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Mauro Boselli
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Netto miglioramento rispetto alla prima parte della storia (per fortuna!): questo nuovo episodio è molto più curato, e i dialoghi sono quasi del tutto privi di battute superflue o scontate.
Alcune osservazioni e segnalazioni in ordine sparso:
- I ricetrasmettitori ritrovati sotto la cute degli "uomini della folla" sono uguali a quello già utilizzato in passato da Hellingen per assoggettare la volontà di Zagor
- "L'uomo della folla" è un altro racconto di Edgar Allan Poe
- Il metodo deduttivo di Poe sembra un omaggio al famoso detective di Arthur Conan Doyle: Sherlock Holmes
- Si ripete una scena "classica" dei fumetti di Martin Mystére:
la passeggiata per i corrodoi di Altrove, con visita alla sezione di turno (in questo caso si tratta dell'Ingegneria Chirurgica)
Al posto di Chris Tower e del BVZM troviamo rispettivamente Mr.Roberts e Poe
- Segnalo il gradito ritorno, dopo un bel po' di tempo, di Drunky Duck, il postino di Darkwood, più bizzarro che mai
- Il personaggio di Puppetmaster mi è sembrato abbastanza banale: l'idea delle bambole animate è già stata sfruttata da altri autori (tra cui ricordiamo almeno Collodi)
- Non posso fare a meno di notare qualche analogia con "Ritorno a Darkwood", un classico dello Spirito con la Scure: anche in quella storia, Zagor, di ritorno da un lungo viaggio, si ritrovava a dover affrontare il professor Hellingen, che aveva piegato ai suoi voleri i militari della zona
- Dopo quasi 200 tavole, la storia ha tutta l'aria di essere ben lungi dalla conclusione: che Boselli abbia l'intenzione di superare in lunghezza la saga di "Incubi"?
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