancora, nella storia d'amore che non c'è stata con Nick, un piccolo colpo da maestro del soggettista. o nei suoi rapporti con il sottobosco del mondo del porno, giocati in modo realistico e senza farsi tentare dal mettere in mostra un senso di avversione eccessivo da parte del personaggio, ricostruendo, insomma, l' itinerario della sua "redenzione" in modo rigoroso e senza cadere nell' ovvio e nel ridicolo (rischio sin troppo facile con una storia del genere, ad alto potenziale patetico).
Tutto questo non sarebbe stato possibile, tuttavia se il disegnatore non avesse saputo rendere in modo esemplare la delicatezza e la complessità del personaggio, riuscendo a dare nuova linfa a quello che avrebbe ancora potuto essere un personaggio-cliché, nonostante l'ottima sceneggiatura. Esempio ne siano la terza vignetta di pag. 53, dove l'espressione degli occhi è sufficiente a dare spessore ad una frase che sarebbe potuta risultare semplicemente banale, la seconda e la sesta di pag. 54 dove viene resa al meglio la dolcezza insita in Holly e le scene finali, con la partenza di Holly per un destino che rimane sconosciuto, verso un futuro che potrebbe anche essere un ritorno al mondo della sua infanzia. Ognuno deciderà da sé quale interpretazione dare.
Gli artefici di questo piccolo gioiello del fumetto sono: Maurizio Colombo al soggetto; Claudio Nizzi alla sceneggiatura (una delle migliori per Nick) ed un ispirato Antinori ai pennelli.
Index Personale
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1991|
32 Vite vendute (Colombo-Nizzi/Antinori)
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