Nippur di Lagash

scheda enciclopedica dell'eroe sumero di Wood e Olivera
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Nippur di Lagash
 

Nippur di Lagash
- In due parole


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      Questo è Nippur di Lagash, quello che è chiamato l’incorruttibile. Errante di mille cammini in cerca di vette di amore e giustizia. Vincitore di mille battaglie in terra come nell’anima. I suoi scopi spesso mostrano il dramma dell’irraggiungibile, ma la sua nobiltà risiede giustamente nell’intento di realizzarlo. E in quell’intento non pone limiti. E in quella forza sta la sua grandezza.

      (dal volume Nippur di Lagash 2 - L’incorruttibile, Editorial Columba, 1981)

Quando nasce e chi lo crea?

La prima apparizione di Nippur di Lagash risale a maggio del 1967 nella rivista D’Artagnan n.151 della Editorial Columba, nel racconto Storia per Lagash. Gli autori sono, due giovanissimi, Robin Wood e Luis "Lucho" Olivera.

Il personaggio arriva solo nel 1983 in Italia ed esordisce nella rivista settimanale Lanciostory n.28 (anno IX), della Eura Editoriale. La casa editrice romana pubblica solo una parte del materiale riferito al personaggio, omettendo, all’incirca, i primi 180 episodi della serie.

I testi sono dovuti in gran parte a Robin Wood, che durante gli anni si è avvalso del contributo di altri sceneggiatori come Ricardo Ferrari, Manuel Morini, Nestor Barron e Armando Fernàndez.

Per quanto riguarda la parte grafica sono molti gli artisti che si sono alternati sul personaggio: Luis Olivera, Sergio Mulko, Jorge Zaffino, Carlos Leopardi, Ricardo Villagràn, Enrique Villagràn, Eduardo Barreto, Daniel Muller, Walther Taborda, Gabriel Rearte e Sergio Ibañez.

Nippur, l'eroe
il possente guerriero del 24esimo secolo A.C.

(c) Editorial Columba / Eura Editoriale

Nippur, l'eroe<br>il possente guerriero del 24esimo secolo A.C.<br><i>(c) Editorial Columba / Eura Editoriale</i>

Chi è Nippur?

Nippur è l’unico figlio di un generale che serve il saggio re Urukagina. Il suo nome è stato scelto dal padre dopo che questi ha abbandonato la sua città natale, per l’appunto Nippur, per trasferirsi a Lagash. Con il passare degli anni, ancora molto giovane, Nippur diventa, a sua volta, generale della sua città. In quest’epoca, Lugal-Zaggisi, re della città di Umma, sta svolgendo una campagna di conquista per sottomettere tutte le altre città sumere. Con l’inganno e grazie al complotto ordito con Sumur, grande sacerdote e mano destra di Urukagina, riesce a conquistare anche Lagash. Nippur riesce ad uccidere il traditore, ma deve scappare per non essere catturato. Lugal-Zaggisi mette una grossa taglia sulla testa del fuggiasco e lancia sulle sue tracce orde di mercenari temendone la vendetta.

Comincia l’infinito pellegrinare del personaggio; che lo porta in Egitto dove s’innamora della principessa Nofretamon o sull’isola di Creta, dove aiuta Teseo ad uccidere il Minotauro e conosce anche Sargon di Akkad, personaggio chiave nel futuro di Nippur e l’intera Terra di Sumer.

La prima apparizione di Nippur
disegni di Lucho Olivera

(c) Editorial Columba / Eura Editoriale

La prima apparizione di Nippur<br>disegni di Lucho Olivera<br><i>(c) Editorial Columba / Eura Editoriale</i>

La sua fama di vagabondo senza meta fissa si sparge ovunque, tanto che tutti iniziano a chiamarlo l’Errante. In questo periodo, Nippur sfugge al contatto con l’uomo e vive nei boschi, deserti e monti. Diventa quasi un’asceta, un guerriero-filosofo, che aiuta il prossimo senza nulla pretendere e difende il debole contro i soprusi dei potenti, un guerriero che usa il filo della spada per il malvagio e una bella botta in testa contro gli sciocchi.

Nippur disdegna corone, troni e ricchezze, accontentandosi di un ruscello dalle acque limpide e fresche dove riposare i suoi stanchi piedi, un sorso di vino, un frugale pasto fatto di pane, formaggio e olive e....una donna di tanto in tanto. Per questi motivi, tutti iniziano ad additarlo anche come l’Incorruttibile. Ovviamente, è anche uno dei migliori guerrieri in circolazione e impareggiabile stratega militare. Durante le sue gesta eroiche condurrà per due volte l’Egitto alla vittoria contro i suoi nemici, troverà lo scomparso Teseo e domerà Karien, la regina amazzone e madre di Hiras. Notevoli gli episodi dove vediamo un Nippur neo-padre, imbranato nell’intento di cambiare pannolini ed educare il suo terribile pargolo.

Dopo vent’anni, unendosi all’esercito di Sargon, riconquisterà Lagash e, per evitare che cada nelle mani del suo ambizioso amico accetterà la carica di "patesi", diventando monarca della sua città. Nippur è re a modo suo; odia il trono, perché gli fanno male le chiappe, e la corona, perché gli suda la testa. Inoltre, si addormenta durante i consigli, scappa dalla sorveglianza delle sentinelle quando può e prende a pedate i ministri fannulloni.

Quasi fosse per capriccio, riporterà la città al suo antico splendore e la difenderà dall’attacco dei clan delle steppe di Laramar. Senza tradire la sua filosofia di vita, dopo che la sicurezza e l’economia della città sono ristabilite, e trovato un degno sostituto, Nippur lascerà Lagash e riprenderà il suo viaggio senza fine, ritornando ad essere semplicemente l’Errante.

Una menzione particolare merita la Saga dell’occhio, nel corso della quale Nippur subisce la perdita di un occhio diventando orbo. Sono quattro episodi ricchi di pathos e di un livello mai più raggiunto nella serie. L’indomabile guerriero, dopo la perdita dell’occhio sinistro, diventa lo spettro di se stesso, una figura piena di paura, che si nasconde negli angoli bui per non essere notato e tocca il fondo della dignità umana per un pezzo di pane. In una scena epica, risorge dalle sue ceneri, affronta e sconfigge il grande lupo bianco, che minacciava la regione, e ritrova il suo spirito guerriero. Da questo punto in poi (episodio n.154) Nippur sarà il Guercio.

La frecciata
disegni di Carlos Leopardi

(c) Editorial Columba / Eura Editoriale

La frecciata<br>disegni di Carlos Leopardi<br><i>(c) Editorial Columba / Eura Editoriale</i>

E' da applaudire come Robin Wood dia spessore alla sua creatura, non fermandosi allo stereotipo dell’eroe invincibile, ma avvicinandone il più possibile la psicologia a quella di un credibile essere umano. Come nella vita vera, le azioni e le parole di Nippur hanno delle conseguenze, su se stesso e chi lo circonda; sia nel bene che nel male.


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